lunedì, Febbraio 10, 2025

Finanza sostenibile contro il Greenwashing, ISPRA in campo

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ISPRA HA ISTITUITO UNA TASK FORCE A SUPPORTO DEGLI OPERATORI FINANZIARI, DELLE AUTORITÀ VIGILANTI E DELLE IMPRESE PER LA TRASPARENZA E LA FINANZA SOSTENIBILE CONTRO IL GREENWASHING

ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, si appresta ad accogliere una nuova sfida, la finanza sostenibile. Il suo ruolo sarà quello di applicare il concetto di sviluppo sostenibile all’attività finanziaria.

Quest’ultima ha come obiettivo quello di ri-orientare i flussi di capitali privati verso attività che generano valore economico, ma che non siano a carico dell’ambiente.

Per questo motivo, è stata istituita in ISPRA una task force per la finanza sostenibile, presieduta dal suo direttore generale, Maria Siclari.

La task force svolgerà la funzione di “facilitatore” per garantire il necessario supporto agli operatori finanziari, alle autorità vigilanti e di controllo, alle imprese.

Ciò che si vuole evitare è il Greenwashing finanziario, cioè investimenti che hanno solo una facciata green. A questo proposito, è stato prodotto un documento tra ISPRA e il Forum della Finanza Sostenibile.

La lotta al Greenwashing finanziario

Un investimento sostenibile mira a creare valore per l’investitore e per la società nel suo complesso attraverso una strategia orientata al medio-lungo periodo.

Questo, nella valutazione di imprese e istituzioni, integra l’analisi finanziaria con quella ambientale e sociale, riducendo notevolmente il Greenwashing.

L’investitore finale, sia esso un’istituzione finanziaria, un operatore bancario o un semplice cittadino, sarà così rassicurato che l’investimento non ha solo una facciata green. Ma rispetta gli obiettivi dello sviluppo sostenibile: mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, inquinamento zero, tutela degli ecosistemi, della biodiversità, delle acque e dei mari.

Senza tralasciare l’adozione dell’economia circolare. Bisogna ricordare, inoltre, che la lotta ai cambiamenti climatici e gli obiettivi del Green Deal saranno realizzati anche attraverso investimenti sostenibili.

Finanza sostenibile tra norme europee e corretta informazione

Tutto il quadro normativo europeo che si sta delineando su questa materia interesserà gradualmente, dal 2024, oltre 50mila società in Europa, rispetto alle attuali 12mila. In Italia, si dovrebbe passare dalle attuali 210 a circa 4/5mila.

L’UE ha, difatti, approvato un Piano d’Azione per il finanziamento della crescita sostenibile nel 2018 e la Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR), nel marzo 2021.

Si intende ora recuperare ulteriori indispensabili risorse al servizio degli obiettivi della transizione ecologica e dell’autonomia energetica, confidando in una informazione ambientale scientificamente validata. Informazione che dovrà essere prodotta da enti terzi attendibili e indipendenti, operanti sulla base di dati pubblici.

Numero verde ONA

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