sabato, Febbraio 8, 2025

Un’alba a Cala Masciola. Riflessioni al sorgere del sole

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SIAMO IN PUGLIA, A CALA MASCIOLA. LA LUNA BLU DELLA NOTTE LASCIA IL POSTO AL SOLE ROSSO DELL’ALBA. SIAMO A DUE PASSI DAL PARCO ARCHEOLOGICO DI EGNAZIA, IN PROVINCIA DI BRINDISI. TUTT’INTORNO LA MACCHIA MEDITERRANEA VEGETA RIGOGLIOSA

È l’Alba. Il Sole all’orizzonte con i suoi raggi rosso/arancio illumina un corpo di donna sdraiato su un lettino ampio da spiaggia.

È Rosalind Hoyt. Ha scelto di guardare la Luna Blu salire nel cielo sino all’alba, dov’è sparita dietro la “Selva oscura”. Un angolo suggestivo della Puglia, la Selva di Fasano, rinomato per la sua straordinaria biodiversità, che si manifesta in una molteplicità di specie vegetali e animali e che richiama alla memoria “La Divina Commedia” di Dante Alighieri, che Rosalind stava leggendo.

Mi avvicino senza svegliarla. Noto che la donna ha con sé anche le “Poesie”, di Giacomo Leopardi.

Li ha comprati in una libreria di Polignano a Mare, scegliendoli tra i classici della letteratura italiana, stimolata dall’onda culturale del festival letterario di luglio: Il libro possibile.

Voleva leggere un italiano non contemporaneo, in una lingua ricca.

Si è addormentata leggendo …

“Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare”.

(“L’infinito” di Giacomo Leopardi)

La quiete della natura, il cielo limpido, l’orizzonte che si perde lontano sul mare mentre alle spalle lo sguardo va incontro alla collina delle Murge dove si estende la Selva.

Sarà il luogo, l’atmosfera, l’ambiente che l’hanno portata a sognare. E, leggendo una poesia in una lingua a lei sconosciuta, che racconta emozioni e fa correre pensieri immaginativi, Rosalind si è anellata per immaginare un presente, in una calda notte d’estate in Puglia.

Non riesco a immaginare quali siano le sue emozioni, i suoi pensieri che, per la prima volta, vivono questa dimensione astronomica e letteraria, sugli scogli in riva al mare di Cala Masciola, leggendo una poesia di Giacomo Leopardi.

È così che lei mi è apparsa in quest’alba

“Sovra candido vel cinta d’uliva
Donna m’apparve, sotto verde manto
Vestita di color di fiamma viva”.

Come dal “Purgatorio” della Divina Commedia di Dante Alighieri, così lei mi è apparsa in quest’alba. Coperta d’un leggero velo di lino verde, illuminata dai primi raggi rosso/arancio del Sole mentre, nel paesaggio del mare calmo di primo mattino, un pescatore e la sua barca a remi, rientrano lenti in porto, dopo una notte passata a pescare alla luce della Luna Blu.

Vite intense parallele s’intersecano nel paesaggio, dove il sogno s’intreccia con la poesia, l’astronomia, la letteratura, la natura, l’umanità diffusa, in una composizione ricca e complessa che genera idee, pensieri, desideri.

Come il desiderio che Rosalind mi ha rivelato in privato, ossia, poter vivere un’intensa storia d’amore in Italia, durante il suo soggiorno pugliese.

Tutto supporta il suo sogno/desiderio ma all’ambiente, al paesaggio, alla poesia, è centrale l’incontro la condivisione e l’innamoramento con un uomo che sappia generare in lei la percezione immaginativa d’una vera storia possibile.

Il sole è alto, inizia a far sentire il suo calore.

Silenzioso, mi allontano per non svegliarla, riparandomi sotto l’ombra di un ulivo secolare, nell’azzurro mare del mattino d’agosto, striato di rosso/arancio, aspettando il suo risveglio.

© Domenico Tangaro Arte

Numero verde ONA

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