sabato, Settembre 14, 2024

Perigeo della Luna blu a Savelletri

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PUGLIA, DOVE SI VIVE LA NATURA, L’ASTRONOMIA E L’AMBIENTE, IN MODO GRECO, AD OCCHIO NUDO. DOVE DAL MARE SPUNTA, TRA LO STUPORE, UNA GRANDE LUNA BLU. DOVE IL PROFUMO DELLE ALGHE SULLA BATTIGIA È FORTE, INTENSO, UNICO, NATURALE. SUL LITORALE, GRANDI DUNE DI MACCHIA MEDITERRANEA

Alle otto di sera, ci siamo dati appuntamento sulla costa orientale della Puglia, a Savelletri con Jean Dubufett, un mio amico francese e la sua compagna americana Rosalind Hoyt, giovane attrice e promessa del cinema di Hollywood.

Lo stupore è grande quando allo spuntare della Luna dal mare ha esclamato:

“Guardate, là. Verso oriente…”.

“Eccola che sale…”.

I miei amici non avevano mai visto dal vero una Luna Blu. Un blu/bianco astronomico, così grande e nitida confrontata con il mare notturno, i riflessi della luce e la linea d’orizzonte tra mare e cielo blu.

“Qui si vive la natura, l’astronomia e l’ambiente, in modo greco, ad occhio nudo…”.

Una grande emozione

L’emozione è grande nel silenzio naturale della sera, con il mare calmo e il vento d’occidente. I pensieri si allargano, fluttuano nello sguardo infinito dell’universo.

La Luna piena, con la sua luce riflessa crea una soffice luminosità diffusa nel cielo, coprendo parzialmente la brillantezza delle stelle e la composizione delle costellazioni nel quadrante nord. Il Grande Carro verso occidente, la Stella Polare al centro, Cassiopea verso oriente e allo Zenith il triangolo d’estate di Altair, Deneb e Vega.

Rosalind non crede ai suoi occhi, alla visione di tanta bellezza naturale. Jean è felicissimo di vedere qualcosa di straordinario, naturale, astronomico, insolito, stando semplicemente seduti su uno scoglio, sulla costa, in riva al mare.

È un’emozione che la Puglia offre.

A tutto ciò si somma il profumo del mare di notte.

Arriva sulla costa sfiorando l’acqua leggermente mossa e gli scogli con alghe vive che ondeggiano nell’acqua bassa.

Rosalind Hoyt

Rosalind, in questa atmosfera sussurra a Jean: “Vorrei recitare una scena al chiaro di Luna blu, con un regista italiano…”.

“Perché…”

“Il cinema italiano è sano, integro, indipendente. È arte!”

“A Hollywodd il cinema è altro…”.

“Hollywood non è intrisa della cultura europea, mediterranea. È troppo giovane e non riesce a essere unica e contemporanea…”.

“Ha i mezzi, ma non ha le idee né i luoghi naturali per esprimersi…”.

“Tutto è artificiale…”.

Profumi di Puglia

Una lunga pausa ci fa apprezzare, nel silenzio, il lento ascendere della Luna blu nel cielo blu/oro mediterraneo, lasciando in controluce il profilo basso, scuro, ondeggiante della Selva di Fasano.

È una dimensione idilliaca, unica, irripetibile dopo giorni di Tramontana, di vento incerto di questa sera che soffia a piccole raffiche. Ora sul mare, increspandolo e gonfiando le onde che si infrangevano sugli scogli. Ora sulla sabbia, creando piccole dune che si sommano alle grandi dune sul litorale, consolidate dalla macchia mediterranea che disegna la costa da Savelletri ad Ostuni.

La Posidonia che non regge al mare mosso, si stacca e si raccoglie in piccole baie, in prossimità delle lingue di sabbia tra gli scogli di Costa Merlata. Il profumo è forte, intenso, unico, naturale. A molti non piace, anche se è puro e non trattato dall’uomo.

Piccoli gabbiani bianchi si rincorrono in volo. I granchi tra scogli, pietre e alghe corrono in laterale e piluccano alghe vive sugli scogli a pelo d’acqua, nel bagnasciuga.

Perché a Rosalind piace il cinema italiano

Rosalind, in questa atmosfera naturale rompe il silenzio: “…mi piacerebbe recitare per Paolo Sorrentino. Lui ha la sensibilità per poter raccontare la natura, il mare, la storia, l’architettura, l’umanità.

Lo ha dimostrato nella Grande Bellezza, ed è il motivo per cui mi piace il cinema italiano.

È ricco di cultura, arte, natura, ma è anche attento all’umanità diffusa in tutte le sue sfaccettature, declinazioni, ambienti”.

Amare le differenze

In quel momento mi viene in mente l’installazione artistica “Amare le differenze” di Michelangelo Pistoletto, vista la sera prima, sul fronte del cantiere IMARFA, situato lungo la litoranea tra Torre Canne e Savelletri.

Un evento promosso dalla Fondazione San Domenico Onlus, installata in anteprima al recupero dell’ex marmeria, che vedrà la sua futura trasformazione, in un centro per la cultura e l’arte contemporanea, con le sue frasi al neon multicolore, di giorno, ma soprattutto di notte, invitano a conoscere l’umanità diffusa.

Capirla attraverso le sue lingue, nella libera cultura, in una somma infinita d’artefatti che disegnano un affresco dell’umanità contemporanea nuova, libera in libera natura, libera in libero ambiente.

© Domenico Tangaro Arte

Numero verde ONA

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