LA SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE, ISTITUITA NEL 2002 SOTTO L’EGIDA DELLA COMMISSIONE EUROPEA E CELEBRATA OGNI ANNO DAL 16 AL 22 SETTEMBRE, PROMUOVE INIZIATIVE VOLTE A MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA NEI CENTRI URBANI. QUESTA CAMPAGNA MIRA A SENSIBILIZZARE CITTADINI E GOVERNI SULL’IMPORTANZA DI RIDURRE L’USO DELLE AUTOMOBILI PRIVATE, INCENTIVANDO MEZZI DI TRASPORTO PIÙ ECOLOGICI COME BICICLETTE, TRASPORTI PUBBLICI E CAMMINARE. IN TALE CORNICE SI COLLOCA L’INIZIATIVA “STRADE PER LE SCUOLE”, VOLTA A TRASFORMARE GLI SPAZI INTORNO AGLI ISTITUTI SCOLASTICI IN AREE PIÙ SICURE E VIVIBILI, COME DIMOSTRATO DALLE RECENTI AZIONI INTRAPRESE A ROMA
La Settimana Europea della Mobilità Sostenibile
L’obiettivo della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2024 è stato incentrato sul tema “Spazi condivisi, scelte più sagge“. Questo slogan sottolinea l’importanza di una gestione più intelligente e collettiva degli spazi urbani, promuovendo soluzioni che incoraggiano la riduzione della dipendenza dalle auto private. L’iniziativa si ispira a modelli virtuosi come quelli di città europee come Copenaghen e Amsterdam, dove la bicicletta e i trasporti pubblici sono largamente diffusi e come il progetto di Parigi della “città a 15 minuti“, che mira a rendere i servizi essenziali facilmente raggiungibili a piedi o in bici.
Questa edizione ha visto una partecipazione significativa di oltre 2100 città in quasi cinquanta Paesi, con più di settecento interventi registrati per promuovere modalità di trasporto sostenibili. L’obiettivo principale è stato sensibilizzare i cittadini sull’importanza di favorire soluzioni di mobilità più ecologiche come il carpooling, il trasporto pubblico e l’uso della bicicletta.
Roma e la Settimana Europea della Mobilità: il progetto nuove “Strade Scolastiche”
In questo contesto europeo di crescente consapevolezza sulla mobilità sostenibile, anche Roma ha dato il suo contributo con l’inaugurazione di nuove “Strade Scolastiche”, tra cui la riqualificazione di via Mondovì, vicino all’Istituto Comprensivo “Giuseppe Garibaldi”, nel quartiere Appio Latino.
La scelta di intervenire su quest’area si inserisce in una strategia più ampia di ripensamento degli spazi urbani, in linea con i modelli già adottati in città europee come Londra, Parigi, Copenaghen e Barcellona con le “superillas” (o “superblocchi”), aree che comprendono diversi isolati – solitamente nove – dove il traffico veicolare è significativamente limitato.
Queste città hanno rappresentato un esempio di eccellenza in Europa, con rispettivamente trecento e seicento aree dedicate alla sicurezza dei pedoni, sottratte al traffico automobilistico.
Roma si è posta l’obiettivo di creare cento di queste zone entro il Giubileo del 2025, evidenziando la sua determinazione ad allinearsi con gli standard delle principali capitali europee, dimostrando come sia essenziale liberare spazio pubblico sottraendolo al traffico automobilistico per restituirlo ai cittadini.
Ciò non solo comporta un miglioramento tangibile della sicurezza per bambini e pedoni, ma contribuisce anche a una riqualificazione complessiva dell’ambiente urbano. Tale processo passa attraverso una trasformazione strutturale del paesaggio cittadino: meno veicoli in circolazione significano una qualità dell’aria migliore, una riduzione del rumore e, più in generale, un ambiente più sano e vivibile. Ma vediamo quali azioni ha messo in campo la Città Eterna.
Via Mondovì e il progetto di riqualificazione
Via Mondovì rappresenta il decimo intervento nell’ambito del programma di riqualificazione delle aree scolastiche a Roma, con altre diciotto vie già in fase avanzata di progettazione. L’obiettivo a breve termine è quello di arrivare a quarantuno strade scolastiche, con la prospettiva di raggiungere il traguardo finale di cento su tutto il territorio cittadino.
Secondo il sindaco Roberto Gualtieri, tali assetti vanno oltre la semplice chiusura al traffico: si tratta di veri spazi pubblici che riconsegnano innanzitutto ai cittadini luoghi dedicati alla comunità.
Attraverso la riduzione dello spazio riservato ai veicoli, si ottiene non solo una diminuzione dell’inquinamento, ma anche un ambiente più favorevole all’interazione e allo sviluppo di una coscienza collettiva legata alla tutela dell’ambiente urbano. Ma entriamo nel dettaglio.
Due esempi di strade sostenibili
Via Mondovì incarna in maniera esemplare la visione di una città più sostenibile e vivibile. Oltre alla chiusura al traffico veicolare, che segna una netta trasformazione in termini di sicurezza e fruibilità, è prevista una riqualificazione completa con interventi di ripavimentazione.
Questi, non avranno solo una funzione estetica, ma saranno pensati per migliorare la funzionalità dell’area, rendendola più adatta alla mobilità pedonale e alle esigenze della comunità locale. Il progetto sarà arricchito da una serie di iniziative culturali e creative, tra cui la realizzazione di opere di street art con vernice mangiasmog, una tecnologia innovativa in grado di assorbire e ridurre l’inquinamento atmosferico.
La riqualificazione di via Mondovì si ispira al modello di via Puglie, nel quartiere Sallustiano, un’altra area di Roma trasformata con successo. Qui, la pedonalizzazione ha portato risultati tangibili: la sicurezza per i bambini è migliorata e la zona è diventata un punto di aggregazione per famiglie, residenti e commercianti locali. Inoltre, la riduzione del traffico ha migliorato la qualità dell’aria e reso il quartiere più vivibile.
L’esperienza di via Puglie ha dimostrato come un intervento ben pianificato possa trasformare radicalmente il tessuto urbano, facendolo diventare un vero e proprio “laboratorio urbano”, replicabile in altre zone della città.
Roma città educante: il ruolo della scuola. Un progetto, quello capitolino, dal profondo valore formativo
La trasformazione delle aree circostanti gli istituti scolastici non rappresenta solo un intervento di riqualificazione fisica, ma anche un cambiamento culturale. L’obiettivo è creare un dialogo tra l’ambiente educativo e il contesto urbano, integrando l’apprendimento con i principi di una vita cittadina più sicura e inclusiva.
In questa visione, Roma aspira a diventare una città educante, un luogo dove l’istruzione, la socialità e il senso civico si intrecciano, così da favorire la crescita di una comunità basata sulla sicurezza e sul rispetto reciproco sin dall’infanzia. Il progetto ambisce insomma a plasmare spazi urbani in cui i valori della responsabilità condivisa e della cooperazione siano parte integrante della quotidianità dei cittadini, gettando le basi per una società più consapevole e coesa.
Il progetto delle strade scolastiche non si limita agli interventi già avviati, ma si proietta verso un futuro ricco di iniziative innovative e collaborazioni che coinvolgeranno scuole, associazioni locali e la comunità in senso più ampio.