venerdì, Maggio 23, 2025

Roma fa “Ding Dong”. Le campane bilaterali della differenziata risuonano in stereo

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ROMA SEGNA UN’IMPORTANTE TAPPA VERSO UNA GESTIONE PIÙ EFFICIENTE E SOSTENIBILE DEI RIFIUTI CON L’INTRODUZIONE DI DUEMILA CAMPANE BILATERALI DI NUOVA GENERAZIONE. QUESTI CASSONETTI, GIÀ TESTATI CON SUCCESSO IN PRECEDENTI SPERIMENTAZIONI, RAPPRESENTANO UN’EVOLUZIONE SIGNIFICATIVA NEL PANORAMA DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Le campane bilaterali per un futuro più sostenibile

La raccolta differenziata a Roma vive una svolta significativa grazie al posizionamento di duemila nuove campane bilaterali, una tipologia innovativa di cassonetto pensata per migliorare la gestione dei rifiuti e rispondere alle esigenze della città. Questo progetto, avviato ufficialmente il 17 gennaio 2025 in via Appia Nuova, rappresenta una delle più importanti iniziative messe in campo dall’amministrazione comunale per rendere la Capitale più sostenibile e ordinata.

Una nuova era per la raccolta differenziata

A dire il vero, le campane bilaterali non sono una novità. Frutto di un progetto sperimentato per la prima volta due anni fa nei quartieri Prati e Trieste Salario, sono state progettate per coniugare funzionalità, estetica e sostenibilità ambientale. Il loro design innovativo consente di posizionarle in modo strategico, lontano dagli esercizi commerciali e senza occupare spazi utili per il transito pedonale. Inoltre, grazie alla possibilità di svuotarle dall’alto, permettono operazioni più rapide e sicure. Cosa che riduce significativamente l’impatto sul traffico cittadino.

Il sindaco Gualtieri ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, definendo le campane bilaterali «un passo avanti verso una Roma più moderna e pulita». Ha spiegato che «questi nuovi cassonetti hanno un rapporto spazio-capienza ottimale e una funzionalità migliorata che facilita sia i cittadini sia gli operatori ecologici, riducendo i tempi e i disagi legati alla raccolta».

Una collaborazione strategica

Il progetto è stato realizzato grazie alla stretta collaborazione tra il Comune di Roma, l’assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti e AMA, l’azienda responsabile della gestione dei rifiuti urbani.

L’obiettivo, è scritto nella nota, consisteva nell’implementare un sistema che rendesse la raccolta differenziata accessibile a tutti, superando il modello basato sull’indifferenziata. Questi cassonetti simboleggiano il cambiamento, unendo funzionalità e responsabilità ambientale.

Ma cerchiamo di capire meglio in cosa consistono questi cassonetti. 

Innovazione e sostenibilità

La peculiarità che rende uniche le campane bilaterali è la presenza di una doppia apertura, una soluzione progettuale che facilita notevolmente il loro utilizzo. Questa caratteristica consente ai cittadini di conferire i rifiuti in modo intuitivo e rapido, riducendo il rischio di errori nel processo di smaltimento.

I cassonetti, saldamente ancorati a una barra fissata al terreno, mantengono una disposizione stabile e riconoscibile. Ogni campana è dedicata a una specifica frazione di rifiuto: indifferenziato, organico, carta o plastica. Questa disposizione ordinata non solo valorizza l’estetica urbana, ma contribuisce a rendere più agevole la gestione quotidiana dei rifiuti.

Un ulteriore pregio di questi innovativi contenitori è l’attenzione all’inclusività: la progettazione è stata pensata per rispondere anche alle esigenze delle persone con difficoltà motorie o visive, dimostrando come l’innovazione possa coniugarsi con sensibilità e accessibilità, rendendo la città più accogliente per tutti.

Il presidente di AMA, Bruno Manzi, ha spiegato che il nuovo sistema rappresenta un modello flessibile e scalabile, adattabile alle diverse aree della città. «A Magliana, ad esempio, le campane saranno installate in spazi più ridotti, dimostrando la versatilità di questo approccio».

Impatto ambientale e sociale

Il progetto delle campane bilaterali si colloca nell’ambito di un piano strategico più ampio, volto a migliorare la gestione dei rifiuti urbani e a ridurre la quantità di materiali non riciclabili destinati alle discariche. Questa iniziativa risponde in modo concreto alle direttive europee in materia di economia circolare e gestione sostenibile dei rifiuti, che impongono obiettivi ambiziosi ma imprescindibili per i Paesi membri.

Le normative europee, in particolare quelle definite dalla Direttiva 2008/98/CE, stabiliscono un quadro giuridico chiaro per la gestione dei rifiuti. Tra gli obiettivi principali figurano il raggiungimento di un tasso di riciclo del 55% per i rifiuti urbani entro il 2025, destinato a salire al 60% entro il 2030 e al 65% entro il 2035. Questi standard non si limitano a promuovere il riciclo, ma incoraggiano anche la prevenzione nella produzione dei rifiuti, l’efficienza nell’uso delle risorse e il ricorso a soluzioni che limitino il ricorso alle discariche, il cui utilizzo dovrebbe essere ridotto a meno del 10% del totale dei rifiuti prodotti entro il 2035.

Attualmente, Roma incontra notevoli difficoltà nel raggiungimento di questi traguardi, con una percentuale di raccolta differenziata ancora lontana dai valori imposti. Tuttavia, iniziative come l’introduzione delle campane bilaterali rappresentano un passo significativo verso un cambiamento di rotta.

L’assessora Alfonsi ha ribadito che «questi cassonetti sono un simbolo del nostro impegno per una città più pulita, sostenibile e a misura di cittadino».

Inoltre, l’introduzione di trenta nuovi mezzi pesanti AMA, specificamente progettati per lo svuotamento delle campane bilaterali, contribuirà a rendere il servizio più efficiente e meno invasivo. La riduzione dei tempi di raccolta si tradurrà in una diminuzione del traffico generato dalle operazioni di svuotamento, con benefici evidenti anche per la qualità dell’aria.

Prospettive future

Il progetto prevede l’installazione di duemila campane entro aprile 2025 nei quartieri San Giovanni-Appio, Prati, San Lorenzo e Magliana. Una volta conclusa questa fase, l’amministrazione valuterà l’estensione del sistema ad altre zone della città, adattandolo alle specifiche esigenze territoriali.

«Stiamo lavorando per una Roma che guarda al futuro – ha concluso il sindaco Gualtieri –, con un sistema di raccolta dei rifiuti all’altezza delle grandi capitali europee. È solo l’inizio di un percorso che ci porterà a fare della sostenibilità una priorità assoluta».

Numero verde ONA

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