lunedì, Novembre 10, 2025

Villa Adriana: TAR Lazio salva sito archeologico UNESCO a Tivoli

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VILLA ADRIANA È SALVA, IL TAR DÀ RAGIONE A ITALIA NOSTRA CHE CON UN RICORSO DEPOSITATO NEL 2012 AVVERSÒ LE DECISIONI DI DIVERSI ENTI CHE AVREBBERO VOLUTO REALIZZARE LA LOTTIZZAZIONE NATHAN ALL’INTERNO DELL’AREA DI PROTEZIONE DEL SITO UNESCO

Nel lontano 2012, Italia Nostra depositò un ricorso contro le delibere e le autorizzazioni rilasciate da diversi enti favorevoli alla realizzazione di un complesso edilizio.

Quest’ultimo, denominato “Lottizzazione Nathan”, sarebbe dovuto sorgere all’interno dell’area di protezione del Sito UNESCO di Villa Adriana a Tivoli.

Anche il Comune di Tivoli aveva dato il suo consenso. Oggi, a distanza di tanti anni, con sentenza 04841/2023, il Tar Lazio (Sezione Seconda Stralcio) si è pronunciato sul ricorso presentato da Italia Nostra.

Le motivazioni espresse nella sentenza hanno pienamente riconosciuto le ragioni dell’associazione Italia Nostra, che ha smontato il castello di carte messo in piedi dagli enti. Questi cercavano di smantellare le misure di salvaguardia del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale del Lazio.

Nel mirino c’erano anche le misure di salvaguardia richieste dall’Unesco allo Stato italiano per la permanenza del sito Villa Adriana nell’elenco dei Beni “Patrimonio dell’Umanità”.

La “Lottizzazione Nathan”

Negli anni ‘70, l’area del sito di Villa Adriana fu individuata, conformemente alle previsioni del piano regolatore di Tivoli, per la realizzazione della Lottizzazione Nathan. L’operazione prese il nome dalla famiglia di un sindaco di Roma, proprietaria nel secolo scorso di quei terreni.

La sua realizzazione avrebbe chiuso il parco archeologico in un anello, creando una situazione non proprio adatta al sito in questione. Negli anni successivi, si cercò di dar seguito alla lottizzazione, eseguendo buona parte delle opere di urbanizzazione.

Ma Italia Nostra si rivolse alla Soprintendenza, chiedendole di intervenire. I lavori furono bloccati, anche perché emersero importanti resti archeologici.

Villa Adriana, Patrimonio Mondiale dell’Umanità

Villa Adriana fu costruita dall’imperatore Adriano come residenza imperiale estiva. Si estende su circa 120 ettari, di cui 40 costituiscono il parco archeologico, di proprietà statale dal 1870.

Il parco fu inserito nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità (World Heritage) nel 1999. Il trattato sottoscritto dall’UNESCO e dallo Stato italiano prevedeva di mantenere non urbanizzata una fascia di rispetto (buffer zone) attorno alla villa.

Quest’area comprende la fascia a sud del parco archeologico, fino alla strada che conduce al casello autostradale tuttora libera da edifici. L’area a nord è, invece, occupata da una disordinata borgata costruita, in parte abusivamente, dal dopoguerra in poi.

La sentenza del Tar Lazio

Con la recente sentenza, il TAR Lazio ha stabilito quanto segue:

  • il Comune di Tivoli dovrà recepire nel proprio strumento urbanistico le tutele obbligatorie della cosiddetta Area Buffer,
  • dovrà cancellare di fatto la possibile e ipotetica nuova richiesta di cementificazione di tali aree,
  • sanzionare i soccombenti a pagare le spese.

La Presidenza di Italia Nostra Sezione Aniene e Lucretili esprime soddisfazione per tale risultato. Ribadisce che, nel caso in cui enti soccombenti e costruttori si rivolgeranno al Consiglio di Stato, si adopererà per scongiurare un danno al sito.

Numero verde ONA

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