L’INQUINAMENTO DA PLASTICA RAPPRESENTA UNA DELLE MINACCE PIÙ GRAVI PER IL NOSTRO PIANETA, CON MILIONI DI TONNELLATE DI RIFIUTI CHE FINISCONO NEGLI OCEANI E NEGLI AMBIENTI TERRESTRI OGNI ANNO. TUTTAVIA, ATTRAVERSO L’INNOVAZIONE E IL DESIGN ECO-SOSTENIBILE, QUESTO MATERIALE PUÒ ESSERE TRASFORMATO DA PROBLEMA AMBIENTALE A RISORSA PREZIOSA. IL PROGETTO PLASTI.CARE, IDEATO DALLA VIENNESE NAOMI NEURURER, ESPLORA PROPRIO QUESTA POSSIBILITÀ, DIMOSTRANDO COME LA PLASTICA RICICLATA POSSA ESSERE UTILIZZATA PER CREARE EDIFICI DUREVOLI E SOSTENIBILI
L’impatto ambientale della plastica
Grazie alla sua versatilità e al basso costo di produzione, la plastica è diventata onnipresente nella nostra vita quotidiana. Tuttavia, il suo uso massiccio comporta gravi conseguenze ambientali.
Uno dei problemi più gravi è l’inquinamento degli oceani. Ogni anno, enormi quantità di microplastiche (particelle che derivano dalla disgregazione dei materiali plastici) vengono disperse nei mari. Questi detriti danneggiano gravemente la vita marina alterandone gli ecosistemi. Gli animali ingeriscono materiali sintetici scambiandoli per cibo. Questo non solo provoca sofferenza e morte per molti di essi, ma la microplastica entra nella catena alimentare. Cosa che rappresenta una minaccia anche per gli esseri umani.
Inoltre, i rifiuti di plastica rappresentano una parte crescente dei materiali accumulati e le discariche sono ormai sovraccariche. Purtroppo, questi materiali impiegano centinaia di anni per degradarsi completamente. E qui entra il gioco Plasti.Care.
Plasti.Care: il riciclo e il riutilizzo della plastica nell’architettura
Per affrontare l’inquinamento causato dalla plastica, il riciclo e il riutilizzo si rivelano strategie essenziali. In particolare, l’architettura può giocare un ruolo importante nel trasformare questi rifiuti in materiali da costruzione duraturi e funzionali.
Plasti.Care rappresenta un’iniziativa pionieristica in questo ambito. Lanciato come tesi di master da Naomi Neururer dello Studio Greg Lynn dell’Istituto di Architettura dell’Università di Arti Applicate di Vienna, il progetto sfida la visione tradizionale della plastica come materiale “usa e getta”.
Esplora e valorizza infatti il suo potenziale come elemento centrale nella costruzione architettonica, cercando non solo di ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti plastici, ma promuovendone anche l’uso efficace e creativo nel contesto edilizio.
Il progetto si concentra su tre aspetti fondamentali della plastica riciclata, che ne valorizzano l’uso in architettura e costruzione: la forma curva, la trasparenza e il riciclo.
Approfondiamo la questione.
La forma curva
La forma curva, una delle caratteristiche principali del progetto Plasti.Care, si riferisce alla modellazione di pannelli di plastica in curve e geometrie non lineari, ottenute attraverso processi di prefabbricazione e lavorazione avanzati.
In primo luogo, i pannelli di plastica sono riscaldati e poi piegati o stampati in forme curve desiderate, che possono essere integrate direttamente nelle strutture edilizie senza necessitare di ulteriori modifiche in cantiere.
Risultato? Oltre a conferire un design moderno agli edifici, le curvature aiutano a disperdere le forze su una superficie più ampia, aumentando la robustezza e la stabilità della struttura. Inoltre sono in grado di rispondere alle esigenze specifiche del design così da creare spazi più funzionali e integrati.
Utile precisare che i pannelli curvi possono essere utilizzati per realizzare pareti, facciate, tetti e altri elementi architettonici che richiedono adattamento e flessibilità.
Trasparenza
Utilizzare pannelli trasparenti di plastica offre diverse opportunità nella divisione e organizzazione degli spazi all’interno degli edifici.
A seconda del grado di opacità e della capacità di filtrare la luce dei pannelli di plastica utilizzati, è possibile configurare ambienti con diverse caratteristiche di trasparenza e privacy.
Se sono altamente trasparenti, permettono una chiara visione degli spazi esterni e massimizzano l’ingresso della luce naturale, creando ambienti luminosi e ben collegati con l’esterno.
Pannelli con una maggiore opacità garantiscono invece una maggiore riservatezza senza sacrificare completamente l’accesso alla luce naturale.
Ma c’è di più. Integrando queste superfici nei progetti architettonici, si possono massimizzare le fonti di luce naturale, riducendo la necessità di illuminazione artificiale e migliorando l’efficienza energetica degli edifici.
Inoltre, la trasparenza può essere utilizzata per creare giochi di luce e ombra che arricchiscono l’esperienza spaziale e contribuiscono a un ambiente interno più dinamico e accogliente.
Integrità strutturale dei pannelli Plasti.Care
L’integrità strutturale della plastica riciclata viene migliorata attraverso l’integrazione di fibre e rinforzi. Come fibre di vetro, carbonio o altri materiali compositi che vengono incorporati nei pannelli di plastica durante il processo di produzione.
Grazie all’uso di fibre e rinforzi, la plastica riciclata può raggiungere prestazioni meccaniche comparabili a quelle di materiali tradizionali come l’acciaio o il calcestruzzo. Questo aumento della resistenza meccanica significa che i pannelli di plastica rinforzata possono essere utilizzati per costruire strutture che devono sostenere carichi significativi, come pareti portanti, tetti e facciate.
I pannelli rinforzati sono altresì meno inclini a deformazioni, crepe o altri tipi di danni che possono compromettere la loro integrità strutturale nel tempo. Questo li rende particolarmente adatti per costruzioni che devono resistere a condizioni ambientali avverse, come variazioni di temperatura, umidità e esposizione ai raggi UV. Inoltre, la plastica riciclata rinforzata non richiede frequenti manutenzioni o sostituzioni.
Ma passiamo adesso al prototipo su carta.
SelfCare Center by Platisc.Care
SelfCare, il prototipo presentato da Naomi Neururer è concepito come una manifestazione pratica delle idee esplorate nel progetto Plasti.Care.
Si tratta di un edificio monofamiliare progettato per estendersi su un’area di 75 x 48 metri, con l’intento di offrire un’esperienza unica e personalizzata ai visitatori. Questo spazio è pensato per essere esplorato liberamente, senza percorsi di circolazione predefiniti e include diverse caratteristiche distintive.
Ispirato ai principi dell’architettura sacra, l’edificio è progettato per incoraggiare la contemplazione e la serenità personale. Gli spazi sono organizzati per ospitare aree comuni, zone di meditazione e spazi per la riflessione individuale e sono arricchiti da elementi artistici e ornamentali realizzati con materiali riciclati.
Questa progettazione mira a creare ambienti che favoriscano il benessere totale, dimostrando come la plastica riciclata possa essere impiegata non solo per rispondere a esigenze estetiche e strutturali, ma anche per raggiungere obiettivi di comfort e salute.
Insomma, questo concept, al momento teorico, rimane una proposta innovativa che dimostra il potenziale della plastica riciclata nell’architettura.
Non ci resta che attendere la sua realizzazione.