lunedì, Dicembre 2, 2024

Crisi climatica: non c’è più tempo per l’indifferenza

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CRISI CLIMATICA, SCIOPERI DELLA FAME E INDIFFERENZA POLITICA. L’ITALIA È UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA?

La gravità della crisi climatica è ineludibile anche in questi primi giorni di ottobre, con temperature fuori controllo, il sintomo di una crisi che scienziati e attivisti denunciano da decenni, nell’indifferenza della politica. L’alluvione che a maggio ha colpito l’Emilia-Romagna ha provocato 17 morti, 40mila sfollati e danni per 9miliardi di euro. Nel giro di poche ore si è riversata su quel territorio la quantità di acqua che ci si aspetta in sei mesi. Un’intera regione e il suo tessuto produttivo, sono stati messi in ginocchio.

Nonostante questa tragedia, tuttavia, non si assiste a un cambio di passo nella gestione del territorio e nella produzione di energia. La Giunta Bonaccini della Regione Emila-Romagna, infatti, il 7 agosto scorso ha approvato una delibera che toglie competenza all’Agenzia ambientale regionale sulle Valutazione Ambientale Strategica dei piani urbanistici comunali.

E dal 2024 sarà attivo il rigassificatore al largo di Ravenna, un intervento strutturale di lungo periodo che cristallizza investimenti nel fossile e che sarà attivo almeno per i prossimi 25 anni.

Emiliano e Sun: sciopero della fame per il clima

Emiliano, studente bolognese di 22 anni e attivista di Extinction Rebellion, è in sciopero della fame dal 27 settembre scorso. Dal 3 ottobre anche Sun, 21 anni, ha deciso di unirsi a questa forma di disobbedienza civile, iniziando a digiunare.

Ogni giorno, dalle cinque del pomeriggio, nonostante la fatica e la debolezza aumentino, si recano in piazza Maggiore, per sedersi sotto la statua del Nettuno. Alle loro spalle due grandi striscioni che recitano “Abbiamo fame di vita” e “Il sonno della Regione genera morti”.

Un messaggio chiaro, rivolto alla Regione Emilia-Romagna, per chiedere provvedimenti urgenti e incisivi per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e la distruzione di suolo.

«Sono disposto a privarmi del cibo, perché ho fame di giustizia climatica. Chiedo che chi governa affronti con urgenza la crisi ecoclimatica e coinvolga i cittadini nel processo decisionale, attraverso l’istituzione di Assemblee Cittadine», ha dichiarato Emiliano.

Crisi climatica
Manifestazione di Extinction Rebellion a PIazza Maggiore, Bologna

Le richieste alla Regione

Le richieste alla Regione sono il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica al 2030 e non al 2050, per mezzo di assemblee cittadine. Una forma, questa, di democrazia deliberativa, che affianca la politica istituzionale. Si tratta di assemblee composte da cittadini, rappresentativi di ogni fascia sociale, con l’obiettivo di trovare una sintesi efficace dei diversi interessi espressi da settori sociali e produttivi differenti. 

La preoccupazione della cittadinanza per una crisi climatica che è ormai impossibile ignorare, è testimoniata dalle numerose persone che si fermano a parlare con Emiliano, Sun e gli altri attivisti di Extinction Rebellion. Molta anche la solidarietà con più di cinquanta persone che, fino a oggi, hanno deciso di accompagnarli nello sciopero della fame, digiunando in solidarietà per un giorno.

Crisi climatica
Sun e Mackenzie (foto Fabio Celot)

Extinction Rebellion

Extinction Rebellion è un movimento ambientalista globale fondato nel Regno Unito, con l’obiettivo dichiarato di utilizzare la disobbedienza civile non violenta per costringere l’azione del governo ad evitare punti critici nel sistema climatico, perdita di biodiversità e rischio di collasso sociale ed ecologico.

L’Italia, è una repubblica democratica?

Purtroppo, il digiuno come tante altre forme di richiesta per incitare il governo a prendere posizione su questioni fondamentali come questa, sembrano non avere alcun effetto sulla politica.

Eppure, siamo in un Paese “democratico” che, a giudicare dagli avvenimenti e da come vengono gestite le richieste del “popolo”, lo è solo per “alcuni fortunati”.

Ragazzi che vengono picchiati perché manifestano le loro idee, il vaccino contro il coronavirus (che molti hanno dovuto fare altrimenti avrebbero perso il lavoro), pene ridotte per assassini, stupratori e pedofili perché siamo in Italia in cui vige anche lo Stato Vaticano?

In un Paese in cui il potere è/dovrebbe essere del popolo (democrazia= δῆμος, démos, “popolo” e κράτος, krátos, “potere”) ci dovrebbe essere il diritto di scegliere e poter cambiare le leggi. Sono queste le basi su cui si fonda la legge italiana. Eppure, abbiamo dato il potere a chi, forse, così democratico non è. E questa situazione va avanti da tempo.

L’ambiente viene distrutto in nome del progresso, che invece di portare benefici all’uomo, lo porta a regredire. I cambiamenti climatici, le alluvioni, le malattie, il disboscamento. Si vive nell’indifferenza, nel consumismo e nell’egoismo. È un governo assente.
Quanto ci vorrà a capire che le cose devono cambiare dall’alto?
aspettiamo, forse, la distruzione del pianeta e, di conseguenza, l’estinzione del genere umano?

Numero verde ONA

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