Storia e informazioni sul Poligono Salto di Quirra
Fin dalla sua inaugurazione nel 1956 ha svolto un ruolo rilevante nella storia delle attività spaziali in Italia. Il poligono di Quirra, che ha sostituito quello di Furbara, dipendeva infatti dal reparto studi e munizioni dell’Aeronautica Militare, a capo del quale il generale Mario Pezzi aveva posto nel 1956 Luigi Broglio, padre dell’astronautica italiana.
Nel 1959 il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), e l’Aeronautica Militare lanciarono un programma per ricerche nell’alta atmosfera mediante razzi sonda. Nel gennaio 1961 il CNR e la NASA erano pronti a iniziare una serie coordinata di lanci di nubi di litio–sodio, effettuati con missili americani Nike-Cajun, dalle basi di Wallops Island in Virginia e del Salto di Quirra in Sardegna. La misurazione delle correnti atmosferiche di alta quota era resa possibile dall’osservazione in contemporanea delle nubi di litio-sodio da varie stazioni di terra, sette delle quali erano italiane (cinque in Sardegna, una nel Poligono di Furbara e una a Borgo Piave).
Il primo lancio del programma NASA-CNR fu effettuato il 12 gennaio 1961 con un razzo bistadio Nike-Cajun, caricato con una ventina di chili di polvere di sodio e litio, che venne rilasciata a 90 chilometri di quota. Seguirono altri cinque lanci, tutti riusciti. Broglio e la sua squadra misero a segno anche un record, effettuando il primo lancio triplo in 24 ore nella storia di questo tipo di esperimenti, la sera del 19 e la mattina e la sera del 20 aprile 1961.
Grazie al risalto dato dalla stampa agli esperimenti si diffuse così per la prima volta la notizia che anche l’Italia è impegnata nelle attività spaziali e che possedeva un poligono di lancio. Sempre grazie a questa “pubblicità” mediatica, la base di Salto di Quirra fu anche coinvolta in un gran numero di ricerche spaziali, in diversi settori di attività dell’ESRO (European Space Research Organization).
Nel 1962 l’ESRO decise di effettuare una prima serie di otto lanci nell’ambito di un programma scientifico per lo studio dell’alta atmosfera e della ionosfera. Questi lanci, che rappresentavano il primo esperimento del neonato ente europeo, furono effettuati con razzi francesi Centaure e britannici Skylark. La qualità del personale e delle attrezzature spinse l’organizzazione europea ad utilizzare il poligono fino al 1972, in base ad un accordo firmato nel 1967 a Parigi da Pierre Auger, capo dell’ESRO.
Nel 1985 la società Avio ha costruito a Salto di Quirra una struttura verticale per la verifica di funzionamento dei motori dei lanciatori europei Ariane 3 e Ariane 4 e poi per i test di quelli della famiglia Zefiro, dal prototipo tecnologico Zefiro 16 allo Zefiro 9, allo Zefiro 23, secondo e terzo stadio del nuovo vettore europeo di progettazione e prevalente partecipazione italiana Vega.
Oggi opera sia nel settore della sperimentazione a terra ed in volo di sistemi d’arma complessi, che in quello dell’addestramento all’impiego di ogni tipologia di armamento per l’uso aereo, navale e terrestre.