Le Ecomafie e gli ecoreati in Italia
Per ecomafie si intendono tutte le organizzazioni criminali che compiono atti criminosi ai danni dell’ambiente e della salute pubblica.
Per la prima volta nel 1991 vennero accertati reati di questo tipo, commessi su larga scala. Sei imprenditori ed amministratori vennero condannati dalla Settima Sezione del Tribunale di Napoli per abuso di ufficio e corruzione; vennero assolti, invece, dal reato di associazione mafiosa.
Il termine ecomafia appare tuttavia, per la prima volta, nel 1994 in un documento pubblicato dall’associazione italiana Legambiente, intitolato Le ecomafie – il ruolo della criminalità organizzata nell’illegalità ambientale, in collaborazione con Eurispes e con l’Arma dei Carabinieri.
Grazie alla collaborazione dell’associazione con l’Arma dei Carabinieri, nel 1997 venne pubblicato il primo Rapporto Ecomafia dell’associazione ambientalista, che da allora ogni anno fa il punto sull’argomento.
Nel 1995 è stata istituita la “Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti”. La Commissione d’inchiesta è stata rinnovata in tutte le legislature successive, fino all’attuale (XVII Legislatura) in cui è stata istituita con la legge n. 1 del 2014, ed è stata presieduta prima dal deputato Alessandro Bratti, poi dalla deputata Chiara Braga.
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