LA EX DISCARICA DI MALAGROTTA SARÀ MESSA IN SICUREZZA. IL COMMISSARIO UNICO PER LE BONIFICHE HA BANDITO DUE GARE PER SANARE LA PIÙ GRANDE FERITA DI ROMA CAPITALE
Malagrotta è uno dei peggiori ricordi per Roma Capitale. Ma è ancora un incubo concreto, che sta lì in attesa di essere archiviato per sempre. Ora questa fase sembra finalmente sbloccarsi. Il Commissario Unico per le Bonifiche ha infatti bandito due gare per la messa in sicurezza del sito in cui avveniva il conferimento dei rifiuti urbani di Roma. L’avvio dei lavori è previsto nel 2024.
In Campidoglio si è tenuta una conferenza stampa di presentazione delle gare, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri, del commissario Unico per le Bonifiche Giuseppe Vadalà, del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
«Dopo un lavoro straordinario di progettazione, sono stati pubblicati i bandi di gara per la messa in sicurezza della discarica di Malagrotta, la più grande d’Europa. Una ferita drammatica per la nostra città e un intero quadrante che, con questo intervento, si avvia finalmente a trovare una soluzione», ha commentato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.

La bonifica con 250 milioni di euro fino al 2027
Ad essere realizzati, saranno realizzati la nuova cinturazione di contenimento e isolamento della discarica, la copertura impermeabile e tutta l’impiantistica utile all’esecuzione della sua chiusura. La spesa complessiva è di 250milioni di euro, spalmati su due appalti.
«Con la pubblicazione dei due bandi di gara da parte della struttura del Commissario Unico per le Bonifiche, che consentiranno di mettere in sicurezza il sito dell’ex discarica di Malagrotta, la più grande d’Europa, si avvia finalmente il risanamento di una grave ferita che ha deturpato per decenni il territorio della nostra città». A dichiararlo è l’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti, Sabrina Alfonsi.
Si tratta di «un intervento di portata gigantesca sia per le dimensione del sito, con i 144 ettari interessati dallo sversamento di rifiuti su una superficie complessiva del sito pari a 244 ettari, sia per la quantità dei finanziamenti – 250 milioni distribuiti sulle diverse annualità fino al 2027 – necessari alla realizzazione delle opere previste dai due bandi di gara».
La bonifica di Malagrotta in due fasi
Le operazioni di bonifica per la ex discarica di Malagrotta prevedono diverse fasi. La messa in sicurezza del sito è infatti lavoro impegnativo.
Nella prima fase saranno realizzati nuovi pozzi per il prelievo del percolato (la stima è di milioni di metri cubi). La riduzione del percolato passa anche dalla realizzazione di una copertura impermeabilizzante, che permetterà – in via provvisoria – di ridurre l’apporto delle acque meteoriche. Bisognerà anche realizzare un sistema di captazione della cospicua quantità di biogas presente in discarica.
In una fase successiva, “è previsto il rifacimento del sistema di contenimento laterale in diaframma plastico. Si svilupperà intorno a quello esistente, con un’altezza di 35 metri rispetto ai 18 metri attuali. La messa in sicurezza si concluderà con un capping finale, una copertura per uno spessore variabile da 2 a 3 metri, realizzato con strati argillosi, tessuti tecnici e terre varie. Dopo gli interventi previsti, cambierà il sistema idrogeologico del sito, per cui le acque meteoriche non più assorbite dal terreno impermeabilizzato saranno opportunamente canalizzate“. A spiegarlo, è Roma Capitale in una nota.

Rischio incendi e rischio ambientale a Malagrotta
Nel giugno 2022 l’impianto Tmb di Malagrotta era stato interessato da un terribile incendio. Alto l’allarme destato nella popolazione e nelle istituzioni, per la salute e per l’ambiente.
Il rogo si era sviluppato di pomeriggio ed era andato avanti per ore, divorando il capannone accanto al gassificatore in disuso per poi spostarsi verso la seconda linea.
«Mettere in sicurezza Malagrotta per bonificare la Valle Galeria è un atto che dovevamo ai cittadini romani e che Bruxelles ci chiedeva da anni. Questa discarica rappresenta anche un grande monito per tutti noi a non ripercorrere mai più simili strade sbagliate, che lasciano eredità pesantissime sul territorio. Per questo noi andiamo avanti con la strategia “discarica zero” e con il nostro piano rifiuti che investe nell’impiantistica tecnologicamente più avanzata. A partire dal termovalorizzatore, e nella raccolta differenziata, cancellando per sempre il ricorso alle discariche che impattano pesantemente sull’aria, sui terreni e sul consumo di suolo», ha detto Gualtieri.