PER LA PRIMA VOLTA IN SETTANT’ANNI, IL MINISTERO DELLA DIFESA AVVIA LA VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE PER CONTINUARE LE ESERCITAZIONI A CAPO TEULADA. UN ATTO CHE IMPLICA IL RICONOSCIMENTO DI DECENNI DI ATTIVITÀ MILITARI FUORI LEGGE E SOLLEVA POLEMICHE TRA AMBIENTALISTI E ANTIMILITARISTI
Il ministero della Difesa ha avviato il 21 gennaio 2025 la procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale (V.Inc.A.) per le esercitazioni nel poligono militare di Capo Teulada. L’addestramento dei soldati, al pari di qualsiasi intervento che possa arrecare danno ai siti protetti, devono sottostare alla V.Inc.A. per ridurre gli impatti ambientali e introdurre misure di compensazione. Il Codice dell’ordinamento militare, decreto legislativo n. 66/2010 e s.m.i., sancisce questa obbligatorietà.
Per la prima volta in settant’anni, il poligono è stato istituito nel 1956, l’Esercito ha trasmesso alla Regione Autonoma della Sardegna la documentazione necessaria. L’iter dovrà esaminare le conseguenze delle esercitazioni a fuoco su aree soggette a tutela ambientale.
I poligoni militari in Sardegna all’interno delle Zone di Conservazione Speciale
I poligoni militari di Capo Teulada e Capo Frasca ricadono nei siti di importanza comunitaria (S.I.C.) Isola Rossa e Capo Teulada (ITB040024), Promontorio, dune e zona umida di Porto Pino (ITB040025) e Stagno di Corru S’Ittiri (ITB030032).
Con la deliberazione della Giunta regionale n. 23/61 del 22 giugno 2021, queste aree sono state elevate a Zone di Conservazione Speciale (ZSC) e inserite nella Rete Natura 2000. Tale rete protegge habitat e fauna selvatica secondo le direttive europee 92/43/CEE e 2009/147/CE.
Settant’anni di esercitazioni militari fuori legge
Per decenni, il ministero della Difesa ha autorizzato le esercitazioni in palese violazione delle normative ambientali. Con la richiesta di V.Inc.A., l’Esercito ha presentato all’assessorato regionale all’Ambiente alcuni accorgimenti per proseguire le attività nel poligono di Capo Teulada.
Lo studio di incidenza ambientale, presentato dal ministero della Difesa per l’avvio della procedura di V.Inc.A., propone diverse cosiddette misure di mitigazione. Che sono: limitare gli sbarchi a una sola spiaggia, interrompere i bombardamenti aerei, eliminare le manovre terrestri su spiagge e dune e istituire una fascia di rispetto intorno alle zone umide.
“Si Deus cheret e sos Carabineris”
“Se Dio vuole e i Carabinieri”. Secondo ambientalisti e antimilitaristi, questa richiesta rappresenta un espediente per proseguire le attività militari, compreso l’uso di munizioni all’Uranio Impoverito e missili al Torio, in un’area sottoposta a tutela ambientale.
Il Gruppo di Intervento Giuridico (GR.I.G.), rappresentato dall’avvocato Carlo Augusto Melis Costa del Foro di Cagliari, ha sollevato la questione presentando due ricorsi al T.A.R. Sardegna. I ricorsi contestano i decreti ministeriali che regolano le esercitazioni nei poligoni di Capo Teulada e Capo Frasca nel secondo semestre 2023 e nel primo semestre 2024.
L’obiettivo era ottenere l’annullamento del calendario addestrativo, autorizzato senza la dovuta Valutazione di Incidenza Ambientale.
Il ministero della Difesa non è onnipotente
Il ministero della Difesa ha depositato oltre duecento pagine di analisi e schede tecniche all’assessorato della Difesa dell’Ambiente a Cagliari. Questo atto implica il riconoscimento implicito di aver svolto esercitazioni per settant’anni in violazione delle normative.
Il ministero, quindi, propone di continuare le attività da gennaio a maggio e da settembre a dicembre, escludendo i giorni festivi. Tuttavia, secondo gli antimilitaristi di A Foras, la documentazione resta insufficiente. Sottolineano, inoltre, che il ministero della Difesa non può più agire “come se fosse il padrone assoluto” di queste aree.
Osservazioni
Entro trenta giorni dalla pubblicazione della documentazione (21 gennaio 2025), il pubblico interessato può presentare osservazioni inviandole ai seguenti indirizzi:
– PEC: difesa.ambiente@pec.regione.sardegna.it
– Servizio V.I.A. – assessorato della Difesa dell’Ambiente, Via Roma, 80 – 09123 Cagliari.
Fonte
Gruppo di Intervento Giuridico (GR.I.G.)
L’Unione Sarda