LA PUGLIA, RICCA DI VESTIGIA ROMANE, EREDITÀ BIZANTINE E MONUMENTI MEDIEVALI, SI RIVELA ATTRAVERSO UN ITINERARIO DENSO DI FASCINO, ARTE E CULTURA, ORGANIZZATO IN OCCASIONE DEL CAPODANNO DAL FAI (FONDO AMBIENTE ITALIANO). QUESTA REGIONE, HA VISTO PASSARE FEDERICO II DI SVEVIA, I NORMANNI E I BENEDETTINI, TUTTI ACCOMUNATI DA UN PROFONDO LEGAME CON LA NATURA E CON UN TERRITORIO UNICO
Capodanno in Puglia: prima tappa, Brindisi
In attesa del Capodanno, il 28 dicembre la prima tappa del FAI ci conduce a Brindisi, storica città portuale che per secoli ha rappresentato la porta d’Oriente, accogliendo pellegrini, crociati e mercanti diretti verso la Terrasanta. Questo crocevia di culture e tradizioni ha permesso alla città di conservare un patrimonio unico, che ancora oggi racconta la sua gloriosa storia.
La visita si apre con la chiesa di Santa Maria del Casale, un gioiello dell’arte romanico-gotica pugliese. L’edificio, austero e al tempo stesso maestoso, colpisce per le sue pareti interne rivestite di affreschi in stile bizantino. Queste opere, che raffigurano scene bibliche dai colori accesi e dai dettagli raffinati, evocano una profonda spiritualità e l’influenza artistica di culture lontane. Si racconta che San Francesco d’Assisi abbia pregato in questa chiesa al ritorno dalla Terrasanta.
Cosa che accresce il valore simbolico del luogo, trasformandolo in un ponte tra fede e storia.
Poco distante, il Castello Svevo si erge come una sentinella a difesa del porto. Questa imponente fortezza, voluta da Federico II, riflette il carattere pragmatico e strategico del sovrano svevo. Le sue mura possenti, affacciate sul mare, raccontano di una Puglia che nel Medioevo fu teatro di guerre, crociate e scambi commerciali. Oggi sede della Marina Militare, il maniero custodisce al suo interno un’aura austera e un fascino che riporta indietro nel tempo. Un gioiello di Brindisi è la chiesa di San Giovanni al Sepolcro.
Questa perla di architettura fu costruita probabilmente nell’XI secolo su iniziativa di Boemondo I d’Altavilla, celebre crociato e principe di Antiochia.
Questo luogo, avvolto nel mistero e oggi chiuso al culto, colpisce per le colonne ornate e le sculture medievali, simboli di una storia ricca di intrecci tra epoche e culture.
Polignano a mare
La giornata prosegue verso Polignano a Mare, in provincia di Bari, un borgo che sembra un anfiteatro naturale proteso verso il mare Adriatico.
Le sue case bianche, arroccate su scogliere a picco, si affacciano su grotte marine scolpite dal tempo e su acque cristalline che vanno dal turchese allo smeraldo.
Polignano, terra natale del celebre cantante Domenico Modugno, regala scorci da cartolina e un’atmosfera romantica che si respira in ogni angolo. Tra le curiosità, si narra che molte delle sue grotte, come Grotta Palazzese, abbiano ispirato leggende di marinai e pirati. Il che, aggiunge un tocco di mistero a questo incantevole luogo.
La serata si conclude con una cena a base di specialità pugliesi, un vero viaggio nei sapori autentici di questa terra generosa. Dalle orecchiette alle cime di rapa al pesce fresco, ogni piatto racconta storie di tradizioni culinarie tramandate nel tempo.
Martina Franca, gioiello del barocco
Il 29 dicembre, il viaggio si apre con la scoperta di Martina Franca, in provincia di Taranto, un autentico gioiello del barocco pugliese incastonato nel cuore della Valle d’Itria.
Questa cittadina, nata in epoca medievale e arricchita durante il periodo borbonico, incanta con il suo centro storico. Un labirinto di vicoli lastricati, archi eleganti e palazzi signorili che raccontano storie di antica nobiltà e raffinato artigianato. Le facciate bianche, tipiche dell’architettura pugliese, si uniscono ai balconi in ferro battuto ornati di fiori vivaci, creando un gioco di colori che affascina ogni visitatore.
Ma il vero cuore pulsante di Martina Franca è la Basilica di San Martino, capolavoro settecentesco che domina la piazza principale.
La sua facciata barocca, riccamente scolpita, sembra animarsi sotto lo sguardo attento di chi vi si sofferma.
Volute, colonne e figure di santi sembrano danzare in un intreccio di linee morbide e dettagli raffinati. All’interno, un imponente altare maggiore accoglie il Cristo in Gloria, un’opera dello scultore Giuseppe Sammartino che simboleggia la gioia della fede. Ogni angolo della basilica narra una storia di devozione popolare, espressa attraverso stucchi, dipinti e reliquie che custodiscono il legame indissolubile tra arte e spiritualità.
Cisternino uno dei borghi più belli d’Italia
Dopo aver assaporato l’atmosfera elegante di Martina Franca, il viaggio prosegue verso Cisternino (Brindisi), uno dei Borghi più Belli d’Italia. Questo piccolo centro, arroccato su una collina che domina la Valle d’Itria, ha radici antichissime.
Distrutto dai Goti e ricostruito dai monaci basiliani, si sviluppò attorno a una badia medievale. Il suo centro storico, immutato nel tempo, invita a perdersi tra vicoli stretti e piazzette accoglienti, dove ogni scorcio regala panorami suggestivi sulla valle circostante.
La Porta Grande, sormontata da una torre normanna e la chiesa di San Nicola, un austero edificio romanico, sono tappe imperdibili che testimoniano la stratificazione storica e culturale del borgo.
Una sosta per il pranzo offre l’opportunità di gustare le famose “bombette”. Parliamo di succulenti involtini di carne locale cotti alla brace, che rappresentano l’essenza della cucina tradizionale pugliese.
Locorotondo e le suggestive luminarie
Nel pomeriggio, si raggiunge Locorotondo (Bari), il cui nome richiama la caratteristica forma circolare del suo centro abitato. Famosa per le luminarie natalizie che trasformano le sue strade in un gioco di luci e colori, la cittadina si distingue per le sue “cummerse”.
Parliamo cioè di case bianche con tetti spioventi costruite con la tradizionale tecnica dei muri a secco. Queste abitazioni sembrano uscite da una fiaba, e passeggiare tra i vicoli, decorati con stelle e festoni natalizi, offre un’esperienza unica di magia e tradizione.
La visita a Locorotondo include la chiesa di San Nicola, un piccolo gioiello di architettura rurale che risale al XVII secolo.
Le sue linee semplici, influenzate dalle chiese murgiane (nome che deriva dall’omonimo altopiano carsico tra la Puglia e la Basilicata), si arricchiscono di decorazioni dai colori vivaci e simboli che richiamano la devozione popolare.
Da ogni angolo del borgo si possono ammirare panorami straordinari sulla Valle d’Itria.
Dal mosaico di uliveti secolari, ai vigneti e trulli che si estendono a perdita d’occhio, l’atmosfera è magica.
E il viaggio continua…
Masseria Jesce e Altamura
La giornata del 30 dicembre si apre con una visita alla suggestiva Masseria Jesce, in agro di Altamura (Bari), un complesso rurale immerso nella quiete della campagna murgiana, che affonda le sue radici nel IV secolo a.C. Questo luogo, che trasuda storia e spiritualità, rappresenta uno straordinario esempio di fusione tra la vita agricola e il sacro.
Al suo interno, si trova una cripta dedicata a San Michele Arcangelo, venerata per i suoi affreschi medievali e del XVII secolo. Le pareti, animate da colori vividi e dettagli intricati, raffigurano scene religiose che evocano un profondo senso di sacralità. La masseria è circondata da un paesaggio fiabesco, fatto di dolci colline, uliveti secolari e muretti a secco, che disegnano un quadro naturale intriso di quiete e bellezza.
Proseguendo, l’itinerario giunge ad Altamura, una città che unisce il fascino della storia medievale con un paesaggio tipico dell’altopiano delle Murge. Qui si erge la maestosa Cattedrale di Santa Maria Assunta, voluta dall’imperatore Federico II nel 1232. Questo capolavoro architettonico, con il suo imponente portale gotico, rappresenta un unicum tra le cattedrali federiciane, arricchito da sculture che combinano elementi religiosi e mitologici.
All’interno, le navate trasmettono un senso di grandezza e austerità, mentre la luce, filtrata attraverso le vetrate istoriate, conferisce all’ambiente un’atmosfera solenne. Ma la cattedrale non è solo un luogo di culto. Rappresenta anche un simbolo del potere svevo, un legame indissolubile tra la città e la figura carismatica di Federico II.
Dopo una passeggiata tra le vie del centro storico, animate da botteghe artigianali e panifici che sfornano il celebre pane di Altamura, si prosegue verso Bitonto (Bari), città dal fascino intramontabile.
Il fascino intramontabile di Bitonto
A Bitonto, la visita alla Cattedrale di San Valentino offre un’immersione nell’arte romanica pugliese. Questo edificio sacro, che risale al XII secolo, sorprende per la sua eleganza e la ricchezza dei dettagli. L’ambone marmoreo (una struttura architettonica sopraelevata dalla quale vengono proclamate le letture) del Maestro Nicolaus, decorato con figure degli evangelisti e motivi simbolici, racconta una storia di fede e potere, in cui il sacro si mescola alla celebrazione della dinastia sveva. La cattedrale, circondata da un centro storico ricco di vicoli e piazze pittoresche, rappresenta il cuore spirituale e culturale della città.
Nel tardo pomeriggio, il viaggio si conclude a Bari. Qui, i visitatori saranno accolti in un’atmosfera raffinata presso il Palazzo Iannuzzi, un elegante edificio neoclassico che domina una delle principali vie del centro.
Tra gli arredi sontuosi e i dettagli architettonici che riflettono l’eleganza ottocentesca, gli ospiti possono rilassarsi con un aperitivo esclusivo, un momento conviviale che celebra i sapori della Puglia.
Il palazzo, un tempo residenza di una delle famiglie più influenti della città, conserva un fascino intramontabile e offre una cornice ideale per concludere una giornata ricca di arte, storia e bellezze naturali.
Ruvo di Puglia, Museo Jatta e Bisceglie
L’ultimo giorno dell’anno si avvicina, ma l’itinerario continua a svelare le meraviglie della Puglia.
La giornata inizia a Ruvo di Puglia, in provincia di Bari, una città che affonda le sue radici nell’antichità, ma che raggiunse il suo splendore durante il Medioevo.
Il cuore del borgo è la Cattedrale di Maria Assunta, capolavoro del romanico pugliese, costruita nel XIII secolo. La facciata, austera e maestosa, è dominata da un magnifico rosone a dodici raggi, simbolo della perfezione divina, che sembra catturare e diffondere la luce in un gioco ipnotico di ombre e colori.
Accanto al rosone, si trova un’effige scolpita che, secondo la leggenda, rappresenterebbe Federico II, l’imperatore svevo che tanto influì sulla storia e sull’architettura della regione. Questa figura misteriosa, avvolta da storie e supposizioni, aggiunge un’aura di fascino e curiosità al luogo, rendendolo una tappa imprescindibile per gli amanti della storia.
Le meraviglie del museo
La visita prosegue con il Museo Jatta, un vero scrigno del passato, ospitato in un elegante palazzo ottocentesco. Questo museo, unico in Italia per essere rimasto intatto nella sua forma originaria, custodisce oltre duemila reperti archeologici raccolti dalla famiglia Jatta, antichi proprietari dell’edificio. Tra i pezzi più celebri spicca il Vaso di Talos, un cratere a figure rosse del IV secolo a.C., che raffigura il mito del gigante di bronzo, guardiano di Creta, trafitto da una freccia.
Ogni sala del museo offre uno sguardo prezioso sulla vita, le credenze e l’arte delle antiche popolazioni che abitavano questa terra, dai Peucezi ai Romani, con ceramiche, monete e oggetti rituali che raccontano storie millenarie.
Nel pomeriggio, l’itinerario si sposta verso Bisceglie, in provincia di Barletta-Andria-Trani, una città di mare che mescola il fascino medievale con la bellezza dei suoi scorci costieri.
Il tempio romanico di Bisceglie
Tra le gemme di Bisceglie spicca la chiesa di Santa Margherita, un piccolo tempio romanico del XII secolo che sorge come una perla nascosta tra le vie del centro storico.
Edificata da Falco, un giudice della Curia Imperiale, questa chiesa rappresenta un atto di devozione e un omaggio alla cultura romanica. La facciata, semplice ma elegantemente proporzionata, nasconde un interno ricco di dettagli ornamentali che testimoniano la raffinatezza del periodo. Il sito è avvolto da un’atmosfera di quiete e spiritualità, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.
Bisceglie offre anche un contesto paesaggistico unico, con il suo lungomare che si affaccia su un Adriatico spesso calmo e cristallino.
Il porto antico, animato dalle barche dei pescatori locali, e le vicine Grotte di Ripalta, spettacolari cavità naturali scolpite dal mare nella roccia calcarea, sono testimonianze della perfetta simbiosi tra natura e cultura in questa terra.
E Capodanno sia!
Capodanno a Conversano
Il primo giorno dell’anno si apre con la visita alla Cattedrale di Conversano (provincia di Bari), un imponente edificio romanico che domina il centro storico di questa affascinante cittadina pugliese. Costruita sulle fondamenta di un antico tempio paleocristiano, la cattedrale è un testimone silenzioso delle epoche che hanno attraversato questa terra.
La facciata austera, impreziosita da un rosone e portali scolpiti, accoglie i visitatori in uno spazio sacro dove si intrecciano fede e arte. L’interno, con le sue navate maestose e i giochi di luce che filtrano attraverso le vetrate istoriate, invita alla contemplazione, offrendo un momento di pace e riflessione.
A pochi passi si trova il monastero di San Benedetto, una vera e propria perla di storia e leggenda.
Secondo la tradizione, il monastero, fondato da San Mauro, discepolo di San Benedetto, si affermò nei secoli come un influente centro spirituale e culturale, reso unico dalla figura della “badessa mitrata”, una donna con poteri spirituali e amministrativi pari a quelli di un vescovo.
Questa leggenda, che si mescola alla realtà storica, racconta di una comunità monastica all’avanguardia, in cui il sapere e la fede si intrecciavano in un equilibrio di rara bellezza.
Monopoli: una città che sembra uscita da una cartolina
Il viaggio prosegue verso Monopoli (Bari), una città che sembra uscita da una cartolina, con le sue case bianche che si affacciano a picco sul mare. Passeggiare per il centro storico significa immergersi in un labirinto di vicoli lastricati, dove ogni angolo racconta storie di marinai, commerci e vita quotidiana.
Monopoli è famosa per il suo Castello di Carlo V che sorveglia il porto, e per le sue numerose chiese, come la barocca chiesa di Santa Maria Amalfitana, che sorge su un antico insediamento rupestre.
La città vanta una straordinaria bellezza naturalistica, con il mare cristallino che accarezza spiagge e calette segrete, mentre i pescatori al lavoro sulle barche conferiscono autenticità al paesaggio.
Secondo la leggenda, una grotta marina custodirebbe un antico tesoro lasciato dai pirati secoli fa.
Capodanno si è fermato in Puglia
Questo viaggio in Puglia è un’immersione nell’essenza di una terra che preserva storia, arte e tradizioni.
Offre esperienze che spaziano dal silenzio delle cattedrali alla vitalità dei borghi costieri, in cui si intrecciano leggende e realtà con la bellezza intatta dei suoi paesaggi.
La Puglia non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere, capace di regalare emozioni profonde e di lasciare un segno indelebile.
Come un mosaico fatto di tasselli diversi ma perfettamente armonici, questa terra rappresenta l’essenza dell’Italia meridionale.
Tornare a casa significa portare con sé non solo ricordi, ma la sensazione di aver respirato un pezzo di infinito, dove la bellezza non ha confini.