venerdì, Marzo 21, 2025

“Una creatura chiamata Terra”: il pianeta non ospita la vita, ma la incarna 

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LA TERRA NON È SOLO UN PIANETA CHE OSPITA LA VITA, MA UN ORGANISMO VIVENTE IN CONTINUA TRASFORMAZIONE. QUESTA È L’IDEA RIVOLUZIONARIA ESPLORATA DA FERRIS JABR NEL SUO SAGGIO “UNA CREATURA CHIAMATA TERRA”. IL LIBRO, PUBBLICATO NEL 2025 DA ABOCA EDIZIONI, ARRICCHITO DA UN INTERESSANTE INSERTO FOTOGRAFICO, INTRECCIA SCIENZA, FILOSOFIA E NARRAZIONE EVOCATIVA PER RIDEFINIRE IL RAPPORTO TRA IL MONDO NATURALE E LE FORME DI VITA CHE LO ABITANO

Il pianeta Terra come essere vivente

Ferris Jabr riprende e amplia la teoria di Gaia, proposta dal biologo James Lovelock. Secondo questa visione, la Terra non si limita a fornire le condizioni per la vita, ma interagisce con essa in un ciclo continuo di mutamenti. Gli esseri viventi non si adattano passivamente all’ambiente ma lo modellano attivamente, modificando atmosfera, clima e geologia.

“La Terra ci ha mostrato il potere della comunità, della diversità e della reciprocità. Tra tutte le creature esistenti, solo noi abbiamo la possibilità di emulare consapevolmente il nostro pianeta vivente e perpetuarne consciamente la sublime composizione. Non siamo né il cancro della Terra né la sua cura. Siamo la sua progenie, la sua poesia e il suo specchio”, scrive Jabr.

 Un’evoluzione condivisa

L’autore descrive con precisione scientifica come la vita abbia plasmato il pianeta nei millenni. Dai primi organismi capaci di arricchire l’atmosfera di ossigeno, fino alle grandi foreste che influenzano le precipitazioni, ogni essere vivente contribuisce all’equilibrio terrestre. Persino le specie giganti del passato hanno inciso sulla geografia, spostando enormi quantità di suolo e modificando interi ecosistemi.

“La vita si è evoluta sulla terra perché la Terra è adatta alla vita – recita l’introduzione -. Dai tempi di Darwin, i paradigmi scientifici prevalenti hanno evidenziato anche che le esigenze sempre mutevoli dell’ambiente dettano in gran parte il modo in cui si evolve la vita: le specie più capaci di adeguarsi ai cambiamenti nel loro habitat specifico si lasciano alle spalle un numero maggiore di discendenti, mentre quelle che non riescono ad adattarsi si estinguono”.

Un nuovo modo di guardare la Terra

Jabr sfida il tradizionale concetto di natura come sfondo passivo dell’esistenza umana. La sua narrazione suggerisce una visione radicalmente diversa: la Terra e la vita formano un’unica entità dinamica. Questa prospettiva spinge il lettore a ripensare il proprio ruolo nel sistema naturale, in un’epoca segnata da emergenze climatiche e crisi ecologiche.

 Scienza e poesia in un’unica opera

Il libro non si limita a fornire dati e teorie scientifiche, ma avvolge il lettore con un linguaggio suggestivo. La prosa di Jabr bilancia rigore accademico e bellezza narrativa, rendendo accessibili anche i concetti più complessi. Il risultato è un testo che illumina, ispira e invita alla riflessione.

Perché leggerlo

Chi ama le opere che cambiano la prospettiva sul mondo troverà in “Una creatura chiamata Terra” una lettura imprescindibile. Il libro non solo approfondisce la storia del nostro pianeta, ma offre anche un potente messaggio di connessione tra uomo e natura. Un invito a osservare la Terra con occhi nuovi e a riconoscerne la profonda vitalità.

Numero verde ONA

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