DAL 18 AL 25 GIUGNO 2025, LA RASSEGNA “CIMELI DEL CALCIO” HA TRASFORMATO IL MUSEO GIANNINI (MUG) DI LATINA IN UNO SPAZIO DI RIFLESSIONE SULLA STORIA SPORTIVA MA ANCHE SUI VALORI CIVILI ED EDUCATIVI CHE ATTRAVERSANO IL MONDO DEL CALCIO E SI ALLARGANO ALLA SOCIETÀ
Un’iniziativa che va oltre la celebrazione del pallone, intrecciando sport, cultura e impegno per una cittadinanza più consapevole e coesa.
Promossa da International Football Museum, Libertas Provinciale Roma e Panathlon Club Latina, con la collaborazione dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) e del Comitato Nazionale Italiano Fair Play, la mostra ha raccontato quasi un secolo di storia calcistica attraverso oggetti iconici: scarpini, palloni originali, fotografie e testimonianze legate ai Mondiali, dal 1934 a oggi.
Lo sport come patrimonio culturale e sociale
Durante la giornata conclusiva, il museo si è animato di interventi significativi da parte di allenatori, amministratori e attivisti. Tra questi, il presidente dell’AIAC Latina (Associazione Italiana Allenatori Calcio) Giuseppe Pietrocini ha ricordato il valore formativo dell’esposizione: “Abbiamo esposto palloni originali utilizzati nelle prime partite da tecnici oggi celebrati, proprio per raccontare l’inizio di percorsi straordinari”.
Etica, ambiente e salute: il gioco come strumento di prevenzione
Uno dei momenti più profondi è stato l’intervento dell’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’ONA, che ha ribadito la centralità dello sport nella costruzione di una cultura della salute e della prevenzione. Portando il saluto del presidente nazionale del Fair Play, Ruggero Alcanterini, Bonanni ha affermato:
“L’esposizione Cimeli del Calcio è molto più di una mostra: è un’occasione per promuovere i valori del fair play, della lealtà e della solidarietà. Lo sport, specie quello non professionistico, è una scuola di vita e una risorsa per la salute pubblica. Praticarlo significa anche prevenire malattie, combattere l’isolamento e rafforzare i legami sociali”.
Il messaggio è chiaro: parlare di sport significa parlare anche di benessere collettivo e di giustizia. L’ONA, da anni impegnato sul fronte della bonifica dell’amianto e della tutela delle vittime ambientali, considera eventi come questo un ponte tra memoria e futuro.
Parallelismi sottolineati anche dalla criminologa di ONA Melissa Trombetta.
Il Fair play come orizzonte civico
Il sindaco di Loreto Aprutino, Gabriele Mariotti – primo sindaco insignito del titolo “Fair Play” e appassionato collezionista – ha lanciato un invito a tutti i Comuni italiani ad aderire al Comitato Nazionale Fair Play, sottolineando l’importanza dello sport come leva etica nei territori: “Dallo sport possono nascere percorsi virtuosi in ogni ambito, dalla scuola all’impresa, dalle periferie alle istituzioni”.
Un premio per il talento e l’impegno
Tra le emozioni della serata, anche l’annuncio della “Panchina d’Oro Under 14” 2025, conferita a Gennaro Del Prete.
Carlo Dalia, presidente provinciale Libertas, ha ribadito il senso più profondo dell’evento: “Siamo orgogliosi di aver dato il nostro contributo cooperativo e gestionale a un evento che celebra sia la pratica sportiva che la sua storia”.
Il calcio, come ogni disciplina sportiva, può diventare veicolo di trasformazione sociale, memoria ambientale e cura delle relazioni umane. A Latina, per una settimana, lo sport ha raccontato non solo gol e trofei, ma storie di partecipazione e impegno civile. Ed è proprio da queste storie che può nascere un futuro più sano, giusto e sostenibile per tutti.