NEGLI ULTIMI ANNI, L’HABITAT DELLE API È STATO MINACCIATO DA VARIE CAUSE, TRA CUI L’USO ECCESSIVO DI PESTICIDI, IL CAMBIAMENTO CLIMATICO E LA PERDITA DI HABITAT NATURALI. IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELLE API, CHE SI TERRÀ IL 20 MAGGIO, NATIVA, LA PRIMA SOCIETÀ DI BENEFI IN EUROPA E LA PRIMA B CORP IN ITALIA (DICHIARAZIONE CHE ATTESTA L’IMPEGNO DELL’AZIENDA SULLE TEMATICHE AMBIENTALI E SOCIALI) HA LANCIATO LA CAMPAGNA ” NON È MAI TROPPO PRESTO”
Non è mai troppo presto per agire
Le api, insetti impollinatori, sono essenziali per l’equilibrio dell’ecosistema, della biodiversità e della nostra stessa esistenza, dal momento che quasi il 90% delle specie di piante da fiore selvatiche e oltre il 75% delle colture alimentari mondiali dipendono dall’impollinazione animale.
A loro tutela, l’ONU ha istituito la Giornata Mondiale delle Api, un evento che si tiene a cadenza annuale a partire dal 2017.
Il tema scelto per la Giornata del 2024, “Bee engaged with youth”, sottolinea l’importanza di coinvolgere i giovani nella conservazione delle api e degli impollinatori, riconoscendoli come futuri custodi dell’ambiente. Questo coinvolgimento giovanile è fondamentale per garantire che le generazioni future siano consapevoli dell’importanza di proteggere gli impollinatori e dell’impatto positivo che ciò può avere sull’ambiente e sulla società nel suo complesso.
Per promuovere la salvaguardia di questi preziosi insetti e degli altri impollinatori e per rendere più sostenibili gli spazi urbani, Nativa ha lanciato la campagna “Non è mai troppo presto“. Cosa prevede?
“Spacciatori” di fiori selvatici: una rivoluzione verde per le api e gli insetti
In collaborazione con Supernaturale (change-over agency specializzata in consulenza e marketing ambientale, impegnata a guidare le imprese nella transizione verso un modello “Nature Positive”, Nativa “spaccerà” gratuitamente pack di fiori selvatici a Roma e Milano fino al 20 maggio 2024.
Tranquilli: non distribuiranno droghe, bensì pacchetti di semi di fiori selvatici, come la calendula, il lino, il nasturzio e la nigella.
Obiettivo promuovere la biodiversità e l’ecosostenibilità.
Questa iniziativa non solo renderà più belli e colorati gli ambienti urbani, ma offrirà anche un importante nutrimento per le api e gli insetti impollinatori, aiutandoli a sopravvivere e a svolgere il loro cruciale ruolo nell’ecosistema.
«Questa – affermano Paolo Di Cesare ed Eric Ezechieli, co-founder di Nativa -, è la nostra maniera per ricordare ad ognuno di noi come vivere i nostri ambienti urbani e renderli i più naturali possibili. Sostenere gli impollinatori è fondamentale non solo per preservare la biodiversità ma anche per salvaguardare la sicurezza alimentare globale».
La semina di fiori selvatici non è solo un gesto simbolico, ma una vera e propria “strategia ecologica” a basso costo. Diffusa nei centri urbani, può contrastare il declino degli impollinatori, preservare l’ecosistema, migliorare la qualità dell’aria ed abbellire gli ambienti esterni. Ma c’è di più.
Guidare il cambiamento verso un futuro sostenibile

In occasione del lancio della campagna, “Non è mai troppo presto”, il nuovo sito nonemaitroppopresto.com, online dal 20 maggio, presenterà il progetto e introdurrà Spaceship 2.0, un software ESG (Ambientale, Sociale e di Governance), che mira a rendere il percorso di sostenibilità delle PMI (Piccole e Medie Imprese) più inclusivo e accessibile.
«Spaceship 2.0 si propone di dotare le PMI italiane di strumenti avanzati, offrendo piani e percorsi che le guidino verso una gestione responsabile dell’ambiente e della comunità», sottolineano i co-founder della regenerative design company.
Da oltre un decennio, Nativa sta infatti cercando di accompagnare aziende italiane ed europee nella trasformazione dei loro modelli di business, orientandole verso la sostenibilità e la rigenerazione. Con un impegno costante, la B- Corp ha contribuito ad accelerare questa transizione, posizionando al centro valori quali l’ambiente e la comunità.
«I consumatori di oggi non cercano solo prodotti di qualità, ma anche imprese impegnate nella salvaguardia del pianeta», concludono Paolo Di Cesare ed Eric Ezechieli.
Insomma, non è mai troppo tardi! Ognuno di noi può fare la differenza, anche con piccoli gesti come piantare fiori che attraggono le api nei nostri giardini o balconi, evitando l’uso di pesticidi dannosi e sostenendo politiche e iniziative a favore della conservazione degli impollinatori.
Ricordiamoci sempre che, così come le api lavorano insieme per il bene della comunità, anche noi possiamo unire le nostre forze per garantire un futuro migliore per loro e per tutti noi.