LO SCORSO 27 LUGLIO, IL MOLO INNOCENZIANO DEL PORTO DEI PESCATORI DI ANZIO È STATO TEATRO DI UN EVENTO UNICO NEL SUO GENERE: IL FISHART PORTO CULTURA. ORGANIZZATO DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ANZIO, L’INCONTRO HA ESPLORATO LE MOLTEPLICI PROSPETTIVE DEL MARE E IL SUO SIGNIFICATO CULTURALE ATTRAVERSO UN VIAGGIO ARTISTICO E EDUCATIVO. L’INIZIATIVA È STATA DOCUMENTATA PER UN FILM SUL TEMA DELL’INQUINAMENTO MARINO IN COLLABORAZIONE CON RAI-NEWS
Obiettivi di FishArt Porto Cultura
FishArt Porto Cultura ha avuto come obiettivo principale aumentare la consapevolezza sulle condizioni ambientali del mare di Anzio (Roma), affrontando i problemi legati all’inquinamento e allo sfruttamento insostenibile delle aree costiere. Attraverso percorsi creativi e artistici, il progetto ha contribuito alla riqualificazione sostenibile dello spazio pubblico, incoraggiando la partecipazione della comunità locale.
Il porto è stato scelto per la sua storica connessione con la pesca e la vita marina, in grado di offrire un contesto autentico e suggestivo per un evento dedicato alla salvaguardia del mare. Durante la manifestazione, il Marine Trash Museum ha ospitato opere d’arte e manufatti realizzati dai partecipanti.
A fine evento, ognuno di essi ha rimosso le proprie opere, enfatizzando la responsabilità individuale nella gestione dei rifiuti.
Insomma, questo museo temporaneo ha messo in luce come la creatività possa essere un potente strumento per promuovere la consapevolezza ambientale e incoraggiare pratiche di riciclo sostenibile.
Quando creatività e sostenibilità vanno di pari passo
FishArt Porto Cultura ha raggiunto i suoi obiettivi principali, unendo l’arte e la consapevolezza ambientale per promuovere la protezione del mare e delle aree costiere. Attraverso installazioni artistiche, performance musicali, laboratori di co-creazione e iniziative educative, l’evento ha evidenziato l’importanza di preservare il nostro ecosistema marino e ha sensibilizzato il pubblico sui pericoli dell’inquinamento e dello sfruttamento insostenibile. Questo connubio tra arte e ecologia ha creato un potente strumento di comunicazione, capace di coinvolgere la comunità locale e ispirare un cambiamento positivo.
Ha altresì dimostrato che la creatività e la consapevolezza ambientale possono collaborare efficacemente per costruire un futuro più sostenibile, trasformando il porto di Anzio in un simbolo di rinascita ecologica e culturale. Ma conosciamo i protagonisti dell’evento.
Gli artisti presenti a FishArt Porto Cultura
Numerosi artisti hanno partecipato all’iniziativa, portando contributi unici e significativi.
Dadara ha presentato un’installazione artistica inedita che riflette ironicamente sulla relazione tra uomo e natura, invitando a considerare l’uscita di emergenza verso un altro pianeta.
Perera Elsewhere ha eseguito una performance musicale ispirata alla conservazione marina, mentre Romolo Basili ha esposto le sue sculture di animali marini realizzate con bottiglie di plastica, evidenziando il pericolo della plastica per gli esseri viventi.
Cristiano Cesolari, detto “Lotoprod” ha presentato installazioni multimediali sull’impatto dell’inquinamento marino.
L’installazione evocativa di Ibis Onlus (Gruppo di Ricerca di Arte e Artigianato) nel Porto dei Pescatori ha invece rappresentato il disorientamento causato dall’inquinamento attraverso una struttura labirintica.
E ancora
Legambiente Circolo “Le Rondini” Anzio-Nettuno ha organizzato iniziative educative e di sensibilizzazione sull’inquinamento marino e costiero.
La fotografa Bianca Simonetti ha creato opere che celebrano la bellezza del mare e promuovono la protezione dell’ambiente marino, sovrapponendo fotografie di rifiuti marini a immagini di food photography per evidenziare l’impatto delle plastiche sugli alimenti.
Giuseppe Lupinacci ha presentato fotografie artistiche che documentano la vita sottomarina e l’impatto umano sull’ecosistema, mentre il monegasco Marold Langer-Philippsen ha esplorato l’evoluzione del mare attraverso installazioni sonore.Altri contributi notevoli sono stati forniti da Artalo Lab, che ha creato un’installazione che rappresenta un feto fluttuante in un grembo femminile fatto di reti da pesca, e da Roberta Fucci, con un’illustrazione interattiva sui rifiuti marini.
Laura Buffa di ALTEREQUO ha presentato “Plastocene”, uno spazio espositivo che riflette sull’uso trasformativo della plastica raccolta dalle spiagge, mentre Ilaria Paccini ha affrontato il tema delle specie aliene invasive.
Laboratori e creazioni uniche
CON_TATTO & @UPublishing hanno organizzato laboratori di lettura e disegno per bambini, promuovendo il riciclo creativo e l’amore per il mare. ALmaCreaz ha esposto creazioni uniche realizzate con materiali trovati sulle spiagge di Anzio, celebrando la bellezza e la storia del mare, mentre Allegra Guerrazzi ha presentato maschere di cartapesta che rappresentano animali marini intrappolati nella plastica.
Dalia Valdez con Enchanted Art – Kidz Clay Lab ha coinvolto bambini e adulti in creazioni artistiche di argilla che sensibilizzano sull’importanza della biodiversità marina.
Souphiene Amiar ha esplorato la relazione tra elementi naturali e sostenibilità con un’installazione artistica, mentre l’Officina delle Memorie ha creato un mosaico di esperienze collettive attraverso narrazione e pratiche simboliche.
Jimlea Nadezhda Mendoza ha presentato uno studio sul biocultural diversity Lab dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, mentre Emaila Kangudie ha cantato una canzone introduttiva al Sunset Live di Perera Elsewhere. Infine, il DJ Joe Vangeli ha deliziato il pubblico con una selezione di Vibes Marittimi.
Risultato?
FishArt Porto Cultura è stato un evento straordinario dove l’arte e la consapevolezza ambientale si sono incontrate per celebrare e proteggere il nostro prezioso ecosistema marino. Grazie alla partecipazione di artisti e comunità, l’evento ha dato vita a un movimento creativo che speriamo continui a ispirare azioni positive per il futuro del mare e delle nostre coste.