IL 26, 27 E 28 AGOSTO NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE ITALIANE SARÀ PROIETTATO IL DOCUMENTARIO “PERICOLOSAMENTE VICINI”. LA VISIONE DEL FILM, CHE PARLA DELLA COESISTENZA FRA UOMO E ORSO, È CONSIGLIATA DAL WWF
Stabilire le fondamenta per la coesistenza tra gli esseri umani e le altre specie, scrive in una nota il WWF, rappresenta una sfida essenziale per contrastare e ribaltare la crisi ambientale del nostro tempo. Comprendere le cause dei conflitti, considerando ogni prospettiva e punto di vista, costituisce il primo passo per affrontare le difficoltà e vivere in equilibrio con la natura.
Per questo motivo, tutte le attività di analisi e sensibilizzazione su questo argomento si rivelano risorse preziose per chi lavora nella conservazione della natura.
In tale contesto, il WWF Italia raccomanda la visione di “Pericolosamente vicini”, un documentario diretto dal regista Andreas Pichler e distribuito da Wanted Cinema.
Il film, che sarà proiettato nelle sale italiane come evento speciale il 26, 27 e 28 agosto 2024, cerca anche di spiegare, con il parere di esperti, come ci si dovrebbe comportare in caso di un incontro ravvicinato con un grosso orso bruno in mezzo a un bosco.
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Il documentario, spiega l’associazione ambientalista, esplora a fondo il progetto Life Ursus, finanziato dall’UE, attraverso una ricca varietà di voci e punti di vista.
Tecnici, forestali e comunità locali condividono le loro esperienze legate alla ricostituzione di una popolazione vitale di orsi nelle Alpi Centrali e alle attività di conservazione e gestione dell’orso nel tempo.
Viene dato spazio anche alle associazioni animaliste, che si impegnano attivamente nella difesa dell’orso bruno e nella promozione di una convivenza pacifica tra esseri umani e animali.
Sinossi del film
Il Trentino è l’unico luogo al mondo dove orsi e uomini vivono così a stretto contatto. Tuttavia, con l’aumento della popolazione dei plantigradi, cresce anche il numero di incontri pericolosi tra esseri umani e animali. Un team di venti persone, composto da forestali e veterinari, ha il compito cruciale e delicato di proteggere sia gli umani sia gli orsi.
Durante la Pasqua del 2023, il corpo senza vita del ventiseienne Andrea Papi viene ritrovato nella foresta. Ben presto emerge un sospetto tragico: Papi è stato ucciso dall’orso JJ4.
Si tratta del primo caso di morte causata da un animale selvatico in Europa Centrale nella storia recente. Mentre i forestali cercano di catturare l’orso “problematico” JJ4, esplode il conflitto tra attivisti per i diritti degli animali e oppositori della presenza degli orsi.
Questo drammatico evento solleva questioni fondamentali: JJ4 dovrebbe essere abbattuto? Come gestire il ritorno dei grandi predatori nelle nostre foreste? Quando un orso diventa un animale “problematico”?
E, infine, a chi appartengono realmente la foresta e la natura?
A chi è rivolto il film
Dopo la tragica morte di Andrea Papi, avvenuta nell’aprile del 2023, la questione degli orsi in Trentino ha guadagnato attenzione non solo in Italia ma in tutta Europa, diventando un tema ampiamente noto e rilevante per il grande pubblico.
La zona, inoltre, è una meta turistica di grande fama in tutto il continente. Il film rappresenta quindi un documento di interesse generale, ma è particolarmente rivolto a specifiche fasce di pubblico:
- Amanti degli animali, della natura e del tempo libero in montagna Questo gruppo apprezzerà il film per la sua rappresentazione informativa ed esteticamente suggestiva della natura, delle montagne e degli animali selvatici. Il film promette un’esperienza immersiva, grazie alla valorizzazione degli elementi del mondo naturalistico.
- Persone che temono gli orsi e si oppongono alla reintroduzione dei grandi carnivori Soprattutto nelle aree rurali, una parte significativa della popolazione è contraria alla convivenza con orsi e altri animali selvatici. Gli escursionisti e i residenti critici nei confronti della reintroduzione degli orsi troveranno il film particolarmente rilevante, poiché affronta direttamente le loro preoccupazioni e prospettive.
- Attivisti per i diritti degli animali I membri di questo movimento, che lotta per una coesistenza pacifica con gli animali selvatici, saranno particolarmente interessati al film. Il documentario esplora il complesso conflitto tra esseri umani e animali, rendendolo altamente significativo per chi è impegnato in questo tipo di attivismo.
Il potenziale artistico del film per la selezione ai festival si basa su un’attenta e meticolosa cura della cinematografia, unita a una narrazione profondamente emotiva e ispirata alle atmosfere del noir.
Chi è Andreas Pichler
Andreas Pichler, regista, vive vicino al Trentino e trascorre molto tempo in montagna. Si è interessato alla situazione degli orsi già prima della tragica morte di Andrea Papi e, all’epoca, era già in contatto con molti dei protagonisti.
Data la natura emotiva e conflittuale di questo tema, per lui è stato essenziale ascoltare le diverse prospettive delle persone e dei gruppi coinvolti, cercando di navigare tra i punti di vista contrastanti con una mente aperta.
Il film presenta le persone che sono al centro di questa vicenda, un aspetto che per lui ha avuto grande importanza. L’obiettivo del film è trasmettere le intense emozioni di chi è coinvolto e creare uno spazio cinematografico che stimoli la riflessione.
L’intento è far comprendere che le risposte non sono semplici e che trovare una soluzione al rapporto tra uomini e orsi nell’Europa centrale è un compito complesso.
Per lui, il cuore del film risiede nei ranger, profondamente coinvolti nella reintroduzione degli orsi nel territorio e animati da nobili intenzioni. Questi professionisti lavorano con grande dedizione e ora, tragicamente, si trovano al centro di tutte le fazioni. Sono gli eroi non celebrati di questa vicenda, una storia che, alla fine, non ha veri eroi.