LE DUE RUOTE SI FANNO STRADA NELLE CITTÀ ITALIANE: BICICLETTE, MONOPATTINI E MOTOCICLI DIVENTANO PROTAGONISTI DELLA MOBILITÀ URBANA. TUTTAVIA, AUTO E TRAFFICO RESTANO SOVRANI. IL NONO RAPPORTO FOCUS2R DI LEGAMBIENTE SVELA DATI, PROGRESSI E CRITICITÀ DI UN SETTORE IN TRASFORMAZIONE
Due ruote: che passione!
La mobilità urbana si trova al centro di una trasformazione cruciale, con le due ruote – biciclette, monopattini e motocicli – che acquisiscono un ruolo sempre più rilevante nei piani di sviluppo delle città italiane.
Tuttavia, il dominio incontrastato delle automobili continua a rappresentare una sfida complessa. Il nono rapporto dell’Osservatorio Focus2R, promosso da ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) e Legambiente, offre un’analisi approfondita delle politiche locali dedicate a ciclisti e motociclisti, presentando una panoramica completa su dati, progressi e lacune.
Biciclette: crescita tra luci e ombre
La mobilità a pedali registra un miglioramento costante, anche se non omogeneo sul territorio. Nel 2023, la disponibilità media di piste ciclabili nei capoluoghi italiani ha raggiunto 11,02 metri ogni 100 abitanti, un dato in crescita rispetto ai 10,49 metri del 2022 e con un incremento del 53,7% rispetto al 2015.
Reggio Emilia si distingue come modello virtuoso, con oltre 48 metri di piste ciclabili ogni 100 abitanti, seguita da città come Cosenza, Lodi, Cremona e Cesena. All’estremo opposto, Vibo Valentia registra appena 0,12 metri, accompagnata da L’Aquila, Salerno, Napoli e Avellino, che restano fanalini di coda.
L’accesso delle biciclette ai mezzi di trasporto pubblico migliora gradualmente. Oggi, il trasporto di biciclette sui mezzi pubblici è consentito nel 63,3% delle città (in crescita rispetto al 57% del 2022), sebbene nel 30,6% dei casi sia limitato alle biciclette pieghevoli.
Sul fronte dei parcheggi, la situazione resta insufficiente: solo il 4% delle città offre più di 45 stalli ogni mille abitanti, mentre la maggior parte dei capoluoghi (51%) ne dispone tra 1 e 15. Bologna, Milano e Firenze guidano la classifica con rispettivamente 1.500, 1.500 e 1.200 posti disponibili nei parcheggi di interscambio presso le stazioni ferroviarie, mentre città come Campobasso, Isernia e Perugia restano agli ultimi posti.
Il boom del bike sharing
Il bike sharing (condivisione di biciclette) continua a crescere, registrando un aumento del 16,3% nel numero di biciclette disponibili. Il sistema free flow (flusso libero), che permette di prendere e lasciare le biciclette in qualsiasi luogo consentito senza stazioni fisse, domina il settore, rappresentando il 79,4% dell’offerta totale, con oltre 33.700 biciclette a disposizione.
Milano si conferma leader con quasi 15.000 biciclette, seguita da Roma (6.000), Firenze (4.153), Torino (2.800) e Bologna (2.300). Queste cinque città rappresentano il 70% dell’intera flotta di bike sharing in Italia. Milano guida anche per numero di prelievi, con oltre 5 milioni, seguita da Firenze, Bologna e Roma, che superano i 2 milioni ciascuna.
Sul fronte della sicurezza, il 25,3% dei comuni italiani ha identificato come prioritaria la necessità di migliorare le infrastrutture ciclabili, sebbene una quota considerevole (29,3%) assegni ancora a questa esigenza una priorità medio-bassa. Tra le misure adottate, strumenti come la marchiatura (l’applicazione di un codice identificativo unico sulla bicicletta per dissuadere i furti e facilitarne il recupero in caso di sottrazione) e la registrazione antifurto (l’inserimento delle biciclette in un database ufficiale per rintracciarle) risultano attivi solo nel 25% delle città.
Un trend interessante riguarda l’aumento dei comuni che promuovono l’utilizzo delle cargo bike (biciclette progettate per il trasporto di carichi pesanti o voluminosi, spesso dotate di cassoni o piattaforme) nel contesto della logistica dell’ultimo miglio (il segmento finale della distribuzione di merci, ovvero la consegna direttamente al consumatore). Questo dato è cresciuto sensibilmente, passando da 51 comuni nel 2021 a 64 nel 2023, dimostrando un’attenzione crescente verso soluzioni sostenibili per il trasporto urbano.
Monopattini elettrici: un successo “concentrato”
I monopattini elettrici stanno vivendo una rapida espansione, pur rimanendo prevalentemente concentrati nei grandi centri urbani. Nel 2023, il 44,2% delle città italiane ha dichiarato di disporre di un servizio di condivisione per questi veicoli.
Roma guida questa rivoluzione con una flotta di 13.500 monopattini e oltre 7,4 milioni di utilizzi annuali, confermandosi come il centro più dinamico in termini di mobilità elettrica condivisa. Milano segue al secondo posto, con 5.250 mezzi disponibili e un volume di circa 2,8 milioni di utilizzi annui. Torino e Palermo occupano rispettivamente il terzo gradino del podio, offrendo 3.500 mezzi ciascuna, sebbene non abbiano fornito dati ufficiali sull’entità degli utilizzi.
Motocicli: crescita e criticità
Il mercato delle due ruote a motore continua a crescere, con un incremento della densità di motocicli da 12,5 ogni 100 abitanti nel 2017 a 14,53 nel 2023. Imperia, Livorno, Savona, Genova e Pesaro emergono come le città con il maggior numero di motocicli pro capite, tutte con oltre 26 mezzi ogni 100 abitanti.
L’accesso alle ZTL è consentito nel 55% delle città, mentre solo il 13% permette l’accesso alle corsie riservate al trasporto pubblico. In alcune città come Torino, Parma e Taranto, l’accesso è garantito per la maggior parte delle corsie, mentre in altre come Bologna e Pavia è limitato a determinate zone.
Sul fronte dei parcheggi, Firenze si distingue con 96 stalli per motocicli ogni mille abitanti, seguita da Aosta (86) e Imperia (62). Invece, città come Napoli, Agrigento e Padova offrono una disponibilità estremamente limitata. Nel 2023, otto comuni – tra cui Bergamo, Modena e Verona – hanno approvato la realizzazione di nuovi parcheggi per motocicli, contribuendo all’aumento complessivo di posti disponibili da 118.000 nel 2022 a 121.000 nel 2023.
Il settore degli scooter sharing registra invece un lieve calo, con il numero di comuni che offrono questo servizio sceso da 13 a 11. Milano guida con 2.994 scooter disponibili, seguita da Roma (1.488) e Torino (400). A Cosenza, unico caso in Italia, è ancora attivo un servizio di sharing per scooter a motore termico.
Sicurezza: una priorità dimenticata
La tutela dei motociclisti e la promozione di condizioni di guida sicure continuano a essere sottovalutate da molte amministrazioni locali. Solo il 6% dei comuni italiani ha dichiarato di attribuire un livello di priorità molto alto alla sicurezza stradale per i conducenti di motoveicoli, registrando un calo significativo rispetto al 10% rilevato nel 2022. Questo dato evidenzia una tendenza preoccupante, soprattutto considerando che i motociclisti rappresentano una categoria particolarmente esposta a rischi di incidenti gravi.
Le infrastrutture progettate per ridurre i pericoli sulle strade, come i guardrail protettivi studiati per minimizzare i danni in caso di caduta o impatto, rimangono carenti. Solo il 28,1% dei comuni dispone di tali dispositivi, un valore che non ha mostrato progressi rispetto all’anno precedente, dimostrando un immobilismo che contrasta con la crescente diffusione di mezzi a due ruote.
Questa situazione riflette una mancata percezione dell’urgenza di intervenire per migliorare la sicurezza stradale, sia attraverso interventi strutturali che tramite campagne di sensibilizzazione. La scarsa attenzione a questi aspetti non solo mette a rischio la vita di chi utilizza motocicli e scooter ma limita anche il potenziale delle due ruote come mezzo di trasporto alternativo, soprattutto in un contesto in cui la mobilità sostenibile dovrebbe rappresentare una priorità strategica.
Insomma, il rapporto Focus2R evidenzia un quadro complesso e frammentato della mobilità urbana a due ruote in Italia. Nonostante i progressi significativi, il dominio delle automobili e la carenza di infrastrutture continuano a rappresentare ostacoli importanti. La transizione verso un sistema di mobilità più sostenibile richiede politiche integrate, investimenti mirati e una visione che metta al centro la sicurezza e le esigenze delle persone.