mercoledì, Maggio 21, 2025

I “Super-coralli” della Polinesia: una speranza contro il cambiamento climatico

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NELLA POLINESIA FRANCESE, NELL’ATOLLO DI TATAKOTO NELL’ARCIPELAGO DEI TUAMOTU, GLI SCIENZIATI HANNO FATTO UNA SCOPERTA CHE ACCENDE NUOVA SPERANZA IN UN MOMENTO IN CUI I CAMBIAMENTI CLIMATICI MINACCIANO SERIAMENTE LE BARRIERE CORALLINE. IN UN TRATTO DI OCEANO CONSIDERATO INOSPITALE PER LA SOPRAVVIVENZA DEI CORALLI, HANNO INDIVIDUATO ORGANISMI CAPACI DI RESISTERE A TEMPERATURE MARINE MOLTO ELEVATE

Una scoperta che dà speranza in Polinesia francese

Nelle acque cristalline dell’atollo di Tatakoto, nell’arcipelago dei Tuamotu, nella Polinesia francese, un gruppo di scienziati ha fatto una scoperta che potrebbe cambiare il destino delle barriere coralline di tutto il mondo.

La missione “1 Ocean”, sostenuta dal CNRS francese e dall’UNESCO, ha riunito scienziati e ricercatori per studiare come alcuni coralli riescano a sopravvivere in condizioni ambientali estreme. Dal 2021, la biologa marina Laetitia Hédouin e il fotografo subacqueo Alexis Rosenfeld hanno documentato la straordinaria resilienza di questi coralli, osservando come siano riusciti a prosperare nonostante il caldo intenso e le fluttuazioni estreme della temperatura delle acque.

Una missione scientifica in un atollo della Polinesia francese ha permesso di scoprire l’esistenza di coralli che sopravvivono in acque molto calde.

Coralli in un mare caldo come una laguna chiusa

L’ambiente in cui sono stati scoperti è molto particolare. Il tratto di mare intorno a Tatakoto assomiglia a una laguna chiusa, priva dei normali movimenti di flusso e riflusso che caratterizzano altre barriere. L’acqua ristagna e si scalda facilmente, superando spesso i 30 gradi centigradi. In queste condizioni, che altrove provocherebbero il rapido sbiancamento dei coralli, qui le colonie non solo sopravvivono, ma appaiono anche in buona salute.

Lo sbiancamento dei coralli: un fenomeno sempre più grave

Negli ultimi decenni, il fenomeno dello sbiancamento è diventato sempre più grave, conseguenza diretta dell’aumento delle temperature oceaniche e dell’acidificazione delle acque legate al cambiamento climatico. La scoperta dei super-coralli di Tatakoto rappresenta quindi una notizia straordinaria. Tuttavia, resta da capire se questa capacità di sopravvivenza sia frutto di un adattamento genetico oppure di condizioni ambientali particolari.

Per rispondere a questa domanda cruciale, i ricercatori hanno prelevato alcune talee da Tatakoto e le hanno trapiantate nell’arcipelago di Moorea, caratterizzato da acque più “normali”.

Se riusciranno a sopravvivere anche in questo nuovo habitat, sarà la conferma che hanno sviluppato una resistenza genetica alle alte temperature. Un risultato che potrebbe aprire la strada a una vera e propria “riforestazione” delle barriere coralline con coralli più resistenti al riscaldamento globale.

Numero verde ONA

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