martedì, Aprile 29, 2025

Giustizia per ex militare di leva vittima dell’amianto: una sentenza che fa giurisprudenza

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FRANCESCO MARIA CAIRO, EX MILITARE DI LEVA, HA PERSO LA VITA A CAUSA DI UN MESOTELIOMA PLEURICO PROVOCATO DALL’ESPOSIZIONE ALL’AMIANTO DURANTE IL SERVIZIO. DOPO LA SUA MORTE, LA VEDOVA HA OTTENUTO GIUSTIZIA GRAZIE A UNA SENTENZA STORICA CHE CONDANNA IL MINISTERO DELLA DIFESA A RICONOSCERE I SUOI DIRITTI

«Francesco Maria Cairo si sentiva tradito dallo Stato come uomo, cittadino e militare perché, nell’assolvere un dovere, si è gravemente ammalato e, pur consapevole di dover morire, era determinato ad ottenere i suoi diritti. Finalmente giustizia per un uomo valoroso».

L’avvocato Ezio Bonanni ha così commentato la sentenza del Tribunale di Milano, che ha riconosciuto a Francesco Maria Cairo lo status di vittima del dovere. Il verdetto ha quindi condannato ministero della Difesa a garantire alla vedova i benefici previdenziali, per un importo complessivo di 285mila euro, oltre a un vitalizio mensile di 2mila euro. Secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), questa decisione potrebbe avere ripercussioni rilevanti in futuro. 

Francesco Maria Cairo, ex militare di leva

Ex militare di leva, Francesco Maria Cairo è morto nel 2022 all’età di 71 anni a causa di un mesotelioma pleurico provocato dall’esposizione all’amianto. Cinquantasette anni prima, tra luglio 1968 e settembre 1969, aveva prestato servizio come aiuto specializzato e meccanico di mezzi corazzati. Prima era stato assegnato alla Scuola della Motorizzazione alla Cecchignola, poi al Centro Addestramento Unità Corazzate di Capo Teulada

Numerose testimonianze hanno confermato che Cairo operava in ambienti saturi di amianto. Nei carri armati, nei locali tecnici e persino nei guanti ignifughi, questo materiale altamente nocivo risultava onnipresente. La diagnosi di mesotelioma pleurico è arrivata nella primavera del 2019, quando il settantunenne ha scoperto di essere stato esposto senza alcuna protezione durante il servizio militare. 

Di fronte a questa realtà, Cairo ha scelto di affidarsi all’Osservatorio Nazionale Amianto e all’avvocato Ezio Bonanni, con l’obiettivo di ottenere il riconoscimento ufficiale dei propri diritti. Nel febbraio del 2022, un peggioramento improvviso della malattia lo ha portato alla morte mentre il processo era ancora in corso. La vedova, quindi, ha proseguito la battaglia legale fino alla sentenza definitiva. 

Finalmente giustizia per un uomo valoroso

“L’istruttoria del giudizio ha confermato senza ombra di dubbio l’esposizione dell’ex militare all’amianto durante il servizio di leva”, ha dichiarato l’ONA. 

Sebbene la sentenza risalga allo scorso anno, la vicenda è tornata alla ribalta perché il ministero della Difesa ha presentato opposizione poco prima della scadenza dei termini. 

La storia di Francesco Maria Cairo, nato a Lamello e residente a Segrate con la sua famiglia, rappresenta un esempio di coraggio e determinazione, si legge nella nota dell’Osservatorio. «Purtroppo, il suo percorso lo ha portato inconsapevolmente verso un destino drammatico».

«Francesco Maria Cairo si sentiva tradito dallo Stato come uomo, cittadino e militare perché, nell`assolvere un dovere, si è gravemente ammalato e, pur consapevole di dover morire, era determinato ad ottenere i suoi diritti. Finalmente giustizia per un uomo valoroso», ha concluso Bonanni.

Numero verde ONA

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