sabato, Novembre 8, 2025

Dalla spiaggia alla cartiera: la nuova vita della posidonia

Ultime News

L’ACCUMULO DI POSIDONIA SULLE SPIAGGE, DETTA BANQUETTE, DIVENTA CARTA: AL SALONE DELLA CSR DI MILANO, COSTA EDUTAINMENT PRESENTA UN PROGETTO CHE TRASFORMA GLI “SCARTI” DEL MEDITERRANEO IN RISORSA, UN ESEMPIO CONCRETO DI ECONOMIA CIRCOLARE CHE UNISCE SCIENZA, IMPRESA E TERRITORIO

C’è un filo che lega le onde del Tirreno alle mani di un artigiano toscano: è fatto di foglie di posidonia, la pianta marina simbolo del Mediterraneo, che dopo aver protetto i nostri fondali torna a raccontare la sua storia su un foglio di carta.

Il progetto, presentato da Costa Edutainment al Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale di Milano, nasce da una collaborazione tra ASA Spa, l’Acquario di Livorno, l’artigiana Lea Bilanci, il professor Francesco Cinelli e Cartiere Favini, tra le più innovative d’Europa nella produzione di carte ecologiche.

L’idea è semplice ma rivoluzionaria: trasformare un materiale naturale considerato uno “scarto” – le foglie secche di posidonia accumulate sulle spiagge, la “banquette” – in una risorsa circolare, utile a produrre carta biodegradabile e sostenibile.

«Questo progetto rappresenta la nostra visione di economia circolare applicata», spiega Simona Bondanza, Head of Sustainability di Costa Edutainment. «La posidonia ci insegna che in natura nulla è rifiuto: ogni elemento ha un ruolo e anche ciò che sembra scarto può diventare valore condiviso».

Perché la posidonia e la banquette sono importanti

La Posidonia oceanica è spesso confusa con un’alga, ma in realtà è una vera pianta superiore marina, dotata di radici, rizomi, fiori e frutti. Vive soltanto nel Mar Mediterraneo, dove forma vaste praterie sottomarine tra uno e quaranta metri di profondità.

Questi prati sono tra gli ecosistemi più produttivi del pianeta: offrono rifugio e cibo a pesci, crostacei e molluschi; stabilizzano i fondali e ossigenano l’acqua.

Ma il loro ruolo più sorprendente è un altro: la posidonia è un formidabile serbatoio naturale di carbonio. Ogni metro quadrato di prateria può immagazzinare fino a 15 volte più CO₂ di un bosco terrestre. Le sue radici trattengono i sedimenti e intrappolano materia organica, contribuendo a mitigare il riscaldamento globale e a contrastare l’acidificazione dei mari.

Un singolo individuo di posidonia, esteso su 13 chilometri quadrati, è considerato l’organismo vivente più longevo del pianeta, con un’età stimata di oltre 100mila anni. Proteggerlo significa difendere un patrimonio ecologico millenario, indispensabile alla salute del Mediterraneo.

Eppure le sue praterie stanno scomparendo, minacciate da ancoraggi, cementificazioni costiere e inquinamento. Recuperare anche solo una parte di questo ecosistema significa restituire al mare la sua capacità naturale di rigenerarsi.

La banquette: da rifiuto a risorsa

Quando le foglie di posidonia si staccano dai rizomi e vengono spinte a riva, formano le banquette, ossia quei grandi cumuli marroni che si accumulano lungo le spiagge, soprattutto in autunno e in inverno. Per decenni, sono state considerate un fastidio estetico, da rimuovere per restituire sabbia pulita ai bagnanti.

Ma la scienza ha chiarito il loro ruolo ecologico: le banquette proteggono la spiaggia dall’erosione, trattengono sabbia e sedimenti, rallentano le mareggiate e forniscono un rifugio temporaneo a numerosi organismi costieri.

La Legge Salvamare (Legge n. 60 del 17 maggio 2022) ha introdotto un nuovo paradigma di gestione delle biomasse vegetali spiaggiate. È il principio della cessazione della qualifica di rifiuto, o End of Waste, che consente di trasformare ciò che un tempo finiva in discarica in materia prima seconda, pronta per essere riutilizzata in filiere circolari.

L’articolo 5 della legge disciplina nel dettaglio la gestione delle biomasse vegetali spiaggiate, stabilendo che possano essere reimpiegate per la tutela degli ecosistemi costieri, per interventi di difesa dall’erosione, per la produzione di compost o per altri usi di recupero e riciclo.

In attesa di un regolamento tecnico specifico, la legge consente agli enti locali e ai gestori ambientali di adottare pratiche sostenibili che evitino lo smaltimento indiscriminato e favoriscano il riutilizzo delle foglie di posidonia come materiale naturale.

Quando la banquette può essere rimossa?

L’articolo 5 della legge definisce le regole per una gestione sostenibile, prevedendo che la rimozione avvenga solo quando strettamente necessaria, e sempre con modalità che garantiscano la salvaguardia dell’ecosistema costiero.

In teoria, dunque, la banquette dovrebbe restare dov’è, tranne nei casi in cui la sua quantità comprometta la sicurezza o la funzionalità delle spiagge. In pratica, però, il confine tra tutela ambientale e convenienza economica è ancora fragile.

In molti tratti di costa, le rimozioni vengono effettuate per motivi estetici o commerciali, per rendere più “pulite” le spiagge frequentate dai turisti, anche a costo di danneggiare la linea di costa e favorire l’erosione.

La sfida oggi è applicare la legge con rigore scientifico, evitando che la sostenibilità diventi solo uno slogan. Solo così la posidonia potrà continuare a proteggere il mare e, al tempo stesso, attraverso progetti circolari come quello di Costa Edutainment, trovare nuova vita senza perdere il suo valore ecologico originario.

Banquette di Posidonia oceanica su una spiaggia italiana

Banquette: come la posidonia si trasforma in carta

Le foglie di posidonia, dopo un’accurata pulizia e macerazione, vengono mescolate con fibre di cellulosa e lavorate da Cartiere Favini secondo criteri di ecodesign. Il risultato è una carta resistente, biodegradabile e dal colore naturale, destinata a diventare supporto per materiali informativi e packaging sostenibili.

L’Acquario di Livorno partecipa al progetto come centro scientifico e divulgativo, con l’obiettivo di sensibilizzare i visitatori sull’importanza delle praterie di posidonia e sulla necessità di proteggerle.

La carta realizzata a partire dalle foglie secche di Posidonia oceanica

Costa Edutainment: trent’anni di cultura del mare

Fondata nel 1997, Costa Edutainment gestisce alcune delle più importanti strutture di educazione ambientale e intrattenimento scientifico in Italia. Dall’Acquario di Genova all’Acquario di Cattolica, da Oltremare e Aquafan fino all’Acquario di Livorno, il gruppo promuove un modello di divulgazione che unisce conoscenza ed emozione.

Dal 2022, Costa Edutainment è associata all’ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile e ha integrato i principi ESG nelle proprie strategie aziendali. La sostenibilità, per il gruppo, è una direzione di marcia: innovazione, educazione e responsabilità verso il territorio si fondono in una visione comune, quella di un’economia che rispetta i limiti della natura e impara a imitare i suoi cicli.

Nel progetto della posidonia, questa visione si traduce in un gesto concreto: trasformare un simbolo del Mediterraneo in un materiale che racconta la sua storia

La posidonia in sintesi

AspettoDescrizione
Nome scientificoPosidonia oceanica
TipoPianta marina superiore, non alga
HabitatFondali sabbiosi e rocciosi del Mar Mediterraneo (1–40 m di profondità)
Ruolo ecologicoProduce ossigeno, trattiene sedimenti, offre rifugio a molte specie
Capacità di assorbimento CO₂Fino a 15 volte superiore rispetto alle foreste terrestri
Durata media di vitaFino a 100.000 anni per i più antichi individui
Funzione costieraRiduce l’erosione e protegge le spiagge tramite le banquette
Riconoscimento normativoNon più classificata esclusivamente come rifiuto

Numero verde ONA

spot_img
spot_img
spot_img

Consulenza gratuita

    Articoli simili