È APPENA ENTRATO IN VIGORE IL DIVIETO DI UTILIZZO DI MUNIZIONI AL PIOMBO PER CACCIARE ALL’INTERNO DELLE ZONE UMIDE. LA LAV ESPRIME LA SUA INSODDISFAZIONE SULLA RESTRIZIONE CHE SARÀ FACILMENTE VIOLATA E NON VIETA LA CACCIA
«Il governo tuteli l’ambiente e gli animali con norme davvero efficaci», è la risposta della Lega Anti Vivisezione LAV a una disposizione appena approvata. Da oggi, 16 febbraio 2023, infatti, è entrato in vigore il divieto di utilizzo di munizioni al piombo nelle zone umide, previsto dal Regolamento Europeo 2021/57.
Tale direttiva ha lo scopo di limitare la dispersione di questa sostanza chimica, perché sottoposta dalla normativa europea a particolari restrizioni. Queste riguardano la fabbricazione, l’immissione sul mercato e l’uso di sostanze e miscele considerate pericolose.
Inoltre, il divieto comincia a realizzare l’accordo sulla conservazione degli uccelli acquatici migratori, sottoscritto anche dall’Unione Europea. Accordo che fin dal 1999 impegna i sottoscrittori a far cessare quanto prima l’utilizzo di munizioni al piombo nelle zone umide. Ciò a causa del suo gravissimo impatto su ogni forma di vita di quelle aree.
Divieto di utilizzo di munizioni al piombo: il governo mette la toppa
Il divieto non proibisce la caccia nelle zone umide, ma impone solo di sostituire le munizioni al piombo con altre costituite da materiale diverso.
La direttiva non è, tuttavia, gradita ai cacciatori, ai quali è prontamente giunto in soccorso il governo italiano che ha già diffuso una “circolare applicativa”.
Sembra che si vogliano allentare i nuovi limiti imposti ai cacciatori ancor prima che siano applicati. Non convince nemmeno l’ambito di applicazione del divieto.
La stessa definizione di “zona umida” è, infatti, reinterpretata in contrasto con lo stesso Regolamento. In questo modo, si limita l’estensione del territorio sul quale deve essere applicato il divieto. Come se non bastasse, nella circolare è anche argomentato una possibilità riservata ai cacciatori. Questi potranno, così, aggirare la sanzione prevista se saranno sorpresi a portare con sé cartucce al piombo all’interno o nei pressi delle zone umide.
LAV: “Il governo è dalla parte dei cacciatori”
Se un cacciatore dovesse essere colto dalla vigilanza con delle cartucce al piombo in tasca, sarà sufficiente seguire le istruzioni descritte nella circolare. Tutto ciò è riportato in un documento sottoscritto dal ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, che avrebbe il compito di tutelare l’ecosistema applicando anche le disposizioni europee. Ma è stato sottoscritto anche dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che con caccia e ambiente non c’entra.
«Questo governo si dimostra sempre più dalla parte dei cacciatori e contro gli animali e l’ambiente, anche a costo di violare la normativa comunitaria – dichiara Massimo Vitturi, responsabile nazionale LAV, Animali Selvatici -. Noi stiamo preparando la nostra mobilitazione nazionale che a marzo vedrà la discesa in piazza di tutte le sedi LAV contro caccia selvaggia e ogni altra forma di caccia, a tutela degli animali selvatici e dei cittadini che saranno messi a rischio dalla decisione del governo di far entrare i cacciatori nelle città».