giovedì, Ottobre 3, 2024

L’atroce grido dell’abbandono degli animali

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Quanto più conosco gli uomini, tanto più amo i cani (Marie de Rabutin-Chantal, marchesa de Sévigné)

Sono 130mila i cani e gatti abbandonati ogni anno in Italia

abbandono animali, canile della Muratella
Canile della Muratella (Roma), padre e figlio lanciano un cucciolo nel recinto del canile

Con l’arrivo delle vacanze si ripete, puntualmente, il terribile fenomeno dell’abbandono di cani e gatti domestici. Si stima che ogni anno in Italia siano abbandonati circa 80mila gatti e 60mila cani. E a spaventare non è solo il numero ma anche il modus operandi.

Questi animali vengono crudelmente lasciati sulle strade, maltrattatati in modo atroce o uccisi barbaramente. Impiccati, sepolti vivi, massacrati come il cucciolo al quale vennero tagliati tutti gli arti e i volontari che lo trovarono non riuscirono a salvarlo. E non ultimi i casi dei cani dimenticati in macchina o sui terrazzi, come il pincher di Caltanisetta lasciato sul balcone.

Nonostante la cura del reparto di veterinaria della Asp di Caltanissetta l’animale è morto disidratato pochi giorni fa. È subito scattata una denuncia per reato di maltrattamento e morte del cane inviata alla procura di Caltanisetta dal presidente dell’associazione AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente).

Alla Muratella (Roma), invece, un cucciolo è stato gettato dall’auto da padre e figlio e lanciato in un canile prima della partenza per le vacanze. Questi sono solo tre dei troppi episodi di abbandono e di maltrattamento verso gli animali.

L’abbandono: un’atroce verità cui bisogna porre fine

Cosa dice la legge. Secondo l’articolo 727 del Codice penale l’abbandono di un animale è un reato e prevede l’arresto fino a un anno e una multa tra i mille e i 10mila euro. Ciò nonostante, ogni estate, il numero degli animali abbandonati tende a essere ancora troppo alto.

Cani che vengono adottati o comprati e che danno all’uomo un amore incondizionato che, troppo spesso, l’uomo non merita. Le punte massime di abbandono si verificano proprio l’estate, intorno al 25-30% di casi.

Prevenzione randagismo e legge sull’abbandono degli animali

La legge non solo punisce l’abbandono ma ci sono altre feroci realtà che devono essere seguite e rispettate. Per questo bisogna agire e denunciare.
Il 14 agosto 1991 è stata approvata dal Parlamento la Legge n. 281 – Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo.

La legge abbandono animali ha rappresentato un elemento di forte innovazione rispetto alla precedente normativa nazionale.

Divieto di soppressione di animali sani

Tra le innovazioni introdotte dalla Legge 281/91 vi è il divieto (art. 2, comma 2) della soppressione dei cani vaganti accalappiati o comunque ricoverati o detenuti presso i canili sanitari. Come sino ad allora era stabilito dal Regolamento di Polizia Veterinaria (RPV) – DPR n. 320 dell’8 febbraio 1954.

Il principio così detto “no kill” introdotto dalla legge 281 ha rappresentato per molti anni una prerogativa unica del nostro Paese. Recentemente anche altri Paesi hanno adottato il divieto di soppressione o hanno progetti di legge in discussione per la sua adozione.

Impiego di animali per combattimenti clandestini

La Legge 189 del 20 luglio 2004 delibera “Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate”.

La suddetta legge abbandono e maltrattamento degli animali apporta modifiche al codice penale e in particolare introduce, con il titolo IX bis, i “delitti contro il sentimento per gli animali”. In particolare, sono disciplinati i reati di uccisione di animali, maltrattamento di animali, combattimenti tra animali. Inoltre l’articolo 727 del Codice penale è stato sostituito.

Abbandono di animali: “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da mille a 10mila euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze”.

Divieto di utilizzo di pellicce ed esportazione di pellicce

Con la legge 189/2004 l’Italia, primo paese in Europa, ha sancito il divieto di utilizzo a fini commerciali di pelli e pellicce di cani e gatti. Dal 2008 si applica il Regolamento (CE) n. 1523/2007 dell’11 dicembre 2007 che vieta la commercializzazione, l’importazione e l’esportazione fuori della Comunità Europea di pellicce di cane e di gatto e di prodotti che le contengono.

Come far rispettare la legge sull’abbandono?

Quando capita di trovare un cane abbandonato per prima cosa bisogna fare una segnalazione all’EMPA (Ente Nazionale Protezione Animale). Se invece un cane rischia di morire in un incidente o a causa di maltrattamenti contattare la Polizia Municipale del Comune competente.

Dal 2010, presso l’ufficio 6 della Direzione della sanità animale e dei farmaci veterinari del ministero della Salute è presente un’Unità Operativa. Questa, dispone di un numero di telefono e un indirizzo di posta elettronica per raccogliere le segnalazioni. Sia delle associazioni di settore sia dei cittadini in merito a casi di maltrattamento degli animali.

Il personale del ministero, valuta e gestisce ogni singolo caso in collaborazione con le autorità competenti sul territorio, le Regioni e le ASL, o le associazioni stesse. Dove necessario, effettua interventi diretti sul territorio anche in stretta sinergia con i Carabinieri del NAS.

Contatti:

e-mailtutela.animale@sanita.it

Tel.: 06 59944035
(dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30)

Normative per la lotta al randagismo

Ai fini della ripartizione del fondo per la lotta al randagismo fu istituita la Legge 281/91 (Legge quadro in materia di tutela degli animali d’affezione e lotta al randagismo). Regioni e Province autonome trasmettono ogni anno al ministero della Salute i seguenti dati: numero di ingressi dei cani nei canili sanitari (cioè il numero di cani vaganti catturati sul territorio) e numero di gatti sterilizzati nell’anno dal Servizio Sanitario Nazionale.

Fonte: ministero della Salute

RegioniIngressi nei canili sanitariIngressi nei canili rifugioCani adottati dai rifugiSterilizzazioni gatti
Abruzzo3.2501.9011.3551.330
Basilicata2.3031.9487840
Bolzano1581331210
Calabria2.8742.5408730
Campania10.9544.0382.7765.881
Emilia Romagna7.4867.4863.1066.587
Friuli Venezia Giulia1.8493092360
Lazio7.4851.3729468.644
Liguria375847413364
Lombardia10.2214.0043.12711.381
Marche2.5331.3361.0344.069
Molise782782665172
Piemonte8.3053.9033.455540
Puglia8.2233.4682.6985.011
Sardegna1.6604.6962.431482
Sicilia3.6311.9325610
Toscana6.7621.5922.1854.804
Trento532169139609
Umbria1.6948865402.420
Valle d’Aosta2659379114
Veneto5.6402.26019889.180
Totale86.98245.69529.51261.588

DATI RANDAGISMO 2019

Fonte: I dati sono stati trasmessi dalle Regioni e Province Autonome al ministero

I pregi di una vita con un animale da compagnia

Chi non ha mai posseduto un cane non sa cosa significhi essere amato (Arthur Schopenhauer)

Nuvola, scotch collie
Nuvola, scotch collie

Una passeggiata sulla spiaggia, un sorriso e uno sguardo etereo mentre si corre sull’erba bagnata della rugiada mattutina.
Un’alleanza di fiducia, rispetto e amore. Quella tra un cane e il suo padrone.
Nella fedeltà della sua vicinanza nei momenti di gioia, di dolore, nella solitudine o nella compagnia.

Una cane può asciugare ogni lacrima e dolore con il suo amore incondizionato.
Ti ama sempre. Di un amore incolmabile e la sua perdita è insanabile.
Un cane ti insegna ad amare. E non vuole nulla, solo il tuo amore.

Come orme lasciate sulla spiaggia che il vento ha cancellato sento ancora la tua presenza, tra la brezza del mare d’inverno e le onde che accarezzavano la sabbia con bianca schiuma.

Noi saremo lì.
Per sempre.
A correre, passeggiare, ridere e conoscere ancora.
Vivere ancora.
Perché la tua anima è eterna.

Coloro che sono capaci di un tale crimine, abbandonare, uccidere e torturare un animale sono “bestie” prive di umanità e come tali vanno puniti secondo la legge.

Numero verde ONA

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