A ROMA NASCE LA COLLABORAZIONE TRA L’OSSERVATORIO NAZIONALE AMIANTO E L’OSSERVATORIO VITTIME DEL DOVERE, PRESIEDUTI DALL’AVVOCATO EZIO BONANNI, IL NUOVO SINDACATO CARABINIERI, CREATO PER TUTELARE GLI INTERESSI COLLETTIVI DEI MILITARI CHE LAVORANO PER LA SICUREZZA E L’ACCADEMIA DELLA LEGALITÀ, PRESIEDUTA DALLA DOTTORESSA PAOLA VEGLIANTE
Osservatorio Nazionale Amianto, Osservatorio Vittime del Dovere, Accademia della Legalità e Nuovo Sindacato Carabinieri insieme per una partnership all’insegna della tutela della salute delle donne e degli uomini in divisa.
Il protocollo di intesa firmato a Roma dai quattro organi ha l’obiettivo di facilitare gli iter burocratici e giuridici e dare sostegno a tutte le vittime oppure, in caso di decesso, agli eredi.
«Ringrazio il Nuovo Sindacato Carabinieri per il ruolo propulsivo nella difesa della salute nei luoghi di lavoro, al di là del ruolo specifico dei loro appartenenti – ha commentato l’avv. Ezio Bonanni, presidente dell’ONA e dell’osservatorio Vittime del Dovere -. E allo stesso tempo, come Osservatorio Nazionale Amianto, di intesa con l’Accademia della Legalità, presieduta dalla d.sa Paola Vegliantei, siamo pronti per lavorare insieme, tutti uniti contro l’amianto, contro l’Uranio Impoverito, contro i metalli pesanti. Ma anche contro i casi di lesione dei diritti, dei nostri Carabinieri. Penso alla criminalità ordinaria e a quella organizzata. In particolare per l’equiparazione delle vittime del dovere a quelle del terrorismo».
Ispirati dai valori della Costituzione italiana
Le quattro associazioni intendono agire congiuntamente, ispirandosi ai valori della Costituzione italiana. Tra le priorità, vi è la necessità di una più coerente organizzazione nella lotta alla criminalità.
Secondo Bonanni, inoltre, non ci deve più essere alcuna discriminazione, nei confronti dei nostri uomini e delle nostre donne in divisa, che subiscono mentre sono in servizio. Attualmente, ad esempio, se un Carabiniere perde la vita durante un conflitto a fuoco con un malavitoso che non appartiene alla criminalità organizzata, spesso i figli della vittima vengono discriminati se sono maggiorenni e non a carico.
«Questo non va bene – sottolinea Bonanni – e insistiamo per la tutela di tutti i diritti a parità di condizioni». E inammissibile, anche per gli altri rappresentanti delle associazioni.
Alta l’incidenza epidemiologica tra i carabinieri impiegati nei Balcani
Le quattro associazioni hanno, quindi, espresso tra i loro obiettivi la volontà di sottoporre tutti i militari iscritti, al loro rientro dalle missioni all’estero, a controlli medici per valutare il loro stato di salute. Spesso, infatti, non si ha una reale consapevolezza del rischio di esposizione a sostanze tossiche come l’Uranio Impoverito o l’amianto nemmeno nel Documento di Valutazione Rischi (DVR).
L’Osservatorio Vittime del Dovere rileva che, tra i Carabinieri impiegati nelle missioni all’estero, in particolare nei Balcani, vi è un’alta incidenza epidemiologica di vittime esposte a nanoparticelle di metalli pesanti a causa dell’uso di proiettili all’Uranio Impoverito.
«Grazie a questo protocollo d’intesa, tutti gli uomini e le donne che durante le missioni in Italia e all’estero sono il core business del Dicastero e possono essere state contaminate, avranno la giusta tutela che è, per noi, una chiara missione da portare avanti con grande sentimento di rispetto», ha dichiarato Paola Vegliantei.
Orgoglio dei segretari del Nuovo Sindacato Carabinieri
Una iniziativa che è motivo di orgoglio per segretari del Nuovo Sindacato Carabinieri Nicola Magno, Vincenzo Incampo e Michele Fiore. Il servizio, esteso in tutto il Paese, garantisce una sede in ogni regione.
Questa nuova coalizione ha istituito uno staff legale che supporti i nostri militari, i quali a volte sono loro stessi vittime anche delle stesse istituzioni che rappresentano e tutelano.
È da rilevare, intanto, il deficit di organico nell’Arma.