mercoledì, Gennaio 22, 2025

Prodotti tossici per bambini, appello per una legge UE

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IL “CENTRO STUDI INIZIATIVA COMUNE”, ATTRAVERSO LA PORTAVOCE NAZIONALE, CARMELA TISO, DENUNCIA I RISCHI LEGATI ALLA PRESENZA DI SOSTANZE CHIMICHE PERICOLOSE NEI PRODOTTI DESTINATI AI PIÙ PICCOLI E SOLLECITA UN INTERVENTO NORMATIVO EUROPEO

Allarme per sostanze tossiche nei prodotti per bambini

Negli ultimi anni, numerosi studi scientifici hanno messo in evidenza la presenza di sostanze chimiche nocive in giocattoli, abbigliamento, articoli per la cura personale e mobili destinati ai bambini. Tra le sostanze incriminate figurano ftalati, metalli pesanti, formaldeide, bisfenolo A (BPA) e altre componenti cancerogene o interferenti endocrini. Questi composti chimici rappresentano un grave rischio per la salute dei più piccoli, i cui organismi sono particolarmente vulnerabili a tali esposizioni.

La mancanza di controlli e normative adeguate

L’assenza di una normativa uniforme e stringente in tutta l’Unione Europea consente alle aziende di impiegare materiali economici e processi produttivi poco sicuri. Ad esempio, alcune materie plastiche e tessuti vengono trattati con sostanze chimiche per migliorarne la resistenza e la durata. Questo viene fatto senza considerare le possibili conseguenze per la salute.

La richiesta del Centro Studi Iniziativa Comune

Il Centro Studi Iniziativa Comune ha lanciato un appello all’Unione Europea, chiedendo un’attenzione maggiore nel regolamentare l’uso di sostanze tossiche nei prodotti destinati ai bambini. Secondo l’ente, un intervento normativo rapido e incisivo potrebbe ridurre l’esposizione a lungo termine a queste sostanze. Questo per evitare effetti nocivi sulla salute dei più piccoli e sull’ambiente.

Benefici di un mercato più sicuro

Un’azione normativa coerente e stringente porterebbe vantaggi non solo in termini di salute pubblica, ma anche economici, promuovendo un mercato più sicuro e responsabile. In linea con gli appelli di molte organizzazioni e Paesi europei, un intervento uniforme rafforzerebbe la protezione dei bambini in tutta Europa, contribuendo alla lotta contro l’inquinamento e sostenendo un futuro più sostenibile. È tempo che l’UE agisca, stabilendo nuovi standard per un mercato più giusto e sicuro.

Carmela Tiso, portavoce nazionale Centro Studi Iniziativa Comune

Numero verde ONA

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