Sanificazione dei luoghi di vita e di lavoro
Molto spesso si tende ad utilizzare il termine sanificazione ambientale confondendolo con altri interventi quali la pulizia o la disinfezione. In realtà non sono da concepire come dei sinonimi.
La sanificazione ambientale è un’operazione mirata ad eliminare a fondo qualsiasi batterio ed agente contaminante che, con le comuni pulizie e detersioni, non è possibile rimuovere. Ha come fine quello di riportare la carica microbica e virale entro degli standard igienici ottimali. Nella sanificazione degli ambienti sono effettuate non solo la pulizia e la disinfezione, ma se è il caso anche la disinfestazione e derattizzazione.
Le due pratiche sono volte ad eliminare per lo più parassiti e animali infestanti. Rientrano nella sanificazione degli ambienti anche gli interventi atti a ristabilire il microclima adeguato indoor e outdoor (temperatura, ventilazione, grado di umidità relativa, presenza di polveri, etc…)
È bene sottolineare che sarebbe meglio effettuare la sanificazione ambientale non solo in modo straordinario, ma concepirla come un’attività ordinaria sia per rispettare le imposizioni delle leggi vigenti, sia per poter tutelare al meglio la salute del prossimo. Gran parte della popolazione trascorre circa l’85% del tempo in luoghi chiusi come uffici, scuole, case e palestre. Non ci accorgiamo però che spesso l’aria che respiriamo negli ambienti è contaminata a causa degli impianti di aerazione che non sono correttamente puliti.
Non vi è quindi un momento corretto per effettuare la sanificazione ambientale: è corretto che essa sia costante, sia in inverno che in estate. Dobbiamo sapere, ed esigere in quanto lavoratori o fruitori, che in molti ambienti come uffici, impianti del settore alimentare, strutture ricettive e sanitarie e scuole non ci si possa limitare alla pulizia ordinaria ma bisogna puntare sempre a rendere i luoghi salubri e privi di rischi di contaminazione.