L’ACQUA È SEMPRE PIÙ AL CENTRO DI TENSIONI GLOBALI, TRA CAMBIAMENTI CLIMATICI, CRESCITA DEMOGRAFICA E INTERESSI ECONOMICI. L’IDRO-STRATEGIA DIVENTA CRUCIALE: CHI CONTROLLA LE RISORSE IDRICHE DETIENE POTERE, MENTRE GOVERNI E INDUSTRIE CERCANO SOLUZIONI SOSTENIBILI PER EVITARE CRISI IDRICHE E CONFLITTI FUTURI. CONVEGNO AD ASSISI IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA
Laudato si’, mi’ Signore, per sor’Acqua, la quale è molto utile et humile et pretiosa et casta
San Francesco
In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, il prossimo 22 marzo 2025, AB AQUA, il primo think tank in Italia di idro-strategia ha promosso il convegno “Assisi 2025. L’acqua come strumento di dialogo e cooperazione tra i popoli. Un cambio di prospettiva per una convivenza pacifica”.
L’acqua è da sempre una risorsa fondamentale per la sopravvivenza delle civiltà, ma oggi più che mai assume un ruolo centrale nelle dinamiche geopolitiche ed economiche globali.
Il concetto di idro-strategia si riferisce proprio all’insieme di politiche e strategie adottate per la gestione, il controllo e la distribuzione delle risorse idriche, un tema che tocca da vicino governi, imprese e comunità locali.
In un mondo segnato dai cambiamenti climatici e dall’aumento della popolazione, l’acqua è diventata una leva di potere. Le grandi infrastrutture idriche – come dighe, bacini e canali – non sono più solo strumenti di sviluppo, ma possono trasformarsi in armi geopolitiche nelle mani di chi le controlla.
È il caso delle tensioni internazionali legate al fiume Nilo, dove la costruzione della Diga della Rinascita etiope ha innescato un duro confronto con Egitto e Sudan. Ma lo stesso vale per il Tigri e l’Eufrate, i grandi corsi d’acqua che attraversano la Turchia, la Siria e l’Iraq, diventando terreno di scontro tra esigenze idriche e interessi politici.
Investire in nuove tecnologie
Accanto agli equilibri globali, l’idro-strategia si declina anche su scala locale, dove l’urgenza di gestire l’acqua in modo sostenibile sta spingendo governi e aziende a investire in nuove tecnologie. Desalinizzazione, riciclo delle acque reflue e sistemi di irrigazione intelligenti sono solo alcune delle soluzioni adottate per far fronte alla scarsità idrica, che in molte aree del mondo minaccia l’agricoltura e la sicurezza alimentare.
Anche l’economia risente delle dinamiche legate all’acqua. Le industrie che dipendono fortemente dall’uso idrico, come quelle tessili e manifatturiere, stanno ripensando i propri processi per ridurre il consumo e l’impatto ambientale. Nel frattempo, la gestione pubblica delle risorse idriche solleva interrogativi cruciali: l’acqua deve essere considerata un bene comune o una merce? La privatizzazione dei servizi idrici porta benefici o rischia di penalizzare le fasce più deboli della popolazione?
In un contesto in cui l’accesso all’acqua non è più garantito ovunque e il suo valore cresce esponenzialmente, l’idro-strategia rappresenta una sfida cruciale per il futuro del pianeta. La capacità di pianificare un utilizzo equo e sostenibile dell’oro blu sarà determinante per la stabilità politica, lo sviluppo economico e la qualità della vita delle prossime generazioni.
L’acqua una risorsa per costruire un futuro di pace e prosperità condivisa
Un elemento preziosissimo come l’acqua non deve più costituire un motivo di divisione e conflitto, ma, al contrario, divenire sempre più una risorsa da gestire congiuntamente nell’ambito della Comunità internazionale, per costruire un futuro di pace e prosperità condivisa.
Nel corso della conferenza, alla presenza di numerosi e importanti relatori e addetti ai lavori, si analizzeranno le prospettive del ruolo che l’acqua è destinata ad assumere nel complesso scenario internazionale in molteplici settori.
«L’organizzazione di questo convegno – afferma il presidente di AB ACQUA Filippo Verre – rappresenta un momento di particolare importanza dopo 4 anni di intensa attività. L’idro-strategia, materia di cui ci occupiamo e sempre più al centro del dibattito pubblico, merita di essere studiata, approfondita e diffusa quanto più possibile, anche alla luce delle difficili contingenze ambientali e geopolitiche che contraddistinguono questi tempi incerti».
Presenziano all’incontro il presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, Roberto Natali, cofondatore e direttore esecutivo di AB ACQUA e Monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia accademia per la vita.
Quindi, Pietro Sebastiani, ambasciatore d’Italia e responsabile LUMSA University Africa Center che parlerà dell’acqua come “Indispensabile fuoco della cooperazione internazionale”; Fausto Pocar, giurista e professore emerito dell’Università di Milano, con l’intervento dal titolo Ἄριστον μὲν ὕδωρ. Àriston men hýdōr e i diritti dell’ambiente”.
Poi dopo Luciano Bozzo, professore associato dell’Università di Firenze con “Tutto è sorto dall’acqua: riflessioni su acqua e politica internazionale” e Sonia Filippazzi, giornalista e conduttrice di Radio Rai, con “Cronaca in gocce: testimonianze sull’acqua attraverso la radio”.
Appuntamento il 22 marzo 2025, dalle ore 10 alle 13, all’interno della sala stampa del Sacro Convento di San Francesco ad Assisi, città, simbolo nel mondo, della pace.