martedì, Febbraio 11, 2025

Pannelli fotovoltaici: in Francia il primo impianto al mondo di riciclaggio

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A SAINT-HONORÉ, VICINO A GRENOBLE, IN FRANCIA, È STATO INAUGURATO IL PRIMO IMPIANTO DI RICICLAGGIO COMPLETO AL MONDO. POCO INQUINANTE, RECUPERA QUASI IL 100% DEI COMPONENTI DELLE CELLE SOLARI, ECONOMICAMENTE SOSTENIBILE

Il volume dei pannelli fotovoltaici giunti a fine vita registrerà una crescita esponenziale nei prossimi anni, a seguito della voluminosa produzione e installazione negli ultimi due decenni. Come gestire l’ondata imminente di apparecchiature obsolete?

Una soluzione è il riutilizzo dei loro componenti. A Saint-Honoré, vicino a Grenoble, in Francia, è stato inaugurato il primo impianto di riciclaggio completo al mondo. Grazie a un metodo poco inquinante, questo apparato recupera quasi il 100% dei componenti delle celle solari.

I pannelli installati 20 o 30 anni fa stanno arrivando alla fine della loro vita. Inoltre, una piccola percentuale di pannelli difettosi deve essere sostituita ogni anno.

«Devono quindi essere riciclati», dichiara Yun Luo, direttore della società ROSI Solar. Il quale aggiunge che il centro di Grenoble è pronto a soddisfare una nuova esigenza di mercato.

Le aziende di riciclaggio di alcuni Paesi europei al momento recuperano solo il telaio in alluminio, il contenitore di giunzione con il rame e potenzialmente il pannello frontale in vetro. I materiali più critici e preziosi nei pannelli fotovoltaici, essenziali per lo sviluppo del settore fotovoltaico sono silicio, argento e rame. Materiali che possono essere utilizzati anche in batterie ed elettronica.

Le tecnologie sviluppate da ROSI Solar consentono di separare completamente i suddetti elementi. Possono recuperare il silicio ultra puro dalla cella e anche le strisce d’argento utilizzate per raccogliere la corrente elettrica generata da ciascuna cella.

Il riciclaggio dei pannelli fotovoltaici è sostenibile, anche economicamente

«Questo è il primo impianto al mondo a recuperare questi materiali» evidenzia Antoine Chalaux, direttore generale di ROSI Solar.

Il processo di riciclaggio dei pannelli solari inizia da un forno per sciogliere la plastica. Quindi fa seguito una separazione meccanica del vetro e dei metalli di interesse. Per dissociarli completamente si utilizza un bagno chimico blando e poco inquinante, una competenza speciale dell’azienda francese. Le tecnologie di ROSI Solar consentono di operare siti di riciclaggio economicamente sostenibili per i moduli fotovoltaici in Europa.

La redditività del riciclaggio è una questione da affrontare, ma secondo Yun Luo, diventa redditizio con circa 3mila tonnellate di capacità. Entro il 2050, ci saranno 78milioni di tonnellate di pannelli solari da trattare nel mondo, è scritto in una nota, creando un mercato stimato a 15miliardi di dollari.

Antoine Chalaux evidenzia che la sfida è di padroneggiare processi termici e chimici su larga scala senza costi eccessivi.

Gli fa eco Pasqual Zopp, direttore della fondazione svizzera ENS eRecycling, secondo cui il riciclaggio è certamente una sfida, ma non impossibile. «Con un miglioramento dei processi di trattamento –afferma l’esperto elvetico nella raccolta di dispositivi elettronici -, gli ostacoli per il numero di installazioni di pannelli solari saranno ancora più piccoli. Anche questi processi beneficeranno di ulteriori innovazioni. Con l’aumento del numero di pannelli da riciclare, altre aziende si imbarcheranno in questo campo, anche in Svizzera».

(fonte Olivier Dessibourg, Swiss e ROSI Solar, France)

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