INCENDIO A CENTOCELLE, WWF: “RAFFORZARE LA TUTELA DEI PARCHI URBANI E DELLE AREE NATURALI PROTETTE”
L’incendio di Centocelle, popoloso quartiere di Roma, che si è sviluppato nei giorni scorsi è stato di vaste proporzioni. Le fiamme si sono propagate dagli autodemolitori ancora presenti nella zona e hanno messo in pericolo persone e abitazioni.
Non solo, a rischiare di andare in cenere sono stati anche preziosi lembi di natura. Tra questi, il Parco Archeologico di Centocelle e il cosiddetto Pratone di Torre Spaccata.
Una questione ancora aperta quella degli autodemolitori a Centocelle, che ha mostrato in questa occasione di essere una vera e propria minaccia. Raniero Maggini, Presidente del WWF Roma e Area Metropolitana, è intervenuto sulla vicenda, chiedendo maggiore sicurezza per la vita dei cittadini.
La reazione del WWF romano
L’incendio ha fatto temere per la salute dei romani, per le loro abitazioni e per il rischio di perdere splendide aree verdi. Difatti, sia il Parco Archeologico di Centocelle sia il Pratone di Torre Spaccata hanno corso dei rischi a causa delle fiamme.
«Occorre delocalizzare gli autodemolitori, chiudendo definitivamente quelli abusivi. Alzare poi l’asticella, oggi troppo bassa, dei parametri che permettano la legittimità ad operare», ha detto Maggini. Questo tipo di attività, infatti, può avere impatti pericolosi sotto il profilo ambientale. «Guardare al futuro – ha continuato il presidente del WWF romano – significa aumentare quegli standard che possano garantire la salute dell’ambiente e delle persone».
L’incendio di Centocelle non è un caso isolato
Nella stessa giornata, un ulteriore incendio ha colpito la Capitale. È stato l’ennesimo di una lunga serie nel cuore vivo della Città eterna. «Occorre andare a fondo – ha aggiunto Maggini – riguardo le cause che hanno favorito la diffusione degli incendi di queste ultime settimane nella Capitale. Certamente il WWF non farà mancare il proprio impegno, anche nelle aule di Tribunale».
Perseguire i responsabili di eventuali atti dolosi è parte del percorso che si rende necessario. Ma, come chiede ormai da tempo il WWF, Roma può ambire ad essere Capitale Europea della Biodiversità.
«Investire nella maggiore tutela di aree naturali protette ed aree verdi delle quali la Città è fortunatamente ricca è un passo importante quanto ineludibile. Una tutela attiva significherebbe allontanare quelle minacce che potrebbero generare gravi rischi per la salute dei cittadini e per l’integrità del proprio patrimonio», ha concluso Maggini.