L’ALLARME SUI RIFIUTI NON SELEZIONATI CHE LA CAMPANIA INVIA ALLA PUGLIA È STATO LANCIATO NEL CORSO DEL FORUM INTERNAZIONALE POLIECO SULL’“ECONOMIA DEI RIFIUTI” CHE SI È SVOLTO RECENTEMENTE A ISCHIA. SITUAZIONI SIMILI SI VERIFICANO IN TUTTO IL MERIDIONE
La Campania invade con un’enorme quantità di rifiuti non selezionati i territori della Puglia. È quanto emerso dal Forum Internazionale Polieco sull’“Economia dei Rifiuti”, che si è svolto nei giorni scorsi a Ischia. A lanciare l’allarme sono stati il Procuratore di Bari Roberto Rossi e il tenente colonnello Pasquale Starace. Quest’ultimo è il Comandante dei Carabinieri per la Tutela Ambientale per il Sud Italia. Si tratta di un affare che genera grossi profitti per molte imprese che agiscono illecitamente soprattutto nel Meridione.
Rifiuti non selezionati, un affare illecito per tante imprese
«Dalla Campania ci stanno arrivando quantità enormi di rifiuti assolutamente non selezionati», ha detto il Procuratore Rossi. La causa di questi flussi è da ricercare nei consolidati rapporti di collusione tra diverse imprese. Queste, per veder salvi i loro obiettivi economici, favoriscono una cattiva raccolta e generano un imbroglio che produce cultura criminogena.
Sono molte le imprese che pensano di poter fiorire agendo nell’illegalità, invece falliscono inesorabilmente, come è accaduto nel territorio barese.
Infatti, qui si sono registrati tantissimi casi di bancarotta per le imprese che si occupano di rifiuti. «È chiaro che il sistema – ha concluso il Procuratore Rossi – deve essere ripensato».
È necessario cambiare le parole d’ordine, perché si deve pensare prima alla selezione e poi alla raccolta. Inoltre, bisogna incidere sulla prevenzione prima ancora che sulla repressione.
Tutto il Sud nella morsa della criminalità
La situazione risulta essere esplosiva ed è già sotto la lente di ingrandimento dei Carabinieri per la Tutela Ambientale per il Sud Italia.
«I rifiuti che in Campania trovano solo terra di transito vengono destinati alla Capitanata, specie nella zona del Foggiano», ha sottolineato il tenente colonnello Starace. La stessa situazione, in questo momento, si verifica in maniera egualmente preoccupante anche in Sicilia, regione che rappresenta, tuttavia, un mondo a sé.
Viene da una gestione discarico-centrica in mano a pochi privati riferibili a sodalizi criminali. Difatti, le stesse discariche autorizzate più volte in sopraelevazione adesso si sono esaurite con migliaia di tonnellate di rifiuti che devono essere smaltite altrove.
Questi rifiuti stanno già arrivando negli impianti campani per poi trovare altre destinazioni. «Non va meglio la situazione in Calabria – ha concluso Starace – dove per la gestione dei rifiuti c’è una sorta di ripartizione territoriale in Ato (Ambito territoriale ottimale – ndr) di matrice criminale».