giovedì, Dicembre 7, 2023

Cinquantotto sfumature di verde

Ultime News

IN LIBRERIA IL NUOVO VOLUME DI MAURO AGNOLETTI: “ATLANTE DEI BOSCHI ITALIANI”. UN GIRO D’ITALIA IN CINQUANTOTTO SFUMATURE DI VERDE. IL TESTO, EDITO DA LATERZA, ESPLORA L’IDENTITÀ DEL PAESE INCROCIANDO STORIA E NATURA

Il paesaggio, afferma l’autore, racconta tradizioni, storie e passaggi epocali. Per esempio, in Liguria abbiamo l’unico castagneto dotato di sistema di irrigazione. In Sicilia, invece, cresce il frassino, altrimenti detto albero della manna, un dolcificante naturale.

In Trentino, tra i boschi della Val Cadino è possibile imbattersi in esemplari di cervo, camoscio e gallo cedrone. Ma ancora oggi sono ben conservati i canali artificiali in pietra che un tempo servivano a far scivolare i tronchi degli alberi per trasportarli lungo i fiumi fino a valle. Dove, poi finivano nel fiorente mercato del legno.

E, ancora, nel testo Agnoletti ci parla dei castagni pluricentenari di Moscheta, in Toscana e della produzione di abeti della vicina Vallombrosa, un modello creato dai monaci benedettini ed esportato nel mondo. Descrive i noccioleti storici in Campania, ma anche la macchia mediterranea del Parco dell’Uccellina.  Questo, per decenni, ha fornito l’erica e la saggina per creare scope. Così come sottofondo dei campi da calcio e il carbone per la cottura dei cibi.

I boschi italiani frutto di una millenaria e proficua interazione con l’uomo

«La nostra penisola vanta una varietà di alberi, boschi e foreste che è difficile immaginare e ancora più complesso elencare in maniera esaustiva – ha detto Patrizio La Pietra, sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) -. Un compito difficile quanto entusiasmante quello di ripercorrere la storia verde del nostro Paese, ma magistralmente portato a compimento, in maniera esaustiva e appassionata, da Mauro Agnoletti nel suo splendido Atlante dei boschi italiani. I boschi italiani, a differenza del resto d’Europa, oltre a rappresentare un dono della natura, sono anche e soprattutto il frutto di una millenaria e proficua interazione con l’uomo. Pascoli e attività di produzione del legname e del carbone, nel corso del tempo, hanno sancito un connubio tra uomo e natura tanto raro quanto ricco, consegnandoci un patrimonio che, ribadisco, è unico e ineguagliabile. Pinete, boschi alpini, faggeti, ben 58 diverse tipologie di boschi che caratterizzano l’Italia, contribuendo a renderla un autentico paradiso per gli amanti della natura»

Cinquantotto sfumature di verde

Cinquantotto sfumature di verde

L’Italia è una penisola dalle mille sfumature di verde. Mauro Agnoletti, professore di Storia del paesaggio e Pianificazione forestale all’Università di Firenze e titolare della Cattedra UNESCO sul paesaggio rurale, ne ha raccolte cinquantotto nell’“Atlante dei boschi Italiani”.

Un viaggio alla scoperta del Paese attraverso la storia di luoghi dove abbiamo creduto la natura dominasse incontrastata e, invece, l’autore scopre che sono frutto dell’intervento dell’uomo, delle sue esigenze (alimentari, sociali, economiche), delle sue conoscenze, della sua evoluzione.

«Le foreste italiane – afferma Agnoletti – valgono lo 0,20% del potenziale di assorbimento di CO2, è il valore culturale quello per cui il nostro Paese è rispettato nel mondo. La popolazione agricola (che dipende dall’agricoltura) si aggira attorno al 3,5%. Il patrimonio agricolo è poco conosciuto, quello forestale ancora meno, è un patrimonio identitario che si è perso nella transizione del paese da agricolo a industriale e poi del terziario. Siamo diventati tutti cittadini. L’aspetto economico dei boschi andrebbe recuperato per non perdere la biodiversità. L’auspicio è che questo libro aiuti a guardare il bosco con altri occhi».

I boschi italiani, identità ambientale e paesaggistica del Paese

I boschi italiani hanno caratteristiche uniche al mondo. Infatti, evidenzia il saggista, la loro biodiversità è legata alla secolare influenza di attività antropiche come il pascolo, la produzione di legname, di legna da ardere, di carbone o di alimenti. Tanto che la coeva e congiunta evoluzione tra uomo e natura ha creato un binomio inscindibile.

Le abetine delle Alpi, le faggete appenniniche, i querceti delle colline interne, le pinete litoranee e le macchie di arbusti delle coste e delle isole, sono elementi di un paesaggio bioculturale che già dal Medioevo ha attirato studiosi e visitatori stranieri. Un paesaggio che ancora oggi mostra persistenze storiche in grado di rappresentare l’identità ambientale e paesaggistica dell’Italia.

Il 40% del territorio italiano è boschivo ma molte aree sono vittime dell’abbandono

La maggior parte degli italiani non sa che il 40% del territorio italiano è boschivo. Si diceva che l’Italia è ricca di boschi poveri. Ma oggi la situazione è cambiata perché sono aumentati i boschi nell’interesse naturalistico, ma sono diminuiti dal punto di vista della ricchezza economica, a causa dell’abbandono.

E purtroppo, «l’abbandono rischia di farci perdere questa ricchezza di biodiversità – afferma la dott.ssa Alessandra Stefani, Direttore Generale Economia Montana e Foreste MASAF -. Possiamo preservarla solo se manteniamo le selvicolture tradizionali. Il paesaggio italiano è parte integrante dell’identità italiana: perderlo significherebbe perdere parte della nostra identità».

I boschi italiani, spettacolo della natura

L’”Atlante dei boschi Italiani” di Mauro Agnoletti ci accompagna in questa suggestiva passeggiata da nord a sud nel verde italiano.  Una escursione tra i boschi che risveglia nel lettore il piacere di ricordi e sensazioni provate nel corso della vita davanti allo spettacolo della natura.

«Siamo un Paese emotivo, ma capace di grandi gesti – conclude Alfonso Pecoraro Scanio, già ministro dell’Agricoltura -. Insegno da anni turismo sostenibile e devo dire che oggi tutto ciò che è natura ha un ruolo fondamentale anche nella visione turistica di questo Paese. La nostra diversità culturale ed enogastronomica è dovuta alla geografia».

L’”Atlante dei boschi Italiani” spazia dal Sud al Nord della penisola, offrendo una chiave di lettura originale che integra storia e natura.

Numero verde ONA

spot_img
spot_img
spot_img

Consulenza gratuita

    Articoli simili