venerdì, Settembre 13, 2024

Shompen, un popolo a rischio genocidio

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GLI SHOMPEN, POPOLAZIONE INDIGENA INCONTATTATA DELL’ISOLA DI GRAN NICOBAR, ARCIPELAGO DELL’OCEANO INDIANO DELLE ANDAMANE E NICOBARE, RISCHIA DI SCOMPARIRE A CAUSA DI UN PROGETTO DI URBANIZZAZIONE SELVAGGIA DELLO STESSO GOVERNO INDIANO

Isola di Gran Nicobar, arcipelago indiano delle Andamane e Nicobare: la popolazione autoctona della tribù incontattata degli Shompen (nella foto © Anthropological Survey of India) rischia di scomparire.  Un progetto di urbanizzazione selvaggia e conseguenti malattie sconosciute sono una minaccia per la sopravvivenza della gente del posto.

La denuncia arriva da Survival International, organizzazione in difesa delle popolazioni remote del pianeta. Insieme con decine di studiosi internazionali, l’associazione ha scritto al governo indiano per bloccare l’iniziativa.

Secondo l’organizzazione, oltre 7mila persone hanno già scritto al governo indiano per sostenere l’appello. “Questo è un chiaro avvertimento a cui il governo indiano deve prestare ascolto – ha dichiarato la direttrice generale di Survival International, Caroline Pearce procedere con il progetto per Gran Nicobar distruggerà l’isola in cui vivono gli Shompen, causandone lo sterminio”.

 Il popolo degli Shompen

Quello degli Shompen è uno dei popoli indigeni più remoti della Terra. A causa di una disumana violazione del diritto di sopravvivenza, adesso questa tribù rischia di essere cancellati dalla faccia della Terra.  Dalla loro dimora, dove sono nati, da generazioni, nelle foreste incontaminate di questa isola quasi sperduta nell’Oceano Indiano.

Il pericolo di sterminio viene proprio dal governo indiano che ha stanziato 9miliardi di dollari per un progetto che prevede la costruzione di una intera città che dovrebbe ospitare 650mila coloni, un gigantesco porto, un aeroporto, una zona industriale e una centrale elettrica.

Sarebbe un genocidio, scrivono gli esperti

“Se il progetto andasse avanti, anche in forma più ridotta, crediamo che sarebbe una condanna a morte per gli Shompen, equivalente al crimine internazionale di genocidio”. Così si è pronunciata Survival International, insieme con trentanove studiosi internazionali.  Denunciando con forza, alle autorità locali, che questo progetto governativo sarebbe fatale per questi nativi della stessa nazione indiana.

Secondo gli scienziati, uno dei pericoli più minacciosi sarebbero le patologie portate dai coloni. “Il semplice contatto tra gli Shompen, che hanno poche, o nessuna, difese immunitarie verso le malattie infettive importate e coloro che provengono dall’esterno – hanno spiegato – porterà con certezza a un forte crollo della popolazione. Ne seguirà la morte di massa dell’intero popolo”. 

Rinunciare al progetto per salvare il popolo degli Shompen

Secondo quanti hanno denunciato il pericolo del progetto del governo indiano, l’unica possibilità di salvezza della tribù dei Shompen è l’abbandono del progetto di urbanizzazione dell’isola di Gran Nicobar. Survival International e gli studiosi, inoltre, chiedono che agli indigeni siano riconosciuti i diritti di proprietà territoriale sulle loro terre ancestrali.

Fonte Vatican News

Numero verde ONA

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