IL CIRCULAR VALUE FORUM HA ACCESO I RIFLETTORI SU GENOVA, TRASFORMANDOLA IN CAPITALE ITALIANA DELL’ECONOMIA CIRCOLARE. DUE GIORNATE RICCHE DI EVENTI, IDEE E CONFRONTO HANNO TRACCIATO NUOVE ROTTE PER CITTÀ SOSTENIBILI, INCLUSIVE E INNOVATIVE, CAPACI DI AFFRONTARE LE SFIDE AMBIENTALI DEL FUTURO
Dal Circular Value Forum, uno sguardo concreto sull’economia circolare urbana, a Genova
Genova ha fatto da apripista in Italia con la prima edizione del Circular Value Forum, evento nazionale interamente dedicato all’economia circolare nelle città. L’8 e 9 aprile 2025, oltre 1.100 persone hanno preso parte a due giornate intense di conferenze, eventi e incontri distribuiti tra Palazzo Tursi e Palazzo Tobia Pallavicino.
Il Forum, organizzato da Clickutility Team e promosso dal Comune di Genova attraverso il progetto C-City – Genova Città Circolare, è stato inserito nel programma della Giornata nazionale del Made in Italy. L’obiettivo era chiaro: creare una piattaforma di confronto nazionale tra enti pubblici, imprese, università, start-up e studenti.
Il successo è andato oltre ogni previsione. 86 relatori hanno animato le sessioni congressuali, davanti a un pubblico di 450 persone. Altre 650 hanno partecipato alle attività collaterali: Eco-Fashion Show, Career Day, Food Contest e C-City Tour. L’entusiasmo ha travolto anche i social network, con quasi 100mila visualizzazioni sui canali ufficiali.
Il progetto C-City
Il cuore dell’iniziativa è stato il progetto C-City, che propone una trasformazione radicale del sistema urbano secondo tre direttrici fondamentali:
- Eco-design: ripensare prodotti, servizi e modelli di business;
- Long use: prolungare la vita utile dei prodotti;
- Reuse: riutilizzare materiali e componenti.
Il Forum ha incluso:
- Conferenze su città intelligenti e casi aziendali;
- Un’area expo per le start-up;
- Incontri di networking e presentazioni a investitori;
- Un contest food a tema “Zero Waste”;
- Un Career Day;
- Uno spettacolo di moda sostenibile, “Eco-fashion show”.
Le conferenze hanno affrontato temi chiave come città intelligenti, green jobs, eco-design ed ESG, con focus su settori strategici: energia, edilizia, moda, risorse idriche, blue economy, alimentazione e packaging.
Economia circolare, innovazione e crescita
Secondo Mario Mascia, assessore allo sviluppo economico e all’urbanistica del Comune di Genova, la transizione verso un’economia circolare, se ben gestita, può generare numerosi benefici ambientali, ottimizzare l’uso delle materie prime e stimolare innovazione e crescita. Questa trasformazione renderà disponibili prodotti più convenienti, durevoli e innovativi, migliorando la qualità della vita e il benessere di cittadini e ambiente.
Tali obiettivi si integrano con la nuova pianificazione territoriale del Comune, che punta a contenere il consumo di suolo e a sviluppare spazi verdi accessibili e armonizzati con il tessuto urbano e periurbano. L’economia circolare diventa così parte di una strategia integrata per contrastare il riscaldamento globale e costruire una società più sostenibile.
Per raggiungere questi risultati, è necessario ripensare prodotti, processi, servizi e comportamenti individuali secondo i principi della circolarità, abbandonando gradualmente il modello lineare. In questa direzione si colloca il progetto C-City – Genova Città Circolare, che è stato presentato al Circular Value Forum e con cui l’amministrazione intende guidare la trasformazione circolare della città.
Il Career Day
I temi della circolarità del lavoro e del cibo sono stati al centro dell’attenzione. Le conferenze hanno presentato esperienze di economia circolare nelle grandi aziende e le opportunità di green jobs, in collaborazione con l’Università di Genova.
Il Career Day, organizzato con l’Università di Genova, ha acceso i riflettori sulle professioni emergenti della green economy. Le aziende presenti hanno illustrato il potenziale occupazionale di un settore in forte crescita.
Il “Circular Value Forum Food Contest – Zero Waste”
Uno dei momenti più coinvolgenti è stato il “Circular Value Forum Food Contest – Zero Waste”, nato dalla collaborazione con l’Istituto Bergese-Rosselli. Due squadre di studenti alberghieri hanno preparato piatti e cocktail partendo da scarti alimentari, senza mai perdere di vista la tradizione gastronomica ligure.
Luca Altemani, dell’Istituto Marco Polo, ha vinto la prova di sala con il cocktail “A10”, ispirato alle terre attraversate dall’Autostrada dei Fiori.
Elisa Bitossi, del Nino Bergese, si è aggiudicata la prova di cucina con “La Rinascita”, piatto di pesce creato con ingredienti recuperati e rivisitati.
Il Food System
Una sessione è stata dedicata al Food System e alle città circolari ha messo in evidenza l’urgenza di agire contro lo spreco alimentare.
Il professor Franco Fassio, dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN), ha ricordato che ogni anno si butta un terzo del cibo prodotto nel mondo. Questo spreco genera il 37% delle emissioni globali di CO₂. Ha sottolineato che la natura è già circolare, e che occorre ricalcarne il funzionamento anche nelle filiere produttive.
Packaging sostenibile
Il Forum ha poi aperto una finestra sul tema del packaging sostenibile. Tiziana Milizia, responsabile sviluppo bioplastiche di Novamont, ha presentato il Mater-Bi: una bioplastica compostabile, ideale per gli imballaggi alimentari difficili da riciclare. Ha spiegato che le pellicole, i packaging accoppiati carta-bioplastica e le capsule compostabili rappresentano oggi una soluzione concreta per ridurre l’impatto dei rifiuti da imballaggio.
Grande distribuzione
Anche la grande distribuzione ha fatto sentire la propria voce. Giovanni D’Alessandro, direttore di canale di Basko, ha raccontato come l’azienda stia ridisegnando la propria catena del valore: fornitori locali, trasporti a basso impatto, materiali alternativi e lotta allo spreco. Ha affermato che la sostenibilità è una leva strategica, capace di generare valore per aziende, consumatori e ambiente.
I principi ESG
Al Salone del Bergamasco, si è discusso dei principi ESG (Environmental, Social, Governance), sempre più centrali nell’identità aziendale.
Irma Belardi, responsabile di Ansaldo Energia, ha illustrato il percorso di rendicontazione volontaria intrapreso nel 2020. Ha sottolineato l’impatto positivo che un’azienda può generare sia all’interno che lungo la supply chain. Belardi ha poi riflettuto sulle nuove normative: il decreto Omnibus prevede il rinvio dell’obbligo di rendicontazione per alcune imprese non quotate. Ha avvertito che questa semplificazione normativa potrebbe però ridurre l’impegno delle PMI nella sostenibilità ambientale.
Eco-design, long-use e re-use
Il Circular Value Forum ha lanciato un messaggio chiaro: l’economia circolare non è solo un modello teorico, ma una trasformazione concreta e necessaria. E Genova si candida con forza a esserne protagonista.
«Sono stati due giorni intensi – ha commenta Stefania Manca, sustainability manager del Comune di Genova –, nei quali abbiamo raccolto un patrimonio di esperienze e presentato un ventaglio di soluzioni con le quali rispondere ai bisogni concreti dei centri urbani e delle persone che li vivono ogni giorno, all’insegna dei tre pilastri alla base dell’economia circolare che, nella strategia individuata da Genova, sono quelli dell’eco-design, del long-use e del re-use».
