sabato, Maggio 24, 2025

Arpa Toscana, tavola rotonda sui cambiamenti climatici

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ARPA TOSCANA HA ORGANIZZATO UNA TAVOLA ROTONDA CON ALCUNI RAPPRESENTANTI DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE PER DISCUTERE SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI. È UN PROBLEMA TRASVERSALE CHE RIGUARDA TUTTO IL MONDO SOCIALE E IMPRENDITORIALE

I cambiamenti climatici preoccupano le associazioni ambientaliste che hanno partecipato alla tavola rotonda organizzata dall’Arpa Toscana, Arpat.

L’evento toscano si è svolto dopo trent’anni dalla Conferenza delle Nazioni Unite su ambiente e sviluppo al Vertice della Terra di Rio de Janeiro.

Le associazioni svolgono un ruolo di attenta osservazione e sensibilizzazione dei cittadini su questo grave problema. Non solo osservazione, ma anche impegno affinché nel contesto attuale si affronti e contrasti il cambiamento climatico

Uno dei loro obiettivi è raggiungere uno sviluppo sostenibile intergenerazionale in un’ottica di equità, in modo da conciliare istanze di carattere sociale, economico e ambientale.

Alla tavola rotonda hanno partecipato il direttore dell’Arpa Toscana Pietro Rubellini, il direttore tecnico Marcello Mossa Verre e le rappresentanze delle parti sociali ed economiche.

Per le associazioni ambientaliste sono intervenuti Fausto Ferruzza – Legambiente Toscana, Gaia Corsini – Fridays For Future, Sergio Gatteschi – Amici della Terra e Roberto Marini – WWF Toscana.

L’intervento di Legambiente alla tavola rotonda

La tavola rotonda si è svolta dopo quasi cinquant’anni dalla pubblicazione del 1° Rapporto sui limiti dello sviluppo. Quest’ultimo era stato commissionato al ministero Infrastrutture e Trasporti (MIT) e dal Club di Roma nel 1972.

Fausto Ferruzza di Legambiente Toscana ha precisato che sviluppo significa progresso, cultura, avanzamento. Rispetto a quarant’anni fa anni, la situazione è degradata molto, forse in modo irreversibile. Pur lanciando un allarme grave, testimoniato anche dai sette mesi di siccità che hanno connotato il 2022, si deve comunque dare una speranza. Il tema dei cambiamenti climatici è trasversale e riguarda tutto il mondo sociale e imprenditoriale, per questo va affrontato in modo unitario per uscirne al più presto.

L’apporto di Fridays For Future e WWF Toscana

Gaia Corsini – Fridays For Future – ha detto durante l’incontro toscano che dobbiamo interrogarci su cosa intendiamo per “sviluppo”. La misura dello sviluppo e del benessere non può essere vista solo in relazione a un valore puramente economico. Corsini ha sottolineato l’importanza di coinvolgere tutte le persone nella transizione energetica per giungere a un cambiamento culturale, partendo, ad esempio, dalle comunità energetiche.

Su questa linea anche Roberto Marini, in rappresentanza del WWF Toscana, che ha fatto notare come ancora oggi continuiamo a consumare le nostre risorse a spese dei Paesi più poveri. Si sta portando avanti, a livello internazionale, una transizione ecologica che non è tale, continuando a sostenere le fonti fossili invece di investire sulle rinnovabili. Gli esperti ci mettono in allerta: le alte temperature registrate nell’estate 2022, le cosiddette “bombe di calore”, continueranno a crescere. Occorre sviluppare una visione nuova e una volontà di partecipazione generalizzata. 

Amici della Terra a favore delle aree verdi

Sergio Gatteschi – Amici della Terra – ha precisato che l’input politico verso un modello meno impattante sull’ambiente è stato recepito in Europa. Non è andata, così, invece, nei Paesi in via di sviluppo che ci sovrastano come dimensione demografica. L’Europa ha ridotto le sue emissioni climalteranti del 20%. Esiste, però, una forte disparità tra quanto accade in Europa e in Cina, dove, nell’ultimo anno, sono state aperte più di cinquanta centrali a carbone.

A livello locale, le azioni da mettere in campo devono puntare a renderci più autonomi dal punto di vista energetico. La diversificazione delle fonti energetiche di approvvigionamento necessita di un cambio culturale, se si vuole andare verso le comunità energetiche e verso scelte di adattamento. Tra queste scelte, risulta fondamentale dotarsi di un numero maggiore di aree verdi per combattere le isole di calore in città.

Numero verde ONA

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