venerdì, Maggio 23, 2025

Microchip, la carta d’identità degli animali da compagnia

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MICROCHIP PER GLI ANIMALI DA COMPAGNIA: IL MINISTERO DELLA SALUTE E LA LAV UNISCONO LE FORZE PER SENSIBILIZZARE I PROPRIETARI

In caso di ritrovamento di un quattro zampe, cane o gatto che sia, la prima cosa da fare è far controllare a un veterinario se abbia o meno il microchip. È, infatti, questo piccolo dispositivo, inserito sottocute, che permette l’identificazione dell’animale con un codice magnetico di quindici cifre.

Esso si rivela particolarmente utile in caso di smarrimento. Il microchip, infatti, contiene i dati dell’animale registrati all’anagrafe veterinaria, associati a quelli del proprietario.

Il ministero della Salute, in collaborazione con LAV-Lega antivivisezione, da qualche settimana ha avviato una campagna di sensibilizzazione dei proprietari. La campagna ministeriale prosegue il percorso avviato negli ultimi tre anni, in virtù della legge 27 dicembre 2019, n.160 (art. 1 comma 453).

A cosa serve il microchip su cani e gatti?

Il microchip è un dispositivo utile perché identifica l’animale che lo possiede sotto pelle, ma è anche obbligatorio per legge. È una “carta d’identità” dell’animale, già dal 2004 obbligatorio per il cane e in un prossimo futuro lo sarà anche per il gatto.

L’identificazione mediante microchip è necessaria anche poter acquisire il passaporto europeo, per recarsi all’estero con cani,
gatti e furetti. Questo dispositivo elettronico infatti lega l’animale in maniera unica al proprietario.

Inserimento del microchip, in cosa consiste

L’inserimento del microchip non è pericoloso per la salute: non emette onde ed è inserito in una capsula che ne impedisce il contatto con liquidi organici.

Si tratta inoltre di una procedura indolore. Il veterinario lo introduce con una siringa sterile fra le scapole del cucciolo o sul lato sinistro del collo. Si tratta di una iniezione sottocutanea della durata di pochi secondi.

La campagna punta soprattutto al Sud Italia

La campagna di sensibilizzazione ha previsto la pubblicazione dell’opuscolo Quattrozampe che cambiano la vita e della locandina Per restare sempre insieme per diffondere corrette informazioni sulle tematiche per gli animali.

Particolare attenzione è stata posta sui temi del possesso responsabile, del contrasto all’abbandono degli animali e sulla promozione delle adozioni.

La diffusione del materiale della campagna c’è stata in tutta Italia, con uno spot radiofonico di trenta secondi e con la pubblicazione sulle principali testate stampa dei quotidiani cartacei e in versione digitale, nazionali e locali, soprattutto nelle regioni del Sud Italia. Qui, infatti, – spiega la LAV in una nota – “è più diffuso il fenomeno del randagismo. Al Sud l’obbligo di microchip è ancora largamente disatteso, lo dimostra la bassa media di restituzioni dei cani al proprietario nel Mezzogiorno, pari ad appena il 12%, percentuale che sale man mano che ci si sposta verso il Nord Italia, con un 32% al Centro fino ad arrivare a un 85% di media per le regioni del Nord“.

Il tour per la microchippatura gratuita

Nei mesi scorsi l’associazione LAV, in collaborazione con il ministero della Salute, ha realizzato un tour di microchippatura nelle regioni del Sud dove l’obbligo è maggiormente disatteso. Ad essere privilegiate, le zone e i comuni più distanti dai presidi veterinari pubblici, proprio per agevolare i cittadini. Il tour per la microchippatura gratuita si è svolto in Calabria e in Sicilia.

Grande la partecipazione: la microchippatura ha interessato oltre seicento tra cani e gatti a Sciacca, Cianciana, Messina, Siracusa e Rometta Marea in Sicilia; Reggio Calabria, Catanzaro, Vibo Valentia, Parghelia, Nicotera e Soverato in Calabria.

Adozioni responsabili: a chi rivolgersi

Sono migliaia i cani e i gatti chiusi nei canili e nei gattili in attesa di adozione. A chi bisogna rivolgersi per chiederne l’adozione?

In genere i canili e i gattili pubblici sono affidati in gestione dai Comuni alle associazioni animaliste, che si occupano di tutto quello che serve. Volontari e responsabili pensano a tutto: dalla raccolta dei materiali alla cura degli animali; dall’accoglienza dei trovatelli al percorso verso la sterilizzazione – in collaborazione con i veterinari delle aziende sanitarie locali – fino alla scelta delle famiglie cui dare in adozione i quattro zampe.

E non è mai facile trovare la famiglia giusta: bisogna trovare persone davvero motivate, responsabili e consapevoli, che non abbandonino o riportino indietro l’animale alle prime difficoltà.

Code di casa è il progetto, sempre a cura del ministero della Salute, che punta sull’adozione di cani e gatti dalle strutture preposte. Testimonial è il cantante Tiziano Ferro, da sempre impegnato nella sensibilizzazione per le adozioni.

Numero verde ONA

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