giovedì, Marzo 20, 2025

I calanchi, paesaggi lunari da visitare nel nostro Paese

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L’ITALIA, CON LA SUA SORPRENDENTE VARIETÀ PAESAGGISTICA, OSPITA ALCUNE DELLE MERAVIGLIE NATURALI PIÙ AFFASCINANTI AL MONDO, TRA CUI I CALANCHI. QUESTE FORMAZIONI GEOLOGICHE, FRUTTO DELL’EROSIONE DEL TERRENO, TRASFORMANO IL PAESAGGIO IN UNO SPETTACOLO QUASI SURREALE, SIMILE ALLA SUPERFICIE LUNARE. LE REGIONI IN CUI I CALANCHI SONO PIÙ DIFFUSI E ATTIRANO APPASSIONATI E CURIOSI SONO EMILIA-ROMAGNA, TOSCANA, BASILICATA, SICILIA, CALABRIA E ABRUZZO. LASCIAMOCI INCANTARE DALLE FORME ARTISTICHE E BIZZARRE CHE LA NATURA HA SCOLPITO NEL CUORE DEL BEL PAESE

Cosa sono i calanchi e perché si chiamano così?

I calanchi sono spettacolari formazioni geologiche, modellate dall’erosione delle rocce argillose per opera delle acque piovane. Questo processo, nel corso dei secoli, trasforma il paesaggio in uno spettacolo quasi lunare, con versanti di colline e montagne che presentano profonde incisioni e ramificazioni intricate. Questi solchi, caratterizzati da pareti ripide e fondi stretti, danno vita a vere e proprie opere d’arte naturali.

Quanto all’etimologia, il termine “calanchi”, che deriva dal latino “calare“, cioè cadere o franare, richiama proprio il processo erosivo che porta alla formazione di queste spettacolari strutture geologiche, dove la terra sembra scolpita dalla forza degli elementi.

La vegetazione dei calanchi

La vegetazione che cresce nei calanchi è molto particolare. La concentrazione di sodio nei terreni argillosi rende difficile la sopravvivenza di molte specie vegetali ma quelle che riescono ad adattarsi creano un paesaggio unico. Tra le piante più comuni troviamo specie resistenti come il ginestrino e la salsola, che punteggiano il paesaggio con tocchi di colore e contribuiscono a rendere queste aree ancora più pittoresche e fotogeniche.

Italia dei calanchi: un viaggio attraverso le meraviglie erosive 

In Italia, queste meravigliose formazioni geologiche, si possono ammirare in Emilia-Romagna, Toscana, Basilicata, Sicilia, Calabria e Abruzzo. Ogni regione presenta caratteristiche distintive che rendono questi paesaggi ancora più affascinanti. Immergiamoci nella bellezza selvaggia della natura italiana, alla scoperta dei luoghi più suggestivi.

Emilia-Romagna: Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa

In Emilia-Romagna, il Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa (sud-est di Bologna) è una delle mete più affascinanti per ammirare queste formazioni geologiche. Situato ai piedi delle colline bolognesi, il parco offre uno scenario naturale unico, caratterizzato da formazioni di rocce gessose e profonde incisioni nel terreno create dall’erosione millenaria delle acque piovane.

I visitatori possono esplorare l’area attraverso numerosi sentieri escursionistici ben segnalati, che offrono punti panoramici spettacolari sui calanchi e sui paesaggi circostanti.

Per chi desidera un’esperienza più approfondita, sono disponibili tour guidati che illustrano la geologia, la flora e la fauna del parco. Queste escursioni sono condotte da esperti naturalisti che forniscono preziose informazioni scientifiche e storiche.

Il parco organizza inoltre diverse attività educative per le scuole e i gruppi, con laboratori tematici e visite guidate che permettono di comprendere meglio i processi naturali che hanno dato origine ai calanchi.

All’interno sono presenti aree picnic, punti ristoro e centri informativi dove è possibile ottenere mappe e materiale informativo.

Informazioni pratiche

Il Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa è facilmente raggiungibile da Bologna e dalle principali città dell’Emilia-Romagna. I visitatori possono arrivare in auto seguendo le indicazioni per i vari ingressi, dove sono disponibili aree parcheggio. Per chi preferisce i mezzi pubblici, ci sono autobus che collegano Bologna con le località vicine alla zona geologica. Il parco è aperto tutto l’anno, con orari che variano a seconda delle stagioni. 

Toscana: Crete Senesi

Le Crete Senesi, situate nel cuore della Toscana a sud-est di Siena, sono una delle aree più suggestive per ammirare queste formazioni. Risultato? Un paesaggio straordinario caratterizzato da colline ondulate, profonde incisioni e biancane, rilievi argillosi di colore bianco, che conferiscono alla zona un aspetto quasi lunare.

Esplorazione e sentieri

Le calanche toscane possono essere esplorate attraverso numerosi sentieri escursionistici che attraversano il paesaggio. A seguire l’elenco dei percorsi:

Il sentiero del Bosco della Ragnaia attraversa un bosco incantato che passa per antiche querce e offre viste panoramiche sulle Crete Senesi. Il percorso è adatto a tutti i livelli di escursionisti e permette di immergersi nella tranquillità della natura.

Il sentiero delle Biancane di Leonina conduce direttamente i visitatori attraverso le famose biancane e i calanchi circostanti. 

Il sentiero delle Crete è invece un percorso più lungo che attraversa l’intera area delle Crete Senesi, permettendo di esplorare le diverse sfaccettature del paesaggio, dai calanchi alle colline argillose.

Basilicata: Riserva Regionale dei Calanchi di Montalbano Jonico e Calanchi di Aliano

In Basilicata, questi paesaggi lunari si possono ammirare nella Riserva Regionale dei Calanchi di Montalbano Jonico e ai Calanchi di Aliano. 

Riserva Regionale dei Calanchi di Montalbano Jonico

La Riserva Regionale dei Calanchi di Montalbano Jonico si trova nella provincia di Matera e copre una vasta area di circa 1.800 ettari. Qui, i calanchi sono il risultato di un processo erosivo millenario che ha modellato il terreno argilloso, creando profonde incisioni e spettacolari formazioni geologiche. Il paesaggio, con le sue colline brulle e le valli incise, offre uno scenario quasi surreale che sembra uscito da un altro mondo.

I Calanchi di Montalbano: esplorazione e sentieri

La riserva offre numerosi percorsi di trekking che permettono di esplorare i calanchi da diverse angolazioni:

Sentiero dei Calanchi: un percorso di circa 10 km che attraversa le aree più spettacolari della riserva, con punti panoramici che offrono viste mozzafiato sulle formazioni argillose. Il sentiero è adatto a escursionisti di livello intermedio e permette di immergersi completamente in questo paesaggio unico.

Sentiero della Macchia Mediterranea: il percorso, più breve e accessibile, ideale per famiglie e visitatori meno esperti, permette di osservare la flora tipica della macchia mediterranea che cresce in queste zone aride, offrendo un contrasto affascinante con il terreno brullo del luogo.

Attività e visite guidate

La riserva organizza anche visite guidate che forniscono approfondimenti sulla geologia, la flora e la fauna della zona. 

Calanchi di Aliano

Calanchi di Aliano si trovano anch’essi in provincia di Matera, a breve distanza dalla riserva di Montalbano Jonico. Aliano è un piccolo borgo famoso non solo per i suoi calanchi, fatti di valli e creste, ma anche per essere stato il luogo di esilio dello scrittore Carlo Levi, che qui scrisse il suo celebre libro “Cristo si è fermato a Eboli”

Esplorazione e sentieri

I visitatori possono esplorare i calanchi di Aliano attraverso diversi sentieri escursionistici:

Sentiero di Carlo Levi: questo percorso, lungo circa 5 km, parte dal centro di Aliano e attraversa i calanchi circostanti. Lungo il sentiero, pannelli informativi raccontano la storia di Carlo Levi e il suo legame con questo luogo. Cosa che rende l’escursione non solo un’esperienza naturalistica, ma anche culturale.

Sentiero del Paesaggio Lunare: il percorso è costellato di punti panoramici da cui si può ammirare il paesaggio argilloso. Questo sentiero è particolarmente indicato per gli appassionati di fotografia, che potranno catturare immagini uniche delle formazioni geologiche.

Attività e visite guidate

Anche ad Aliano sono disponibili visite guidate che permettono di scoprire la storia e la geologia dei calanchi. Le guide locali, spesso discendenti degli abitanti del borgo, offrono una prospettiva unica sulla vita e le tradizioni di questa area rurale.

Indicazioni 

La Riserva Regionale dei Calanchi di Montalbano Jonico e i Calanchi di Aliano sono facilmente raggiungibili in auto da Matera e dalle principali città della Basilicata. Le strade ben segnalate conducono ai punti di ingresso delle aree protette, dove sono disponibili parcheggi e punti informativi.

Informazioni pratiche

Orari di apertura: Le aree dei calanchi sono accessibili tutto l’anno, ma si consiglia di visitarle durante la primavera e l’autunno, quando il clima è più mite e le condizioni per le escursioni sono ottimali.

Calabria: Calanchi Bianchi di Palizzi

I Calanchi Bianchi di Palizzi, situati nella zona meridionale della della Calabria, attirano un numero crescente di appassionati di ecoturismo e amanti della natura.

Il territorio è famoso per il suo aspetto lunare, caratterizzato da tonalità che variano dal bianco al grigio fino al celeste, grazie alla presenza di depositi di argilla e altri minerali. Situati nella zona meridionale della Calabria, queste formazioni attirano un numero crescente di appassionati di ecoturismo e amanti della natura.

Descrizione e caratteristiche

I Calanchi Bianchi di Palizzi (Reggio Calabria) sono il risultato di millenni di erosione dell’argilla, modellata dalle acque piovane e dai venti. Questo processo ha creato un paesaggio fatto di creste affilate, profondi solchi e gole, che conferiscono al territorio un aspetto unico. Le tonalità chiare del terreno sono dovute alla presenza di minerali come il gesso e il calcare, che riflettono la luce del sole creando uno spettacolo visivo di grande impatto.

Esplorazione e sentieri

La zona è dotata di diversi sentieri escursionistici che permettono ai visitatori di immergersi completamente nel paesaggio e di osservare da vicino le spettacolari formazioni geologiche:

Sentiero della Cresta: questo percorso panoramico, che segue le creste dei calanchi, è un sentiero di media difficoltà, ideale per escursionisti con una buona preparazione fisica. Lungo il sentiero, sono presenti punti di osservazione che permettono di apprezzare i giochi di luce e ombra creati dalle formazioni argillose.

Sentiero della Valle: attraversa le valli tra i calanchi, permettendo di esplorare le gole e i profondi solchi modellati dall’erosione. È un percorso più facile, adatto anche a famiglie e escursionisti meno esperti. Durante l’escursione, si possono osservare da vicino le diverse stratificazioni del terreno e i minerali che lo compongono.

Sentiero del Deserto Bianco: un percorso più lungo che offre una panoramica completa dei Calanchi Bianchi di Palizzi. Questo sentiero, che permette di esplorare sia le creste sia le valli, è ideale per escursionisti esperti e per chi desidera trascorrere una giornata immerso nella natura.

Attività e visite guidate

Per comprendere appieno la formazione e l’importanza ecologica dei Calanchi Bianchi di Palizzi, è possibile partecipare a visite guidate organizzate da esperti locali. Questi tour offrono approfondimenti sulla geologia, la flora e la fauna della zona, oltre a informazioni storiche e culturali sul territorio calabrese.

Indicazioni

I Calanchi Bianchi di Palizzi sono facilmente raggiungibili in auto dalle principali città calabresi. Le strade ben segnalate conducono ai punti di accesso principali, dove sono disponibili aree parcheggio e centri informativi. Per chi preferisce i mezzi pubblici, autobus locali collegano le città vicine con Palizzi e i calanchi circostanti.

Informazioni pratiche

Orari di apertura: I calanchi sono accessibili tutto l’anno.

Sicilia: i Calanchi di Cannizzola

Tra le province di Enna e Catania, i Calanchi di Cannizzola, conosciuti anche come deserto dei calanchi, rappresentano uno dei paesaggi più suggestivi e spettacolari della Sicilia. 

Descrizione e caratteristiche

I Calanchi di Cannizzola si estendono su una vasta area e sono il risultato dell’erosione dell’argilla, che ha creato un complesso sistema di creste, valli e gole. Il terreno presenta una tonalità che varia dal grigio al bianco, con sfumature che cambiano a seconda della luce del giorno. Questo fenomeno naturale ha trasformato la zona in un vero e proprio museo a cielo aperto, dove la natura ha creato sculture affascinanti.

Esplorazione e sentieri

La zona è accessibile attraverso vari sentieri escursionistici, adatti a diversi livelli di preparazione fisica:

Sentiero della Valle dei Calanchi: il percorso, di media difficoltà, si snoda attraverso le gole e le creste dei calanchi. Il sentiero è ben segnalato e permette di esplorare le formazioni più imponenti e spettacolari.

Sentiero delle Creste: un percorso più impegnativo che porta i visitatori lungo le creste dei calanchi, offrendo una prospettiva unica dall’alto. Questo sentiero è ideale per gli escursionisti più esperti e per gli appassionati di fotografia.

Sentiero del Deserto dei Calanchi: un’escursione più lunga che attraversa l’intera area geologica permettendo di esplorare le diverse sfaccettature del terreno argilloso. Questo percorso è perfetto per chi desidera immergersi completamente nella bellezza selvaggia del luogo.

Attività e visite guidate

Per una comprensione più approfondita della geologia e della storia dei Calanchi di Cannizzola, è possibile partecipare a visite guidate organizzate da guide locali esperte. Queste escursioni offrono informazioni dettagliate sui processi erosivi che hanno modellato il paesaggio e sulla biodiversità che caratterizza la zona.

Oltre ai tour geologici, è possibile altresì effettuare delle escursioni naturalistiche incentrate sulla flora e fauna locali. Le guide spiegheranno come alcune specie vegetali siano riuscite ad adattarsi alle difficili condizioni del terreno argilloso.

Indicazioni

I Calanchi di Cannizzola sono facilmente raggiungibili sia da Enna sia da Catania. Per chi viaggia in auto, è possibile seguire le indicazioni stradali fino ai punti di accesso principali, dove sono disponibili aree parcheggio. Chi preferisce i mezzi pubblici può prendere GLI autobus che collegano le principali città siciliane con i villaggi vicini ai calanchi.

Informazioni pratiche

Orari di apertura: i calanchi sono accessibili tutto l’anno, ma si consiglia di visitare durante la primavera e l’autunno, quando le temperature sono più miti e le condizioni per le escursioni sono ottimali.

Nelle vicinanze sono disponibili strutture ricettive, ristoranti e punti ristoro che offrono piatti tipici della cucina siciliana. Inoltre, i centri informativi locali forniscono mappe e materiale utile per l’esplorazione.

Abruzzo: Riserva Naturale Regionale Oasi WWF Calanchi di Atri

In Abruzzo, la Riserva Naturale Regionale Oasi WWF Calanchi di Atri è un luogo di straordinaria bellezza, noto per i suoi impressionanti calanchi, chiamati “Bolge dantesche”. Questo paesaggio drammatico, situato nei pressi della città di Atri, in provincia di Teramo, è caratterizzato da profonde incisioni nel terreno argilloso, create dall’erosione delle acque piovane nel corso dei secoli.

Descrizione e caratteristiche

I calanchi della riserva si presentano come ripide pareti di argilla grigia dalle sfumature variegate, che si ergono imponenti nel paesaggio, creando un effetto scenografico che ricorda le descrizioni dell’Inferno dantesco. Le formazioni argillose sono intervallate da piccole valli e crinali affilati, che danno vita a un paesaggio vario e affascinante.

Esplorazione e sentieri

La riserva offre una rete di sentieri escursionistici che permettono ai visitatori di esplorare i calanchi da diverse angolazioni e di immergersi completamente nella bellezza selvaggia del luogo. Ecco alcuni dei percorsi più noti:

Sentiero del Belvedere: il percorso panoramico conduce a uno dei punti di osservazione più spettacolari della riserva, da cui si possono ammirare i calanchi in tutta la loro magnificenza. Il sentiero è di facile percorrenza e adatto a tutti.

Sentiero delle Creste: è un percorso più impegnativo che si snoda lungo le creste dei calanchi, permettendo di osservare da vicino le formazioni argillose e di comprendere i processi erosivi che le hanno create. Questo sentiero è consigliato agli escursionisti più esperti e offre un’esperienza immersiva nel cuore della riserva.

Sentiero della Valle dei Calanchi: l’itinerario offre una prospettiva ravvicinata delle formazioni geologiche e permette di osservare la flora e la fauna che abitano la riserva. È un percorso di media difficoltà, ideale per chi vuole esplorare il paesaggio con calma e attenzione.

Attività e visite guidate

La Riserva Naturale Regionale Oasi WWF Calanchi di Atri organizza numerose attività e visite guidate per permettere ai visitatori di scoprire le meraviglie del luogo con l’aiuto di esperti:

Visite geologiche: guide specializzate in geologia accompagnano i visitatori spiegando la formazione delle strutture argillose e i processi erosivi che le modellano. Questi tour offrono una comprensione approfondita della geologia della zona e delle dinamiche naturali che ne determinano l’evoluzione.

Escursioni naturalistiche: Questi tour si concentrano sulla biodiversità della riserva, illustrando le specie vegetali e animali che vivono in questo ambiente unico. Le guide offrono informazioni dettagliate sulla flora locale e sugli adattamenti ecologici necessari per sopravvivere in un terreno così particolare.

Attività didattiche: la riserva organizza anche attività educative per scuole e famiglie, mirate a sensibilizzare i partecipanti sull’importanza della conservazione ambientale e sulle caratteristiche uniche dei calanchi di Atri.

Indicazioni 

La Riserva Naturale Regionale Oasi WWF Calanchi di Atri è facilmente raggiungibile in auto dalla città di Atri, che dista pochi chilometri. La riserva dispone di aree parcheggio per i visitatori, da cui partono i principali sentieri escursionistici. Per chi preferisce i mezzi pubblici, sono disponibili autobus che collegano Atri con le principali città abruzzesi.

Informazioni pratiche

Orari di apertura: La riserva è aperta tutto l’anno, ma le visite guidate e le attività organizzate sono disponibili principalmente durante la primavera e l’autunno, quando le condizioni meteorologiche sono più favorevoli.

Numero verde ONA

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