giovedì, Aprile 24, 2025

Ridurre gli sprechi alimentari: 2023 proclamato anno del cibo

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OGNI ANNO SI SPRECA OLTRE 1/3 DEGLI ALIMENTI, MENTRE 2,3 MILIARDI DI PERSONE VANNO A LETTO A STOMACO VUOTO. L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI (WOIR) HA PROCLAMATO IL 2023 ANNO DEL CIBO

Ogni anno si spreca il 36% del cibo prodotto a livello globale per il consumo umano. Nei Paesi più industrializzati come l’Italia, il 78% degli alimenti è gettato via dai consumatori. Il rimanente 22%, invece, è costituito dagli scarti del processo di produzione e di trasporto.

A lanciare l’allarme è l’Organizzazione Mondiale per le Relazioni Internazionali (World Organization for International Relations, WOIR).

L’Organizzazione, fondata nel 1978 per preservare la pace e l’armonia nel mondo, ha evidenziato che sul pianeta ci sono 828milioni di persone denutrite. Ciò a fronte di uno spreco globale di oltre 1/3 degli alimenti. Per questo motivo, WOIR ha proclamato il 2023 “Anno del Cibo”.

Lo spreco di cibo produce inquinamento

Lo spreco alimentare è responsabile delle emissioni di gas serra in atmosfera pari a 5miliardi di tonnellate. A ciò si affianca un consumo di acqua pari a circa 200miliardi di metri cubi.

«Lo sperpero di cibo porta anche ad un ingente danno economico e ad un irreparabile danno ambientale che innesca un effetto domino capace di produrre carestie ed eventi climatici estremi», sottolinea Alejandro Gastón Jantus Lordi de Sobremonte, Presidente e Segretario Generale della World Organization for International Relations. «Nonostante l’aumento della popolazione mondiale, l’umanità ha fatto grandi progressi nella riduzione della fame. Ma ancora oggi si contano 828milioni di uomini, donne e bambini che soffrono di grave denutrizione in ben 55 Paesi».

Sul problema degli sprechi interviene anche Viola Lala, press officer della WOIR: «Ogni anno si buttano 1,5miliardi di tonnellate di cibo, con un costo di circa 900miliardi di dollari per l’economia globale».

Insicurezza alimentare per miliardi di persone

Nonostante gli sforzi, 2,3miliardi di persone vanno a letto quasi sempre a stomaco vuoto (insicurezza alimentare moderata o grave). Tra loro, ben 150milioni di persone soffrono di insicurezza alimentare acuta. Questi dati sono emersi dal rapporto congiunto della FAO, IFAD, UNICEF, WFP e WHO (The State of Food Security and Nutrition in the World, 2022).

L’analisi ha messo anche in evidenza un divario di genere. Nel mondo, infatti, a soffrire di insicurezza alimentare moderata o grave è il 31,9% delle donne, rispetto al 27,6% degli uomini.

L’antenna italiana della WOIR, Vatican.WoirNet.org, basandosi sui dati della Commissione Europea, ha poi calcolato lo spreco in Europa. Il primato negativo spetta proprio all’Italia, con 272milioni di tonnellate di cibo buttato negli ultimi 20 anni. WOIR afferma, dunque, la necessità di cambiamenti radicali nel modo in cui le società producono e consumano. E per questo proclama il 2023 “Anno del Cibo”.

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