SONO PASSATI OLTRE DIECI ANNI DALL’INCISIVO APPELLO DI ITALIA NOSTRA IN DIFESA DEL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE. LA NASCITA DELLA LISTA ROSSA NEL 2010, INNESCATA DAL CROLLO DELLA PALESTRA DEI GLADIATORI A POMPEI, HA DATO VITA A UN PROGETTO AMBIZIOSO CHE VA OLTRE LA MERA CATALOGAZIONE. OGGI, LA LISTA ROSSA È DIVENTATA UN LIBRO, UN TESTIMONE TANGIBILE DELLO STATO DEI BENI CULTURALI MINORI IN ITALIA
La Lista Rossa di Italia Nostra a tutela dei tesori dimenticati
Quando parliamo di patrimonio culturale, non ci riferiamo solo a monumenti antichi o di fama mondiale. La Lista Rossa è un richiamo alla conservazione, alla fruibilità e alla valorizzazione di quei tesori meno celebrati ma altrettanto preziosi, spesso nascosti in angoli dimenticati della nostra storia.
In questo contesto, il progetto di “Italia Nostra” si insinua nella solida traiettoria tracciata dal trattato internazionale multilaterale del Consiglio d’Europa del 2005, nota come Convenzione di Faro, incentrata sul valore del patrimonio culturale per la società.
La “Convenzione quadro” sottolinea infatti l’importanza di preservare la storia e il ruolo essenziale che essa gioca nella costruzione di una società inclusiva e democratica.
Fatta questa premessa, va da sé che la Lista Rossa non è solo un elenco di beni culturali in pericolo, ma è il grido di un dovere collettivo. È un invito a ogni cittadino a essere protagonista nella difesa di un’eredità comune, il patrimonio che ci appartiene a tutti, carico di storia e significato.
È un diritto e un dovere di ognuno di noi adoperarsi per la conservazione di questo patrimonio unico e irripetibile. E ora, in forma di libro, la Lista Rossa diventa una testimonianza tangibile, una fotografia dell’attuale stato dei beni culturali minori, un richiamo alla responsabilità che ognuno di noi ha verso la nostra storia, la nostra identità e il nostro futuro.
Una chiamata all’azione
«Questo modo di resistere al degrado e alla perdita del nostro patrimonio monumentale – dichiara in una nota Maria Rosaria Iacono, referente nazionale del progetto – ha assunto, con la Lista Rossa, la forma di un’azione capillare portata avanti da ciascuno dei nostri soci con pazienza e sacrificio. Un’azione che giustifica il nostro essere cittadini e che, da piccola azione locale, è diventata presto una grande campagna di interesse collettivo e nazionale. La Lista Rossa si è orientata negli anni verso quei beni diffusi, a torto definiti marginali o minori perché collocati molto spesso in aree interne, trascurati dal turismo di massa, che non sempre trovano adeguata tutela attraverso la meritoria, ma purtroppo limitata azione delle Soprintendenze locali, sollecitando così spunti di riflessione teorico/metodologica sullo stato di conservazione e fruibilità del patrimonio culturale nella sua interezza».
Italia Nostra presenta “Lista Rossa”
Il libro, pubblicato da Gangemi Editore, raccoglie una selezione di 104 siti, ma dietro questo numero si nasconde un universo più vasto, fatto di 266 schede dei beni culturali in pericolo, sul portale della “Lista Rossa”. Ma non finisce qui: altre 250 schede sono state vagliate dalle sezioni, portando a circa 500 il numero dei luoghi monitorati dagli attivisti di Italia Nostra.
Insomma, un vero e proprio atto collettivo, un’opera di tutela che cresce e si sviluppa costantemente.
Il libro è una fotografia, un istante congelato della situazione attuale, un modo per preservare una memoria che spera di essere non solo passato, ma anche futuro. È un grido di consapevolezza, un richiamo all’azione per riscattare e recuperare ciò che potrebbe andare perduto.
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