IL PROGETTO GRAB (GRANDE RACCORDO ANULARE DELLE BICICLETTE), PREMIATO NEL 2023 CON L’“ECO AWARD” DURANTE IL FESTIVAL DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE , MIRA A TRASFORMARE IL MODO IN CUI CITTADINI E TURISTI VIVONO E ATTRAVERSANO ROMA. OLTRE A CONFIGURARSI COME INFRASTRUTTURA ESSENZIALE PER UNA MOBILITÀ PIÙ SOSTENIBILE, SI DISTINGUE PER LA SUA CAPACITÀ DI CONNETTERE ELEMENTI NATURALI, STORICI E CULTURALI. IL TRACCIATO CICLABILE SI INTRECCIA INFATTI IN MODO ARMONIOSO CON L’IMMENSO PATRIMONIO ARCHEOLOGICO E PAESAGGISTICO DELLA CAPITALE
GRAB: un progetto per una mobilità nuova
Il Grab, con i suoi 50 chilometri di percorso ciclo-pedonale, si distingue come un’opera di grande rilevanza per Roma, una città storicamente segnata da una forte dipendenza dal traffico automobilistico.
Questo progetto, però, non è solo un’infrastruttura dedicata alla riduzione dell’inquinamento, ma anche una soluzione capace di reinventare la mobilità urbana in chiave più ecologica e integrata. L’obiettivo principale è quello di creare un’alternativa agli spostamenti tradizionali, collegando le piste ciclabili già esistenti e realizzandone di nuove, in un circuito che abbraccia l’intera città.
Nello specifico, il percorso si interseca con tre linee della metropolitana (A, B e C), sette stazioni, tre linee ferroviarie regionali e una linea tramviaria. In un contesto urbano spesso congestionato dal traffico, il Grab rappresenta dunque una soluzione pratica e sostenibile, in grado di ridurre la dipendenza dall’automobile e favorire una mobilità più flessibile ed ecologica.
Ma c’è di più.
Valorizzazione del patrimonio storico e culturale
Attraversare Roma in bici o a piedi lungo il Grab rappresenta un viaggio immersivo nel cuore storico e paesaggistico della “Città Eterna”. Il percorso non si limita a collegare i monumenti più famosi, come il Colosseo o i Fori Imperiali, ma invita i cittadini e i turisti a esplorare angoli nascosti e spesso trascurati, capaci di raccontare storie di grande fascino e importanza culturale.
Uno di questi luoghi è il Parco degli Acquedotti, un’area verde che custodisce i resti di antiche strutture romane, tra cui gli imponenti acquedotti Claudio e Anio Novus, testimonianza dell’ingegneria avanzata dell’antica Roma. Questo parco, situato nel cuore dell’Agro Romano, è un’oasi di pace che offre una fuga dal caos urbano, pur rimanendo strettamente legata alla storia della città.
Passeggiando in bicicletta…🎼
Pedalando lungo il Grab si raggiunge il Quartiere Quadraro, un’area dal forte carattere identitario, segnata da una storia di resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale e ora divenuta uno dei centri più vivaci per la street art a Roma. Camminare o pedalare tra i suoi murales è come attraversare un museo a cielo aperto, dove l’arte contemporanea si mescola con il tessuto urbano tradizionale.
Il Parco della Caffarella, che si estende lungo il tracciato del Grab, è un altro gioiello nascosto, dove la natura incontaminata convive con testimonianze archeologiche come il Ninfeo di Egeria e il sepolcro di Annia Regilla. Il Grande Raccordo Anulare delle bici include anche un tratto lungo la Via Appia Antica, una delle strade più celebri dell’Impero Romano, conosciuta come “Regina Viarum”.
Pedalare lungo l’Appia significa attraversare oltre duemila anni di storia, in un paesaggio costellato di mausolei, catacombe e resti di antiche ville, che testimoniano la grandezza e la maestosità di Roma antica. La strada conserva il suo fascino intatto, con le pietre millenarie ancora calpestate dai viaggiatori di oggi, in un silenzio che contrasta con la frenesia della città moderna.
Il Grab premiato al Festival della mobilità: un riconoscimento meritato
Tra gli altri luoghi simbolici che il Grab connette troviamo anche Castel Sant’Angelo, antica fortezza papale e mausoleo dell’imperatore Adriano, che offre una vista panoramica spettacolare sul Tevere e sulla città. Da qui, il percorso si estende verso altre gemme meno conosciute, come le ville storiche, tra cui Villa Ada e Villa Borghese, immerse in vasti parchi che rappresentano veri polmoni verdi nel centro della città.
Insomma, il riconoscimento dell’Eco Award al Grab è giustificato proprio dalla capacità del progetto di coniugare mobilità sostenibile e valorizzazione del territorio. La possibilità di spostarsi in modo ecologico attraverso una delle città più complesse e stratificate al mondo rappresenta un salto verso il futuro, senza rinunciare alla tradizione e alla bellezza del passato.
Impatto ambientale
Dal punto di vista ambientale, il Grab rappresenta un importante passo avanti per la riduzione dell’impatto ecologico nella Capitale. Favorendo l’uso della bicicletta e di percorsi pedonali, il progetto contribuisce in modo diretto alla riduzione delle emissioni di gas serra, diminuendo così l’inquinamento atmosferico, uno dei principali problemi ambientali della Capitale.
La riduzione del traffico veicolare, soprattutto nelle aree centrali e nei quartieri attraversati dal Grab, contribuisce anche a migliorare la qualità dell’aria, rendendo Roma una città più salubre e vivibile.
Inoltre, il Grande Raccordo delle bici permette di decongestionare le strade, riducendo la pressione esercitata dal traffico sui centri urbani. Questo non solo migliora la vivibilità degli spazi pubblici, ma riduce l’inquinamento acustico. Cosa che contribuisce a creare un ambiente più silenzioso e meno stressante per i residenti.
Tempistiche e futuro del progetto
Il progetto è articolato in sei lotti di lavori, ognuno dei quali gioca un ruolo fondamentale nel compimento del piano di riqualificazione della mobilità urbana. I primi due lotti, che si estendono dal maestoso Arco di Costantino fino a via dell’Almone e da via Appia Nuova a via Casilina, sono stati progettati per essere completati in tempo utile per il Giubileo del 2025.
Questo tempismo strategico non solo risponde alle esigenze di mobilità della città, ma rappresenta anche un’opportunità unica per mettere in mostra i progressi compiuti in materia di sostenibilità durante un evento di rilevanza internazionale.
I lavori, avviati a luglio 2023, stanno procedendo a un ritmo sostenuto, grazie a una pianificazione efficiente e all’impegno delle autorità locali. L’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, ha messo in evidenza non solo l’importanza del Grab nel migliorare la circolazione all’interno della capitale, ma anche il suo ruolo nella transizione ecologica di Roma.
Questa iniziativa mira infatti a riformare le abitudini di spostamento dei romani, trasformando l’uso della bicicletta e dei percorsi pedonali in una scelta quotidiana e consapevole.
Quanto sei bella Roma
La realizzazione del Grande Raccordo per Biciclette avrà un impatto diretto sull’urbanistica e sull’estetica della città, poiché i lavori sono concepiti per integrare spazi verdi, piste ciclabili esistenti e aree pedonali in un disegno urbano coeso e armonioso.
La valorizzazione di questi aspetti contribuirà non solo a rendere Roma più attrattiva e vivibile, ma anche a preservare il patrimonio storico e culturale, assicurando che la modernizzazione non avvenga a discapito della bellezza della città.
Con l’imminente completamento dei primi lotti e il supporto delle autorità locali, la Città Eterna è finalmente sulla buona strada per diventare un modello di mobilità e sostenibilità.