“IL RICERCATORE” È UN DOCUFILM CHE UNISCE RIFLESSIONE, CORAGGIO E IMPEGNO PERSONALE. LO SCOPO È PORTARE LO SPETTATORE A INTERROGARSI SU TEMI CRUCIALI COME LA CRISI CLIMATICA E QUANTO LE SCELTE INDIVIDUALI POSSANO FARE LA DIFFERENZA. DIRETTO DA PAOLO CASALIS, RACCONTA LA STORIA DI GIANLUCA GRIMALDA, UN RICERCATORE CHE HA PREFERITO PERDERE IL LAVORO MA NON TRADIRE I SUOI PRINCIPI AMBIENTALI
La storia di Gianluca Grimalda, il Ricercatore
Gianluca Grimalda, climatologo affiliato al Kiel Institute for the World Economy, con sede in Germania, per lavoro, ha trascorso sei mesi in Papua Nuova Guinea per studiare l’impatto del cambiamento climatico sulle popolazioni locali. Per rispetto dell’ambiente e dei suoi valori, Grimalda ha scelto di non prendere un volo per rientrare in Germania, optando invece per un viaggio sostenibile di 72 giorni attraverso sedici Paesi, utilizzando treni, navi, autobus e taxi.
Grimalda ha scelto di condividere pubblicamente la sua decisione attraverso i social, pubblicando foto e raccontando i dettagli delle diverse tappe del suo viaggio di rientro. Nonostante le frequenti critiche e offese ricevute online, ha mantenuto con determinazione il suo impegno.
Questa scelta eticamente ammirevole, ma molto impegnativa, gli è costata il posto di lavoro e, inizialmente, una sconfitta legale contro il suo istituto, che non ha riconosciuto l’emergenza climatica come una giustificazione valida per il ritardo. Ma, per fortuna, Gianluca Grimalda ha vinto in appello e ottenuto il risarcimento. Una piccola consolazione!
Un viaggio all’insegna della coerenza e del rispetto per l’ambiente
Nel corso del suo ritorno, Grimalda ha coperto più di 26mila chilometri, riducendo di dieci volte le emissioni di CO2 rispetto a quelle di un volo aereo e arrivando a casa il 24 dicembre con soli 4 euro in tasca. Questa avventura, documentata con il suo cellulare grazie alle indicazioni del regista Paolo Casalis, è diventata un viaggio simbolico e un potente messaggio per la sostenibilità.
Le riprese “casarecce” rendono ugualmente giustizia ai meravigliosi paesaggi, che dalla Papua Nuova Guinea lo hanno ricondotto in Europa, che il ricercatore ha la fortuna di conoscere durante il suo viaggio, sottolineando l’impatto devastante del cambiamento climatico sui villaggi.
Un docufilm di denuncia e speranza per un futuro più sostenibile
“Il Ricercatore” non si limita a raccontare una storia personale, ma solleva questioni universali. Il documentario evidenzia come il settore dei trasporti contribuisca al 14% delle emissioni globali di gas serra e sottolinea che, sebbene gli aerei rappresentino solo il 5% di queste, il loro impatto è sproporzionato rispetto alla popolazione che li utilizza. Per Grimalda, il volo rappresentava il 90% della sua impronta di carbonio, una cifra inaccettabile per chi combatte il cambiamento climatico.
Il punto di vista di Grimalda
Nel film, Grimalda offre riflessioni dirette e incisive: «Il cambiamento climatico è il problema di cooperazione più complesso che l’umanità abbia mai affrontato, e richiede l’azione di tutti, anche se non tutti hanno la stessa responsabilità». Denuncia inoltre l’ipocrisia dell’industria fossile, che continua a investire in combustibili nonostante sia consapevole del loro impatto sin dagli anni ’70.
Perché guardare “Il Ricercatore”
Questo docufilm, ora disponibile su Amazon Prime, “Il Ricercatore” invita tutti a riflettere sulle proprie azioni e sull’urgenza di un cambiamento collettivo per il futuro del pianeta. Questo gesto rappresenta un’azione coraggiosa e una chiara dimostrazione che ogni individuo può contribuire al cambiamento.
Molti potrebbero aver pensato: “Chi gliel’ha fatto fare?”, ma se ognuno decidesse di fare la propria parte, il cambiamento climatico e il futuro del pianeta potrebbero ancora avere una possibilità. La sua scelta, per quanto forte e per alcuni discutibile, ha mostrato come anche una singola persona possa fare la differenza per il mondo.