martedì, Aprile 29, 2025

Esplorazioni socio-geografiche nel mare di Anzio: un approccio partecipativo per la sostenibilità

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UN ESEMPIO DI COME LA COLLABORAZIONE TRA ISTITUZIONI, SCIENZIATI E CITTADINI POSSA ESSERE UN ELEMENTO CRUCIALE PER PROMUOVERE LA SOSTENIBILITÀ A LIVELLO LOCALE E GLOBALE

Si tratta della prima esplorazione per mappare e documentare lo stato del mare di Anzio, nel contesto del progetto pilota CO>SEA, che mira a promuovere la sostenibilità socio-ambientale.

Andiamo a conoscere CO>SEA

CO>SEA è un laboratorio collaborativo che si inserisce in un ampio contesto dello studio oceanografico e sociale.

Nasce dall’esigenza di unire diverse competenze per affrontare in maniera innovativa le sfide ambientali globali che hanno impatti anche a livello locale. Il team, grazie al Premio della Commissione Europea per la Citizen Science 2024, sta sviluppando un modello di ricerca che combina scienza partecipativa, osservazione sul campo e reporting visivo.

Sostenuto dall’iniziativa europea SeaPaCS, esplora le interazioni tra società e ambiente marino, adottando metodologie di ricerca che incoraggiano il coinvolgimento diretto della comunità nella salvaguardia del mare.

Il progetto SeaPaCS

SeaPaCS è nato con lo scopo di sensibilizzare sulle conseguenze dell’inquinamento marino da plastica sulla biodiversità locale e di innescare azioni trasformative orientate alla sostenibilità nella città di Anzio.

Il team di studio

La squadra è composta dal Dipartimento MEMOTEF (Dipartimento di Metodi e Modelli per l’Economia, il Territorio e la Finanza) dell’Università La Sapienza di Roma, dall’agenzia indipendente di produzione visiva Raw-News, con il supporto della Lega Navale Italiana – sezione Anzio, in collaborazione con il Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia dell’Università di Siena e il patrocinio del Comune di Anzio.

La mappatura

Cuore di questo progetto è la mappatura partecipativa sociale, che ha coinvolto direttamente la comunità locale. Insieme all’associazione Legambiente Anzio-Nettuno Circolo “Le Rondini”, il team ha organizzato una spedizione in mare nel Golfo di Anzio. Sono stati raccolti dati e campioni per monitorare lo stato ecologico della costa e identificare le principali problematiche di natura ecologica, ambientale e sociale. L’obiettivo è portare all’attenzione pubblica le criticità che richiedono interventi tempestivi.

Le interviste

Questa ricerca è caratterizzata dalla partecipazione attiva e volontaria dei cittadini. Ad essere intervistati una varietà di attori locali, tra cui rappresentanti delle istituzioni, lavoratori marittimi e frequentatori del mare. Quattordici le interviste approfondite a gate-keeper e stake holder. Le domande hanno riguardato l’impatto delle criticità che interessano la salute degli oceani, nonché le azioni intraprese, come le pratiche di salvaguardia e cura attuate dagli abitanti.

Le risposte sono ora in fase di analisi semantica e geolocalizzazione. Ciò permetterà di arrivare ad avere una visione più chiara delle problematiche locali e delle soluzioni che andranno messe in atto dalla comunità per proteggere il mare.
Le interviste hanno permesso di raccogliere informazioni cruciali su cui è attualmente in corso l’elaborazione transdisciplionare dei risultati.

L’analisi delle acque

Oltre alle attività di mappatura sociale, è attivo anche un processo di monitoraggio bio-chimico delle acque marine. Sono stati prelevati campioni in prossimità degli scarichi e dei punti di immissione in mare, con l’obiettivo di esaminare la qualità dell’acqua e identificare eventuali contaminazioni.

I risultati della ricerca

I risultati delle interviste sono previsti per l’estate 2025.
L’obiettivo finale è quello di sviluppare un modello replicabile per la governance sostenibile degli oceani, promuovendo una gestione condivisa e informata delle risorse marine.

Il laboratorio

Tra le attività del gruppo di ricerca, l’Università La Sapienza di Roma ha supportato il progetto pilota “CoSea_Lab. Laboratorio Collaborativo per il mare e la sostenibilità socio-ambientale nel Golfo di Anzio”, tramite il programma dedicato “Bando Terza Missione 2024”. Un passo fondamentale per uno studio innovativo che unisce scienza, cittadinanza attiva e azione concreta per la protezione del nostro ambiente marino.

La prima esplorazione con interviste, mappatura e raccolta dati bio-chimici sullo stato dell’acqua nel golfo di Anzio a cura del gruppo di ricerca CO>SEA

Numero verde ONA

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