giovedì, Aprile 17, 2025

Technotown. Creatività e innovazione a Villa Torlonia

Ultime News

DAL 15 AL 20 OTTOBRE, A VILLA TORLONIA, A ROMA, SI È SVOLTO “TECHNOTOWN”, UN INNOVATIVO HUB DEDICATO ALLA SCIENZA CREATIVA E ALL’ESPLORAZIONE DELLE POTENZIALITÀ ARTISTICHE E TECNOLOGICHE DEI GIOVANI. L’EVENTO OFFRE AI RAGAZZI E ALLE RAGAZZE L’OPPORTUNITÀ DI IMMERGERSI IN UN AFFASCINANTE MONDO DI RICERCA, SPERIMENTAZIONE E CONDIVISIONE

Roma, Villa Torlonia: Technotown, una location carica di storia e fascino

Prima di addentrarci nel vivo degli eventi, è opportuno soffermarsi sulla magnifica location che ha ospitato Technotown. Villa Torlonia, uno dei parchi storici più incantevoli di Roma, è un autentico scrigno di ricchezze naturali e architettoniche, immerso nel verde e circondato da dimore di grande pregio storico.

Costruita all’inizio del XIX secolo, la villa ha visto trasformarsi il proprio destino, divenendo in seguito residenza ufficiale di Benito Mussolini e testimone di importanti vicende politiche e culturali.

I suoi giardini, caratterizzati da una lussureggiante vegetazione e da affascinanti fontane, rappresentano un rifugio di tranquillità nel cuore della capitale. Tra gli edifici che punteggiano la tenuta, spiccano il Casino Nobile, con le sue eleganti sale decorate e gli affreschi che raccontano storie di un’epoca passata e la suggestiva Casina delle Civette, un capolavoro di architettura dallo stile eclettico, caratterizzato dalla combinazione di elementi dell’Art Nouveau (in Italia noto anche come “stile Liberty”) e influenze medievali e gotiche, nota per le sue vetrate policrome e i simboli fiabeschi che adornano le sue facciate.

Villa Torlonia non è solo un luogo di grande bellezza, ma anche un importante centro culturale che ospita musei, mostre temporanee ed eventi artistici. In questo scenario, Technotown si inserisce come un punto di riferimento per l’innovazione e la creatività. Ma vediamo cosa propone questo evento.

Design floreale

Una delle iniziative più affascinanti di Technotown è stata il laboratorio di design floreale, un’esperienza immersiva che ha permesso ai partecipanti di esplorare il meraviglioso mondo delle piante e dei fiori attraverso lenti artistiche e creative. In questo ambiente stimolante, i giovani hanno appreso non solo le tecniche di conservazione e valorizzazione delle specie floreali, ma anche i principi fondamentali che univano botanica ed estetica.

Il laboratorio ha fornito ai ragazzi l’opportunità di approfondire le caratteristiche uniche di ciascuna pianta, esaminando aspetti come forme, colori, profumi e texture. Hanno imparato quindi a scegliere e combinare fiori e foglie, comprendendo il significato simbolico di diverse specie e come queste potessero comunicare emozioni e stati d’animo.

Durante il percorso, i partecipanti sono stati guidati da esperti del settore, i quali hanno condiviso preziose tecniche artistiche, dall’arte del bouquet alla creazione di installazioni floreali.

Inoltre, il laboratorio ha incoraggiato i partecipanti a riflettere sull’importanza della sostenibilità ambientale. Attraverso l’uso di piante locali e tecniche di coltivazione ecologiche, i ragazzi hanno appreso come l’arte potesse contribuire a preservare l’ambiente e a promuovere un rapporto rispettoso con la natura.

Stampa 3D

La tecnologia ha avuto un ruolo centrale in molte attività, in particolare nel laboratorio di stampa 3D. In questo contesto dinamico e stimolante, i giovani hanno appreso i fondamenti della progettazione tridimensionale, partendo dall’ideazione e dallo schizzo delle proprie creazioni e dall’utilizzo di software di modellazione 3D.

Questa fase di progettazione ha stimolato la loro immaginazione e capacità di problem-solving, permettendo di affrontare sfide creative e tecniche.

Una volta completati i modelli digitali, i partecipanti sono passati alla fase pratica, dove hanno utilizzato stampanti 3D per dare vita alle loro creazioni. Qui, hanno imparato a selezionare i materiali più appropriati, come plastiche biodegradabili e filamenti innovativi, come lPLA (acido polilattico) o l’ABS (acrilonitrile-butadiene-stirene).

Questa esperienza pratica non solo ha fornito competenze tecniche, ma ha incoraggiato anche una mentalità innovativa, in cui l’errore è stato visto come un’opportunità di apprendimento e crescita.
La possibilità di “costruire” fisicamente le proprie idee è stata un aspetto chiave di questo laboratorio.

I ragazzi hanno potuto vedere concretizzarsi le loro visioni creative, passando dal mondo virtuale a quello reale. Questo processo non solo ha favorito la loro creatività, ma anche un senso di realizzazione e orgoglio per il lavoro svolto. Ogni oggetto stampato ha rappresentato non solo un risultato tangibile, ma anche il frutto di un percorso di apprendimento che ha incoraggiato l’esplorazione e l’innovazione.

Un laboratorio di sostenibilità e responsabilità ambientale

Inoltre, il laboratorio di stampa 3D si è posto in un’ottica di sostenibilità e responsabilità ambientale. I partecipanti sono stati sensibilizzati sull’importanza di ridurre gli sprechi e di utilizzare materiali eco-compatibili, scoprendo come la tecnologia potesse integrarsi in modo positivo nella nostra vita quotidiana. Attraverso discussioni e attività pratiche, hanno appreso come il design e l’innovazione potessero contribuire a un futuro più sostenibile.

Fotografia

Il laboratorio di fotografia ha rappresentato un’esperienza immersiva, in cui i ragazzi si sono confrontati con la magia dell’immagine e il potere evocativo della fotografia. In un ambiente stimolante e creativo, hanno avuto l’opportunità di esplorare le tecniche fondamentali per catturare ritratti in studio, imparando a gestire luci e ombre per creare atmosfere uniche e coinvolgenti.

Attraverso l’analisi delle inquadrature e delle proporzioni, i partecipanti si sono addentrati nella composizione dell’immagine, comprendendo come la disposizione degli elementi potesse influenzare la narrazione visiva.

Ogni scatto è diventato così un racconto, un modo per esprimere non solo l’estetica, ma anche le emozioni e le storie personali che ciascun giovane fotografo ha voluto trasmettere. L’incontro con la fotografia non si è limitato alla mera tecnica; i ragazzi hanno imparato a osservare il mondo con occhi nuovi, scoprendo come ogni immagine potesse riflettere la loro visione del mondo, i sogni e le aspirazioni.

Resine epossidiche

Parallelamente, il laboratorio dedicato alle resine epossidiche (polimeri termoindurenti noti per la loro versatilità e resistenza) ha offerto un’opportunità affascinante di coniugare arte e scienza. I partecipanti sono stati guidati attraverso un viaggio creativo in cui elementi naturali, come fiori e foglie, si sono fusi con materiali sintetici, dando vita a oggetti che univano bellezza e funzionalità.

Durante le sessioni, hanno esplorato le varie tecniche di lavorazione delle resine, imparando a versare, modellare e colorare questo materiale versatile.

L’interazione con le resine epossidiche ha stimolato non solo la loro manualità, ma anche la loro capacità di progettazione e innovazione. Ogni creazione è diventata un pezzo unico, espressione della personalità di ciascun partecipante, in grado di unire estetica e praticità in un oggetto che ha raccontato la storia di chi lo ha realizzato. Questo laboratorio ha incoraggiato i giovani a considerare il potenziale di riutilizzo dei materiali e a riflettere sull’importanza della sostenibilità.

Sound design

Infine, il laboratorio di sound design ha offerto ai partecipanti la possibilità di esplorare l’affascinante intersezione tra suono e immagine. In un ambiente stimolante e interattivo, i ragazzi hanno imparato a sonorizzare video, così da comprendere come la colonna sonora potesse arricchire l’esperienza visiva e amplificare l’emozione trasmessa da una scena.

Questa attività ha messo in luce la sinergia tra le percezioni uditive e visive, spingendo i giovani a considerare la narrazione non solo in termini visivi, ma anche auditivi. Grazie a questa esperienza, i partecipanti hanno appreso come la musica e i suoni potessero diventare strumenti narrativi potenti, capaci di trasmettere emozioni, creare tensione e raccontare storie in modi inediti e coinvolgenti.

La passeggiata stenopeica

La passeggiata stenopeica si è presentata come un’esperienza educativa e immersiva che ha combinato arte, fotografia e scoperta personale. Questa pratica si è basata sulla fotografia stenopeica, un’antica tecnica che ha permesso di catturare immagini utilizzando una camera oscura rudimentale, priva di lenti e basata sulla semplice presenza di un piccolo foro.

Durante questa attività, i partecipanti hanno costruito la propria camera oscura, spesso realizzata con materiali riciclati, incoraggiandoli a esplorare la creatività e l’innovazione.
Piccola curiosità: il termine “stenopeico” deriva dal greco “stenos” che significa “stretto” e “ope” che significa “apertura”.

Quindi, la fotografia stenopeica ha utilizzato un’apertura ristretta per consentire alla luce di entrare, proiettando l’immagine sul supporto fotosensibile all’interno della camera. Questo processo affascinante non solo ha permesso di comprendere i principi base della fotografia, ma ha offerto anche un’opportunità unica per riflettere sul legame tra l’arte e la natura.

I ragazzi, mentre camminavano lungo i suggestivi viali di Villa Torlonia, hanno imparato a osservare il mondo con una nuova prospettiva, catturando la bellezza dei dettagli e l’unicità di ogni scena.

Soundwalk experience

Accanto alla passeggiata stenopeica, la Soundwalk Experience ha proposto una dimensione sonoro-ecologica che ha stimolato la sensibilità uditiva dei partecipanti. In questo laboratorio, i ragazzi si sono avventurati nel paesaggio sonoro di Villa Torlonia, scoprendo la ricchezza dei suoni che caratterizzavano sia l’ambiente naturale che quello urbano circostante. Attraverso l’ascolto attento e la riflessione critica, i partecipanti hanno imparato a riconoscere i diversi suoni: il fruscio delle foglie, il canto degli uccelli e i rumori delle attività umane.

Questa esperienza non solo li ha portati a esplorare il loro ambiente in modo nuovo, ma li ha sensibilizzati anche sull’importanza dell’ecologia acustica, cioè il modo in cui i suoni influenzano la nostra percezione degli spazi e la nostra interazione con essi. I ragazzi sono stati invitati a riflettere su come i suoni potessero evocare emozioni e ricordi, trasformando il semplice atto di camminare in un viaggio multisensoriale

La Casa del Podcast

All’interno di Technotown, la Casa del Podcast è emersa come un luogo vibrante di innovazione e creatività. Questo spazio, concepito per avvicinare i giovani al mondo del podcasting, ha fornito strumenti e risorse per esplorare le potenzialità del medium audio.

Il 18 ottobre si sono svolti eventi formativi, tra cui un corso base per la creazione di podcast e una coinvolgente podcast experience. Durante il corso, i partecipanti hanno appreso le tecniche fondamentali per scrivere, registrare e montare contenuti audio, mentre nella podcast experience hanno contribuito attivamente alla realizzazione di una puntata del podcast “Ecologica”.

La Casa del Podcast è diventata così un’officina per i creatori di contenuti digitali, permettendo ai ragazzi di esprimere le proprie idee e narrazioni attraverso il linguaggio del suono. Attraverso questa esperienza, non solo hanno sviluppato competenze tecniche nel campo della produzione audio, ma anche una comprensione più profonda del potere della comunicazione e della narrazione nel mondo contemporaneo.

Questo spazio ha rappresentato un’importante opportunità per esplorare nuove forme di espressione artistica, incoraggiando i partecipanti a diventare protagonisti del loro racconto e della loro voce.

Numero verde ONA

spot_img
spot_img
spot_img

Consulenza gratuita

    Articoli simili