IN UN’EPOCA DOVE LE CRISI AMBIENTALI, SOCIALI ED ECONOMICHE SONO SEMPRE PIU’ PREOCCUPANTI, È IMPORTANTE SENSIBILIZZARE. PENSARE SOSTENIBILE È OGGI UNA SFIDA FONDAMENTALE. L’INCONTRO A COLLEVECCHIO, LA PRESENTAZIONE DI UN LIBRO, HA PERMESSO DI AFFRONTARE CON CONSAPEVOLEZZA QUESTA TRANSIZIONE
Un appuntamento per il futuro del pianeta
A Collevecchio (RI) si è svolta la presentazione del volume “Sostenibilità e sviluppo sostenibile”. Una lettura transdisciplinare, pubblicata da UTET e curata dalla professoressa Mariella Nocenzi, docente al Dipartimento Coris della Sapienza Università di Roma. L’importante incontro ha permesso di riflettere su un tema centrale per il presente e il futuro della società.
Un approccio transdisciplinare per unire prospettive diverse
Il volume si distingue per l’approccio transdisciplinare, che intreccia saperi, esperienze e linguaggi differenti, offrendo strumenti teorici e pratici per affrontare con consapevolezza le trasformazioni in corso.
Questo metodo consente di affrontare la sostenibilità non come un concetto astratto, ma come una questione che tocca direttamente la vita quotidiana e le scelte politiche, economiche e culturali. Sostenibilità, in questa prospettiva, significa ripensare le relazioni tra esseri umani, ambiente e modelli produttivi, tenendo conto delle diseguaglianze globali e delle responsabilità locali.
Un programma ricco di voci e contributi
Alla presentazione hanno preso parte studiosi, esperti del settore, amministratori pubblici e rappresentanti della società civile. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Collevecchio, Federico Vittori, l’antropologa culturale e giornalista Tiziana Ciavardini ha aperto il dibattito con una riflessione sul ruolo dei piccoli comuni nella percezione della sostenibilità.
La professoressa Mariella Nocenzi ha illustrato l’impostazione generale del volume, mentre la professoressa Giovanna Gianturco si è soffermata sul tema della mobilità sostenibile. Il professor Vanni Resta, anch’egli docente presso il Dipartimento Coris e Ambasciatore del Patto Europeo per il Clima, è intervenuto con un contributo dedicato alla green-sharing economy e all’economia circolare: due pilastri fondamentali per ridefinire i modelli di produzione e consumo in un’ottica rigenerativa e inclusiva.
Dal territorio alla transizione: pratiche e testimonianze
L’evento, tra i protagonisti, ha visto la presenza di Riccardo Valentini (Università della Tuscia), il presidente di ESGR Francesco Rutelli, Giorgio Galotti della Fondazione Ecosistemi e Giammarco Palmieri, presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale. Quest’ultimo ha raccontato l’esperienza concreta delle comunità energetiche rinnovabili e solidali avviate nella Capitale, come esempio virtuoso di governance territoriale e partecipazione attiva.
Il protagonismo giovanile nella sostenibilità
Un momento significativo è stato dedicato al dialogo con gli studenti e le studentesse dell’Istituto Onnicomprensivo “Sandro Pertini” di Magliano Sabino – Collevecchio – Montebuono. I giovani hanno avuto l’opportunità di far sentire la propria voce e di confrontarsi direttamente con i relatori sul tema della comunità energetica rinnovabile, partecipando attivamente alla discussione sulla sostenibilità come impegno collettivo e intergenerazionale.
Indagine BVA Doxa: i giovani italiani spingono la transizione sostenibile
Che la sostenibilità sia un argomento giovanile lo dimostrano anche le ultime ricerche. Ad esempio, secondo quanto emerge dall’indagine BVA Doxa per Cassa Depositi e Prestiti, che ha coinvolto oltre 3mila cittadini tra i 14 e i 74 anni, la sostenibilità non è più vista come un ideale, ma come una necessità concreta per la maggior parte degli italiani, in particolare tra i giovani.
Inoltre, il 90% conosce il concetto di ESG e l’81% considera la sostenibilità un obiettivo fondamentale per il futuro del Paese. La consapevolezza si traduce in comportamenti quotidiani: raccolta differenziata, risparmio energetico, acquisti di prodotti ecologici e mobilità sostenibile.
Anche le scelte finanziarie riflettono questo cambiamento: il 37% dei giovani intende investire in prodotti ESG. Le istituzioni, in particolare lo Stato e la Cassa Depositi e Prestiti, sono viste come attori chiave per guidare la transizione ecologica. Il ruolo dei giovani è centrale: sono più informati, più coinvolti e pronti ad agire per un futuro sostenibile.
Conclusioni e saluti finali
Le conclusioni sono state affidate a Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASVIS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) e coautore del volume, intervenuto con un videomessaggio finale. A chiudere l’evento, un momento conviviale offerto dal Centro Ricreativo Anziani di Collevecchio, a testimonianza dell’importanza della comunità e del dialogo tra generazioni.
Un’iniziativa per costruire consapevolezza
L’iniziativa è promossa con il supporto della Fondazione Manlio Resta, impegnata da anni nella promozione della cultura e della sostenibilità nei territori. Un’occasione preziosa per costruire consapevolezza, condividere buone pratiche e rafforzare il legame tra sapere, cittadinanza attiva e futuro del pianeta.
