venerdì, Giugno 13, 2025

L’ONU istituisce la Giornata Mondiale del Fair Play

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IL FAIR PLAY NON È SOLO UNA REGOLA DELLO SPORT, MA UN PRINCIPIO UNIVERSALE CHE UNISCE PERSONE, CULTURE E GENERAZIONI. L’ONU LO RICONOSCE CON LA “GIORNATA MONDIALE DEL FAIR PLAY”, CELEBRANDO IL RISPETTO, LA LEALTÀ E L’INTEGRITÀ COME STRUMENTI PER COSTRUIRE UNA SOCIETÀ PIÙ GIUSTA

L’ONU istituisce il “World Day Fair Play”: il 19 maggio diventa simbolo globale di lealtà e rispetto

Il 1° luglio 2024, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 19 maggio come Giornata Mondiale del Fair Play. La risoluzione rappresenta un riconoscimento ufficiale del valore universale del fair play.

Questa data diventa emblema dei principi olimpici e dei valori fondamentali dello sport: lealtà, rispetto e integrità. L’iniziativa ha ricevuto un forte sostegno da parte dell’Ungheria, patria dell’attuale presidente del Comitato Internazionale per il Fair Play (CIFP), Jenö Kamuti.

Le origini del movimento: tutto parte nel 1963

La Giornata Mondiale del Fair Play affonda le sue radici nel 1963. Il 7 settembre di quell’anno, su iniziativa del tennista francese Jean Borotra, nacque il nucleo fondativo del futuro CIFP, ossia Comitato Internazionale per il Fair Play (in inglese International Fair Play Committee).

Il CIFP premia ogni anno atleti, allenatori e cittadini che si sono distinti per comportamenti esemplari ispirati al fair play. Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha ufficialmente riconosciuto il CIFP come custode dei valori sanciti dalla Carta Olimpica.

Questo momento storico ha dato impulso a una lunga tradizione di impegno per l’etica sportiva.

Dal Belgio un impulso concreto: il Panathlon e il “Relay du Fair-Play”

A partire dal 2013, il Panathlon Wallonie-Bruxelles ha avviato un’attiva promozione del fair play. Ogni anno, nel mese di settembre, organizza una settimana ricca di eventi.

Tra questi spicca il “Relay du Fair-Play”, una staffetta simbolica che richiama l’importanza della correttezza sportiva.

Un’alleanza europea per il fair play

Nel 2020, tre grandi realtà hanno unito le forze: Panathlon International, CIFP ed European Fair Play Movement (EFPM). Il loro obiettivo comune? Istituire ufficialmente una Giornata Mondiale del Fair Play. La data scelta, il 7 settembre, che rievoca la fondazione del CIFP.

Prima celebrazione a Bruxelles: una cerimonia simbolica e solenne

La prima celebrazione ufficiale si è svolta il 7 settembre 2020 a Bruxelles, nella storica Sala del Municipio. La giornata ha incluso firme solenni, attività sportive e incontri pubblici.

Da allora, ogni anno, Bruxelles ospita l’evento, con il sostegno delle autorità locali. Una tradizione che rafforza il legame tra istituzioni, cittadini e sport.

Il CIO celebra il 19 maggio 2025: fair play al centro dell’agenda olimpica

Il 19 maggio 2025, il Comitato Nazionale Italiano Fair Play ha celebrato per la prima volta la Giornata Mondiale del Fair Play. La cerimonia si è svolta nella Sala Koch del Senato della Repubblica, a Roma.

Presenti rappresentanti delle istituzioni, del mondo sportivo e imprenditoriale. L’incontro ha rilanciato il messaggio del fair play come cultura del rispetto, anche verso l’ambiente e le persone.

Il fair play unisce e costruisce comunità

«Il World Fair Play Day è un appuntamento speciale indetto all’assemblea generale dell’ONU, ricordando a tutti che c’è bisogno di una grande transizione etica, di valori condivisi per l’intera umanità», ha dichiarato Ruggero Alcanterini, presidente del Comitato Nazionale Italiano Fair Play, ai microfoni di ONA News.

Il fair play favorisce il rispetto reciproco e valorizza ogni persona. Insegna a onorarsi a vicenda e a superare le divisioni culturali. Contribuisce a rafforzare le giovani generazioni, mostrando come lo sport possa guidare il cambiamento sociale. Costruisce comunità più coese, inclusive e resilienti.

Fair play per la sostenibilità e contro ogni forma di violenza

«Il rispetto per la vita umana è il primo fondamento del fair play», ha affermato l’avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, ONA. «Questo vale nei campi di gioco, ma ancor più nei luoghi di lavoro dove ancora oggi, come accade con l’amianto, la sicurezza viene sacrificata in nome del profitto. Non può esistere un mondo giusto senza correttezza e questo lo apprendiamo anche dai vari teatri di guerra che affliggono il nostro mondo. Mi onoro di far parte del Consiglio Direttivo Nazionale CNIFP. Essere stato eletto lo considero un passaggio fondamentale della mia vita di intellettuale, avvocato, scrittore e giornalista. Penso che il Fairplay dovrebbe essere materia di studio per ii nostri ragazzi a partire dalle scuole».

Il ruolo del fair play è fondamentale nell’educare al rispetto delle regole e degli avversari. Una cultura che combatte il doping, la violenza e ogni abuso nello sport. La Giornata Mondiale del Fair Play diventa una piattaforma per coinvolgere più persone nello sport.

Contribuisce al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) 3, 4, 5, 10 e 16.

Sport come strumento di pace, inclusione ed empowerment

La risoluzione ONU riconosce il fair play come valore guida anche nella vita quotidiana. Lo sport viene celebrato come motore di pace, coesione sociale, inclusione ed empowerment femminile. Ribadita l’indipendenza del mondo sportivo e il ruolo guida dei Comitati Olimpici e Paralimpici. L’appello alle nazioni è chiaro: sensibilizzare e promuovere il fair play a ogni livello.

Una cultura del rispetto contro l’indifferenza

«Chi viola le regole del gioco mette a rischio una partita – ha concluso Bonanni – ma chi viola le regole della sicurezza, mette a rischio la vita. E questo non è accettabile. Il fair play deve diventare un principio universale, che guidi ogni scelta personale, professionale e politica».

Il messaggio conclusivo è potente. Il fair play deve ispirare non solo lo sport, ma anche la politica, l’economia e la sanità pubblica. In un Paese dove l’amianto continua a mietere vittime, una cultura del rispetto è più urgente che mai. Il fair play diventa simbolo di un’etica nuova, capace di dare valore alla vita e alla dignità umana.

Sono intervenuti

Hanno preso parte all’evento, tra gli altri: Gherardo Casini, in rappresentanza dell’ONU, il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani e il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi. E ancora: Fabrizio Fasani del Centro Studi Cross Route Impresa, Marco Mezzaroma (Presidente Sport e Salute), Roberto Novelli (Consigliere Regionale FVG), e Claudio Bardini (docente di Scienze Motorie). Presente anche la d.ssa Rossana Ciuffetti (Direttore Sport Impact), la rappresentante CONI multi-campionessa Alessandra Sensini e Giuseppe Palazzo (MAECI).

Numero verde ONA

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