DAI LAGHI DEL TRENTINO FINO A NAPOLI, MARCO MIORI, QUASI 80 ANNI, PERCORRE IN BICICLETTA MILLE CHILOMETRI PER CELEBRARE I COMUNI PLASTIC FREE 2025. IL SUO VIAGGIO NON È SOLO UN’AVVENTURA PERSONALE, MA UN POTENTE MESSAGGIO DI SENSIBILIZZAZIONE CONTRO L’INQUINAMENTO DA PLASTICA E UN’ESORTAZIONE ALLA SOSTENIBILITÀ
Un’impresa straordinaria: da Trento a Napoli per un’Italia più pulita
Marco Miori, referente locale dell’associazione Plastic Free Onlus, è partito dalla frazione di Padergnone (Trento), nel Comune di Vallelaghi, con l’energia e la determinazione di chi ha ancora molto da dire e da fare per il futuro del pianeta. Il suo obiettivo era raggiungere Napoli in tempo per la cerimonia di premiazione dei “Comuni Plastic Free 2025”, l’8 marzo al Teatro Mediterraneo.
Miori, affronta questa impresa in solitaria, dimostrando che l’età non è un limite quando la volontà è guidata da una causa importante. La sua avventura si sviluppa lungo un percorso che attraversa alcune delle città più significative d’Italia, passando dal Lago di Garda a Mantova, per poi imboccare la via del Sole fino a Bologna. Da lì prosegue attraverso il Passo della Raticosa e il Passo della Futa per raggiungere Firenze, e da questa tappa discende lungo il litorale tirrenico, con Roma come tappa intermedia prima di arrivare a Napoli.
«Il mondo corre e spesso sembra dimenticare l’essenzialità delle cose più semplici», racconta lo sportivo. «Per questo ho voluto dare vita a questa sfida. Molti guarderanno alla mia età anagrafica e mi prenderanno per matto, ma ho sempre respirato avventura nella mia vita e il coraggio non mi è mai mancato».
Non è la prima volta che il cicloamatore affronta un’impresa di questo tipo, ma stavolta il significato è ancora più profondo. Il suo viaggio è un grido d’allarme contro l’inquinamento da plastica e l’urbanizzazione incontrollata, un modo per ricordare a tutti che la natura ha sempre la priorità rispetto al cemento e all’asfalto.
«Voglio ricordare a tutti la priorità della Natura sul cemento, sull’asfalto e sulla plastica», afferma con determinazione.
Plastic Free Onlus: un movimento per il cambiamento
Dal 2019, Plastic Free Onlus è impegnata nella lotta contro l’inquinamento da plastica e nella sensibilizzazione dei cittadini. Attraverso iniziative di pulizia ambientale, campagne educative e collaborazioni con le amministrazioni locali, l’associazione si pone come obiettivo la riduzione drastica dell’utilizzo della plastica monouso e la promozione di uno stile di vita più sostenibile.
Miori, che fa parte di questo movimento dal 2020, ha trovato in Plastic Free un’opportunità concreta per trasformare la sua passione per la natura in un’azione tangibile. Non si è limitato a denunciare il problema sui social o a lamentarsi dello stato dell’ambiente: ha deciso di agire, scendendo in campo insieme con altri volontari.
«Ero stanco di vedere rifiuti nei torrenti e nei parchi. Denunciare sui social non bastava, perché avrebbe solo deturpato l’immagine della mia terra. Con i volontari in maglia blu, invece, possiamo agire concretamente», spiega.
L’obiettivo dell’associazione non è solo quello di ripulire il territorio, ma di innescare un cambiamento culturale. Un cambiamento che deve partire dalle abitudini quotidiane di ogni singolo cittadino e dalle scelte politiche delle amministrazioni locali.
Comuni Plastic Free 2025: il riconoscimento per 122 amministrazioni virtuose
Il viaggio di Miori è anche un tributo alle 122 amministrazioni comunali che quest’anno riceveranno il prestigioso riconoscimento “Comune Plastic Free 2025”. Questo premio è assegnato a borghi, paesi e città che si sono distinti per l’impegno nella riduzione della plastica e per l’adozione di pratiche ecologiche avanzate.
«A loro va il mio sostegno, mentre invito tutti gli altri Comuni a seguire il loro esempio. Piccoli interventi, messi insieme, possono portare a un cambiamento concreto», sottolinea.
Molti Comuni premiati hanno avviato politiche innovative per ridurre l’uso della plastica, incentivando l’uso di materiali biodegradabili, migliorando la raccolta differenziata e promuovendo la creazione di piste ciclabili e aree verdi. Miori ritiene che l’automobile sia necessaria in alcuni casi, ma non sempre indispensabile. Sostiene che un Comune che investe in mobilità sostenibile e spazi verdi possa realmente fare la differenza per il futuro dell’umanità.
L’impatto della plastica sulla salute e sull’ambiente
L’inquinamento da plastica non è solo un problema ambientale, ma ha ripercussioni gravissime sulla salute umana e sugli ecosistemi. Studi scientifici hanno dimostrato che la plastica dispersa nell’ambiente si frammenta in microplastiche, particelle minuscole che finiscono nel cibo, nell’acqua e persino nell’aria che respiriamo. Secondo l’OMS, un adulto ingerisce fino a 5 grammi di plastica alla settimana, una quantità che equivale al peso di una carta di credito. Le microplastiche sono state trovate nel sangue e finanche nel cervello umano. Cosa che solleva preoccupazioni per i possibili danni alla salute.
Gli oceani sono le vittime principali di questa emergenza. Ogni anno, oltre 8milioni di tonnellate di plastica finiscono in mare, causando la morte di milioni di animali marini. Le tartarughe, i pesci e gli uccelli marini la ingeriscono scambiandola per cibo o rimangono intrappolati nei rifiuti, con conseguenze letali.
Questo fenomeno ha effetti devastanti anche sulla catena alimentare, con il rischio che le tossine accumulate nei residui sintetici possano entrare nella nostra dieta attraverso il consumo di pesce.
La produzione e lo smaltimento di questi materiali inquinanti hanno inoltre un impatto significativo sul cambiamento climatico. Le emissioni di CO₂ derivanti dai polimeri di sintesi sono altissime e, se questo materiale fosse un Paese, sarebbe il quinto più grande emettitore di gas serra al mondo.
Un viaggio per ispirare il cambiamento
Mentre Marco Miori continua la sua corsa verso Napoli, il suo messaggio si fa sempre più chiaro. Ogni gesto conta e ognuno di noi ha la possibilità di contribuire a un mondo più pulito.
Plastic-free non è un’utopia, ma una necessità. La sua impresa è un simbolo di speranza e un invito all’azione, affinché sempre più persone e amministrazioni si uniscano nella lotta per un futuro più sostenibile.
«Abbiamo un solo pianeta. Dobbiamo proteggerlo oggi, se vogliamo lasciarlo ai nostri figli domani».




