GIUSEPPE CATOZZELLA VINCE IL PREMIO “LE PAGINE DELLA TERRA” 2025 CON IL FIORE DELLE ILLUSIONI. AL TEATRO DI VILLA TORLONIA, A ROMA, UNA SERATA DEDICATA AL LEGAME TRA LETTERATURA E AMBIENTE. PREMIO ALLA CARRIERA A LICIA COLÒ
Che cos’è il Premio “Le Pagine della Terra”?
Il Premio Le Pagine della Terra è uno dei riconoscimenti letterari più originali del panorama italiano contemporaneo. Nato nel 2020 da un’idea di Ermete Realacci e promosso dalla Fondazione Symbola con il sostegno di enti pubblici e partner culturali, il premio celebra la narrativa che esplora il legame tra l’uomo, la natura e la sostenibilità.
Ogni anno, autori italiani e stranieri vengono selezionati per opere che raccontano il rapporto tra paesaggio, ecologia e spiritualità della Terra.
La cerimonia del 2025 si è svolta il 13 ottobre al Teatro di Villa Torlonia di Roma, in una cornice elegante e partecipata. A condurre la serata è stata la giornalista Rai Manuela Moreno, che ha guidato il pubblico attraverso un racconto fatto di parole, emozioni e impegno ambientale. Il premio, giunto alla sua quinta edizione, si è ormai consolidato come un appuntamento simbolico per la letteratura verde italiana.
Premio Le pagine della Terra: chi è il vincitore del 2025?
Il primo premio è andato a Giuseppe Catozzella per Il fiore delle illusioni (Feltrinelli), romanzo che — secondo la giuria — “incarna pienamente lo spirito del premio, dedicato al profondo e indissolubile legame tra l’uomo e la Terra”.
Catozzella, già autore di opere tradotte in oltre venti Paesi, racconta in questo libro la tensione tra progresso e radici, tra futuro e memoria, in una scrittura che restituisce alla terra il ruolo di personaggio centrale. “Raccontare la Terra come luogo dell’anima — si legge nella motivazione — significa restituire alla letteratura la capacità di interrogare il nostro tempo: è possibile inseguire il futuro senza recidere il legame con ciò che ci ha generati?”.
L’opera, poetica e civile al tempo stesso, è stata premiata per “la capacità di rendere universale il dialogo tra uomo e natura, celebrando la fragilità e la bellezza del pianeta”.
Premio “Le pagine della Terra”: chi sono gli altri finalisti?
Il secondo posto è stato assegnato a Carlo Farina Dusmet per “La leggenda del pescatore pentito” (Albatros), definito dalla giuria “un romanzo che amplia l’orizzonte del premio, portando nel suo grembo la voce del mare”.
L’autore napoletano costruisce un racconto intimo e simbolico sul perdono e sulla rinascita, ambientato tra onde, porti e correnti, dove il mare diventa metafora del destino umano.
Il terzo posto è andato a Edoardo Vitale per “Gli straordinari” (Mondadori), un’opera che intreccia la dimensione ecologica con quella esistenziale. Vitale racconta una generazione sospesa tra progresso e smarrimento, ricordando che “la cura del pianeta comincia dalla cura di sé e delle proprie relazioni”.
Per la giuria, il romanzo “illumina con coraggio il confine sottile tra sopravvivere e vivere in armonia con il mondo”.

Perché un premio alla carriera a Licia Colò?
Nel corso della serata, il Premio alla Carriera è stato consegnato a Licia Colò, volto amato della divulgazione ambientale italiana. La giuria le ha riconosciuto “un contributo prezioso alla sensibilizzazione verso la tutela del pianeta e delle sue meraviglie”.
Colò, attraverso decenni di televisione e libri, ha raccontato la Terra con uno sguardo empatico, rispettoso e appassionato, trasformando la divulgazione in un atto d’amore verso la natura. Il riconoscimento ha voluto sottolineare come la cultura ambientale non appartenga solo alla scienza o alla politica, ma anche al racconto e all’emozione.
La giornalista, visibilmente commossa, ha ringraziato “tutti coloro che credono ancora nella bellezza della Terra come bene comune da proteggere ogni giorno, anche con un gesto piccolo”.
Com’è composta la giuria?
La giuria del 2025 ha riunito figure di spicco del panorama culturale e istituzionale italiano: Ermete Realacci (presidente della Fondazione Symbola), Enrico Vanzina, Federica Corsini, Marco Cappelletto, Piero Damosso, Barbara Degani, Marco Frittella, Padre Enzo Fortunato, Rosalba Giugni, Giovanni Grasso, Laura Lega, Generale Antonio Pietro Marzo, Generale Fabrizio Parrulli, Alessandra Necci, Vincenzo Pepe e Gianni Todini.
Un comitato eterogeneo che unisce competenze letterarie, giornalistiche, ambientali e istituzionali, a conferma del carattere trasversale del premio, dove la cultura incontra l’impegno civile.
Premio “Le pagine della Terra”: un premio tra letteratura e coscienza ecologica
“Le Pagine della Terra” non è solo un concorso letterario, ma un laboratorio di idee. Le opere premiate negli anni, infatti, hanno saputo dare voce al paesaggio, agli animali, ai fiumi, ai mari e alle montagne, ricordando che ogni narrazione può diventare un atto politico e poetico insieme.
La giuria, negli anni, ha privilegiato scrittori capaci di leggere il mondo naturale come un interlocutore, non come uno sfondo. È questa la chiave del successo del premio: far emergere una nuova sensibilità ecologica che nasce dal racconto.
Dove, come e perché: qualche info
La sede del premio, il Teatro di Villa Torlonia a Roma, un luogo che incarna l’incontro tra cultura e natura.
Negli anni, la manifestazione ha ospitato scrittori, registi, attivisti e studenti, costruendo un ponte tra generazioni e linguaggi. Il premio vuole infatti dimostrare che la sostenibilità passa anche attraverso la cultura: leggere, scrivere e raccontare la Terra significa già prendersene cura.
I vincitori delle passate edizioni
Dalla prima edizione del 2020, “Le Pagine della Terra” ha premiato autori che hanno saputo declinare l’ecologia in chiave poetica e narrativa.
Tra i vincitori delle edizioni precedenti figurano Paolo Cognetti, Laura Pugno, Stefano Mancuso e Gianrico Carofiglio, scrittori che hanno affrontato la montagna, la botanica, la scienza e la giustizia ambientale come temi letterari.
Ogni edizione ha ampliato il proprio orizzonte, includendo romanzi, saggi narrativi e racconti che esplorano il rapporto tra uomo e pianeta con linguaggi diversi: dal realismo al simbolismo, dalla cronaca alla metafora.
Premio “Le pagine della Terra”: edizione 2025
La quinta edizione del Premio “Le Pagine della Terra” si è chiusa con un messaggio forte: la letteratura può ancora cambiare il modo in cui guardiamo al mondo. Non basta più descrivere la natura, bisogna ascoltarla e tradurne le voci in azioni.
Catozzella, Farina Dusmet e Vitale, ognuno con la propria voce, hanno ricordato che raccontare la Terra significa raccontare noi stessi. È il primo passo per ricucire lo strappo tra uomo e ambiente, tra parola e responsabilità.
In un tempo in cui la crisi climatica sembra oscurare ogni orizzonte, la narrativa torna a essere un luogo di luce. Ed è proprio questa la missione del premio: coltivare, pagina dopo pagina, un nuovo umanesimo della Terra.
FAQ
Che cos’è il Premio “Le Pagine della Terra”?
È un riconoscimento letterario dedicato alla narrativa che racconta il legame tra uomo e ambiente, nato nel 2020 e promosso dalla Fondazione Symbola.
Dove si svolge?
A Roma, al Teatro di Villa Torlonia, scelto per il suo valore simbolico di armonia tra arte, storia e natura.
Chi ha vinto le scorse edizioni?
Tra i vincitori figurano autori come Paolo Cognetti, Laura Pugno e Stefano Mancuso e Gianrico Carofiglio, che hanno saputo fondere racconto ed ecologia.
Perché si parla di “letteratura ambientale”?
Perché le opere premiate non si limitano a descrivere la natura, ma invitano a riflettere sulla responsabilità umana verso il pianeta




