martedì, Dicembre 10, 2024

“Warfighting”. Questa non è una esercitazione

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NAVI DA GUERRA DELLA NATO HANNO OCCUPATO, QUESTA MATTINA, IL PORTO DI CAGLIARI. IL CIELO E IL MARE ATTORNO ALLA SARDEGNA SONO VIETATI AI TRASFERIMENTI CIVILI PER UNA ESERCITAZIONE DI TIPO “WARFIGHTING”, CIOÈ DI PRONTO INTERVENTO IN CASO DI ATTACCO NEMICO

Da questa mattina il mare e il cielo della Sardegna sono “off limits” per imbarcazioni e voli civili. Portaerei, sommergibili e ogni altro tipo di navi da guerra delle marine americana, tedesca e italiana sono attraccate ai moli del porto di Cagliari. In asseto da combattimento.

Questa non è una esercitazione. A marzo scorso, con il maturare degli eventi bellici dopo che Putin ha fatto invadere l’Ucraina, i vertici delle Forze Armate hanno fatto circolare una comunicazione nella quale era esplicitamente indicato che ogni tipo di addestramento militare doveva essere orientato al “warfighting”. In altre parole, tenetevi pronti alla guerra.

Nel documento diffuso dall’AGI il 15 marzo scorso, lo Stato maggiore dell’Esercito, per esempio, precisava che “il personale in ferma prefissata dovrà alimentare prioritariamente i reparti che esprimono unità in prontezza nei prossimi due anni e che tutte le unità in prontezza devono essere alimentate al 100% con personale “ready to move”, senza vincoli di impiego operativo, anche ricorrendo all’istituto del ‘comando’. Tale linea d’azione rappresenta una priorità”.

Una mobilitazione che non ha precedenti

E quanto sta accadendo in Sardegna è una mobilitazione che non ha precedenti. Sono migliaia i soldati impiegati in questa operazione, che avrà il suo epilogo sui poligoni di Salto di Quirra e di Teulada. Mezzi da sbarco e i moderni cacciabombardieri F35 della Nato sono in assetto bellico.

Decine le navi da guerra ormeggiate nel porto di Cagliari; tant’è che hanno occupato anche il molo del terminal container.

Per la Marina Militare italiana sono all’ormeggio il Garibaldi, l’incrociatore tuttoponte portaeromobili, che può imbarcare sia elicotteri sia gli Harrier, i caccia a decollo verticale; e il San Giorgio, unità anfibia definita LPD (Landing Platform Dock), dotata di ponte di volo per l’appontaggio di elicotteri.

Un muro fatto con i container è stato eretto a protezione del quartier generale allestito sul molo, davanti a una nave americana.

Le esercitazioni di “warfighting” si concluderanno il 27 ottobre prossimo ma sino ad allora in Sardegna è allarme di pronto intervento.

(fonte L’Unione Sarda)

Numero verde ONA

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