ROMA CAPITALE È PRONTA PER UNA TRASFORMAZIONE URBANISTICA CON IL PROGETTO DEL NUOVO STADIO DELLA AS ROMA A PIETRALATA. L’OBIETTIVO È CREARE UN IMPIANTO SPORTIVO ALL’AVANGUARDIA CHE PRIMA DI TUTTO CONTRIBUISCA ALLA RIQUALIFICAZIONE E ALLA SOSTENIBILITÀ DEL QUARTIERE, OLTRE CHE SODDISFARE LE ESIGENZE DEI TIFOSI
La riunione e il progetto per il nuovo impianto sportivo
Il 24 luglio scorso, in Campidoglio si è tenuto un incontro chiave tra il sindaco Roberto Gualtieri e i rappresentanti di vertice del club giallorosso, il vicepresidente Ryan Friedkin e la CEO Lina Souloukou.
Durante la seduta, la società AS Roma ha presentato un video dettagliato, ora disponibile sui canali ufficiali, che illustra il design innovativo del nuovo stadio. Il progetto è stato concepito per portare vantaggi significativi non solo agli appassionati di calcio, ma a tutta la comunità romana, puntando alla rigenerazione di un’intera area urbana con un occhio di riguardo per l’ambiente e la sostenibilità.
Dettagli
Il nuovo stadio sorgerà nel quartiere di Pietralata, un’area nella zona nord-est di Roma, nei pressi della stazione ferroviaria di Tiburtina. Presentato ufficialmente il 3 ottobre 2022, il progetto prevede la costruzione di un impianto da 61.000 posti, espandibile fino a 65.000, con l’obiettivo di inaugurarlo nel 2027, in occasione del centenario del club.
Il nuovo stadio sarà caratterizzato da un design iconico «ispirato all’architettura romana classica e strutture all’avanguardia – ha sottolineato Ryan Friedkin – lo stadio offrirà un’esperienza di livello mondiale a tutti, dai tifosi di calcio alla comunità locale».
Caratteristiche sostenibili
Come accennato, uno degli aspetti più innovativi del nuovo stadio è il suo impegno verso la sostenibilità ambientale. Il progetto prevede infatti l’integrazione di numerose aree verdi, ricreative e sportive accessibili ai cittadini tutto l’anno, incluso un grande parco con tremila alberi. Le infrastrutture adiacenti saranno potenziate per garantire una connessione efficiente con il trasporto pubblico, così da favorire l’arrivo dei tifosi in metro, a piedi o in bicicletta.
Il sindaco Gualtieri ha commentato: «Abbiamo apprezzato il fatto che il progetto sia unico, non sia uguale a tutti gli altri ma sia stato molto pensato in relazione alle caratteristiche di Roma, alla sua eredità, alla sua storia; è un progetto che si integra rispetto alle caratteristiche monumentali e storiche della città, ispirato alla sostenibilità green ed è collegato a una riqualificazione dell’area con un parco molto grande e aree verdi molto importanti».
Il perché di questa location
Inizialmente lo stadio doveva sorgere a Tor di Valle, nella parte sud-ovest di Roma, nei pressi della via del Mare e vicino al fiume Tevere.
Iniziato nel 2012 sotto la presidenza di James Pallotta, il progetto prevedeva la costruzione di un moderno impianto sportivo al posto dell’ex ippodromo.
Tuttavia, nonostante l’iniziale entusiasmo, numerosi ostacoli hanno portato al suo definitivo abbandono. Ecco una panoramica delle principali ragioni.
Complessità burocratiche
Uno dei principali motivi per cui il progetto di Tor di Valle è stato abbandonato riguarda le complesse procedure burocratiche. Le numerose modifiche richieste dalle varie amministrazioni comunali hanno rallentato notevolmente l’iter di approvazione. Ad esempio, inizialmente approvato con il riconoscimento di pubblica utilità, il progetto è stato successivamente soggetto a diverse revisioni e contrasti tra le istituzioni coinvolte.
Problemi con i permessi e le autorizzazioni
Il processo per realizzare lo stadio a Tor di Valle è stato significativamente ostacolato dalla necessità di ottenere numerosi permessi e autorizzazioni. Le richieste di indagini archeologiche e ambientali hanno suscitato dubbi sulla fattibilità del progetto, causando ulteriori ritardi. Questi fattori burocratici hanno portato a continui rinvii, creando frustrazione tra gli sviluppatori.
Instabilità politica
L’instabilità politica e i frequenti cambiamenti nelle amministrazioni comunali hanno complicato ulteriormente il progetto. Ogni nuova amministrazione introduceva condizioni e richieste diverse, rendendo difficile mantenere una linea d’azione coerente e allungando i tempi necessari per portare avanti il progetto.
Insoddisfazione della nuova proprietà
Quando i Friedkin hanno acquisito la Roma nel 2020, hanno riesaminato il progetto di Tor di Valle e deciso di abbandonarlo. La nuova proprietà ha preferito puntare su una nuova location, individuando in Pietralata un sito più adatto sia dal punto di vista logistico sia urbanistico.
Perché Pietralata?
Pietralata offre una migliore accessibilità grazie alla vicinanza della stazione Tiburtina e a diverse fermate della metropolitana, il che facilita l’accesso allo stadio per i tifosi.
Il progetto ha inoltre ricevuto un maggior supporto da parte delle istituzioni locali, che hanno visto di buon occhio l’investimento e hanno collaborato attivamente per superare eventuali ostacoli burocratici.
Infine, la nuova area offre maggiori opportunità per sviluppare un progetto sostenibile e per riqualificare un intero quartiere, creando spazi verdi e infrastrutture per la comunità.
Processo di realizzazione del nuovo stadio
Durante la riunione, sono stati definiti i prossimi passi per accelerare la realizzazione del progetto. «La riunione è stata un’occasione per vedere il progetto architettonico ma anche per entrare nel merito della procedura per renderla il più rapida possibile. Ci saranno dei tavoli tecnici che approfondiranno tutti gli aspetti legati alle prescrizioni e alla mobilità. Abbiamo fissato anche un metodo e un calendario di lavoro per fare un salto di qualità ed entrare nella fase operativa di questa bellissima opportunità per la città, perché sarà un luogo da abitare e un pezzo della riqualificazione di un quadrante importante di Roma» ha spiegato Gualtieri.
L’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, ha aggiunto: «L’incontro è stato molto costruttivo, abbiamo concordato la ripresa dei tavoli di lavoro a partire da settembre e nel frattempo stanno andando avanti gli iter amministrativi per la liberazione delle aree detenute in modo precario oppure occupate abusivamente. Proseguono le indagini archeologiche e geognostiche che, peraltro, a oggi non hanno rilevato nulla di compromettente. Il lavoro dunque continua positivamente».
Un impatto positivo per la città
Il nuovo stadio non sarà solo un punto di riferimento per i tifosi dell’AS Roma, ma rappresenterà anche un’importante opportunità di riqualificazione urbana e sostenibilità ambientale.
«Siamo impegnati a creare uno spazio che incarni lo spirito e la tradizione del nostro club, diventando al contempo un simbolo globale di innovazione ed eccellenza e un modello di responsabilità ambientale», ha concluso Ryan Friedkin.
Il progetto del nuovo stadio della Roma è dunque destinato a diventare un esempio di come il calcio e lo sviluppo urbano possano andare di pari passo nel rispetto dell’ambiente e del patrimonio storico della città.
Fonti
Voce giallorossa
Sport Face
Quotidiano Nazionale
Sky Sport