EDWARD OSBORNE WILSON (1929-2021), BIOLOGO STATUNITENSE E DOCENTE PRESSO L’UNIVERSITÀ DI HARVARD, È STATO UNO DEI PIÙ INFLUENTI E APPREZZATI SCIENZIATI DEL NOSTRO TEMPO. INSIGNITO PER DUE VOLTE DEL PREMIO PULITZER PER LA SAGGISTICA, RITENEVA CHE “IL PROCESSO MENTALE È IL PRODOTTO DI UN CERVELLO FORGIATO DAL MARTELLO DELLA SELEZIONE NATURALE SULL’INCUDINE DELLA NATURA”. A UN ANNO DALLA SUA SCOMPARSA, È USCITA UNA NUOVA EDIZIONE DELLA SUA OPERA “SULLA NATURA UMANA”
Edward Osborne Wilson è considerato l’erede naturale di Darwin e il fondatore della sociobiologia e della psicologia evolutiva. Ha sviluppato le basi della moderna conservazione della biodiversità, ricevendo molti premi importanti come riconoscimento della sua ricerca e del suo attivismo ambientale.
A un anno dalla scomparsa del celebre scienziato, è uscita una nuova edizione di “Sulla natura umana”, opera fondante della sociobiologia. Il lavoro valse al suo autore il Premio Pulitzer (1979) e gettò le basi per il nuovo e rivoluzionario campo di ricerca della sociobiologia.
“Sulla natura umana”, l’opera di Wilson che approfondisce il legame tra la biologia e il comportamento umano
“Sulla natura umana” è il grande lavoro dello scienziato statunitense che chiarisce l’importanza della biologia per la comprensione del comportamento umano. Alla base del concetto di sociobiologia vi è il principio secondo cui il comportamento sociale degli animali è regolato da meccanismi genetici innati.
Ogni considerazione di ordine etico o culturale è subordinata al fattore genetico dell’evoluzione e della selezione naturale. La sociobiologia spiega i comportamenti sociali quale risultato di processi selettivi naturali volti alla sopravvivenza e all’evoluzione, applicando alle scienze sociali il principio biologico darwiniano.
Il dibattito natura-cultura al centro del pensiero e dell’opera di Wilson
Wilson oltrepassò il limite zoologico che separa le scienze naturali da quelle umane e sfidò i vecchi pregiudizi sul dibattito natura-cultura. Iniziò, dunque, una nuova fase nella più importante controversia intellettuale della sua generazione: uomo naturale contro uomo culturale. Lo studioso volle fondare un campo di indagine a metà strada tra le scienze della natura e le discipline sociali: la sociobiologia.
Auspicò anche la convergenza di idee in discipline diverse quali filosofia, biologia ed evoluzione che chiamò consilienza. Uno dei maggiori contributi di Wilson alla conoscenza fu il concetto della coevoluzione genetico-culturale. Questo ben spiega come cultura e genetica si intrecciano per creare la complessità della vita umana.